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febbraio 23, 2011


Da oggi (da oggi?) ho due blog.
Bello, aver due blog.
Perché ho due blog?
È un po come avere un cane, da tanto tempo, e poi un bel giorno prenderne un altro e rientrare a casa con quello.
L'altro cane si chiederà: perché hai preso un altro cane? C'ero già io.
In effetti, è un quesito di natura alquanto profonda, perché se hai già un cane, perché ne prendi un altro? Non ti soddisfa più l'altro? Che ci fai poi, col cane vecchio? Lo butti via? Lo trascuri e stai con quell'altro? Credi che il cane abbia bisogno di compagnia? E di un altro cane, poi (voglio dire, già è un cane lui; come tu hai avuto bisogno della compagnia di un cane e non di una persona, magari lui aveva bisogno della compagnia di chiunque, una scimmia, un alligatore, un'ara potenzialmente manfruita - tutto, fuorché di un altro cane)?
E perché sto facendomi queste domande su un cane, forse due? No, dico, dal momento che:

a) non mi piacciono i cani;
b) non ho mai avuto un cane;
c) se anche ne avessi uno, molte cose mi fanno pensare che non ne avrei un altro.

Certo, il fatto che anche nel post precedente andassi scrivendo di come vorrei chiamare un futuribile ed ipotetico cane col nome di Lupone, alquanto mi perplime (era tanto che volevo utilizzare la parola "perplime": passavo momenti tormentati & tendenzialmente insonni, momenti in cui mettevo mentalmente su un elucubratissimo pezzo fiorito in cui questa avrebbe risaltato come la più classica delle gemme, salvo poi a niente invariabilmente giungere, con l'uggia che mi divorava  - sì, lo so: non ho occupazioni migliori, nella vita - e poi mi capita di metterla qui, mentre parlo di cani ipotetici (?), e questo mi perplime ancor di più - tanto ormai ho rotto l'incanto, quindi ne abuso quanto mi pare: perplime, perplime, perplime! - e mi fa rimanere instupidito, qui, a mio perpetuo scorno & disdoro - cazzo, era tanto che volevo anche usare la parola "disdoro": e anche per essa pensavo a tutt'altro alato & nobile contesto, e ciò mi spinge per forza quindi a pensare alla vita in generale ed alla mia in particolare, come già feci una volta a Parigi, in un Novotel a La Defense, giù alla réception, mentre un mio amico si cambiava e l'altro era vinto dai deliqui del cymurro, su in camera: ricordo che non giunsi a nulla di definito se non ad un senso di spyccato fastidio perché i prezzi del bar erano troppo cari - sterilità e limitatezza e finitezza tutto ciò che mi venne - capendo quindi che eran cazzi, lo eran sempre stati, e quando lui arrivò uscimmo a sperderci, però sereni, in zona Céline, in quelle che certo si potrebbero chiamare - ok, lo faccio solo io, e non è nemmen granché appropriato - le cambuse sudicie delle grandi città, ed una popolana colla pezzòla in capo c'indicò generosa la via, in quello che doveva certo essere argot, argot di cui - ça va sans dire - non capimmo un cazzo, e difatti ci perdemmo, e faceva pure freddo e la vita in generale e la mia in particolare avevano ben poco di chiaro o indirizzato).
Ma ok, vado.
A comprarmi un cane, ovvio.
Lo chiamerò Lupone, e sarà un bellissimo esemplare di Cane Da Sbavo e Da Ripicca.
Poi, passerà del tempo, e quindi ne prenderò un altro.
Al nome devo ancora pensare (pensavo a Manitoba, o anche Caniggia - mi pajon belli entrambi), però certo vorrei che questo fosse un magnifico esemplare di Can Barbone Da Angoscia.
Insomma, sì: c'avevo due blog, io.
Uno è questo, l'altro è un altro; questo è quello serio.
Pensa te.

2 commenti:

ciofo ha detto...


Io pero' lo chiamerei Ascanio, anche quello come nome spacca il giusto.

enigmasenzafine ha detto...

Io faccio già fatica a gestirne uno..