WELL, MY TIME WENT SO QUICKLY...
Quando che ero tranquillo c'eran certi fiori rosa-viola, a grappolo, folti in ciuffi d'erba in un punto e sporadici più in giù, come se il vento ne avesse portato i semi e avessero attecchito qua e là. Punti rosa-viola, e ciuffi rosa-viola.
Si nota, ecco.
E quando che ero tranquillo c'era il rarissimo esemplare di Gatto Sonoro, zitto e ieratico su una qualsivoglia superficie piana purché comoda, te ti avvicini e lo accarezzi e lui fa “GNEU”, neanche fosse un piu-piu qualunque. Resta lì; ti fermi e ti guarda. Quindi lo ritocchi. Gneu.
Si nota, anche quello.
E sempre quando che ero tranquillo, c'era il cielo azzurro e la temperatura tranquilla, e a camminare s'incrociava certa gente che ti pare potresti chiedergli qualcosa, vedrai si sarebbe tutti cortesi e complici, - si potrebbe anche ballare - e se tu stessi cercando una ragazza o anche un amico, la troveresti.
Si nota, anche quello, ma la seconda parte non dipende solo da te, sicché tutto è più difficile.
E quando che ero tranquillo mi sento come se – mi dico – ora mi metto lì davanti e scrivo Guerra e Pace, anzi no, Viaggio al termine della notte. Poi non mi ci metto, però mi pare comunque una bella sensazione, e vedrai prima o poi lo faccio ma mi pare comunque che anche quello non dipenda da poche cose, mentre invece a guardare i fiori rosa-viola son sempre in tempo anzi li vedo tutti i giorni ma non sempre sono lì per me.
I Gatti Sonori pare invece mi cerchino loro.
Adesso mi faccio pure un caffè. È bello, il silenzio.
Quando che ero tranquillo, c'era anche sempre il silenzio.
Salute.
Quando che ero tranquillo c'eran certi fiori rosa-viola, a grappolo, folti in ciuffi d'erba in un punto e sporadici più in giù, come se il vento ne avesse portato i semi e avessero attecchito qua e là. Punti rosa-viola, e ciuffi rosa-viola.
Si nota, ecco.
E quando che ero tranquillo c'era il rarissimo esemplare di Gatto Sonoro, zitto e ieratico su una qualsivoglia superficie piana purché comoda, te ti avvicini e lo accarezzi e lui fa “GNEU”, neanche fosse un piu-piu qualunque. Resta lì; ti fermi e ti guarda. Quindi lo ritocchi. Gneu.
Si nota, anche quello.
E sempre quando che ero tranquillo, c'era il cielo azzurro e la temperatura tranquilla, e a camminare s'incrociava certa gente che ti pare potresti chiedergli qualcosa, vedrai si sarebbe tutti cortesi e complici, - si potrebbe anche ballare - e se tu stessi cercando una ragazza o anche un amico, la troveresti.
Si nota, anche quello, ma la seconda parte non dipende solo da te, sicché tutto è più difficile.
E quando che ero tranquillo mi sento come se – mi dico – ora mi metto lì davanti e scrivo Guerra e Pace, anzi no, Viaggio al termine della notte. Poi non mi ci metto, però mi pare comunque una bella sensazione, e vedrai prima o poi lo faccio ma mi pare comunque che anche quello non dipenda da poche cose, mentre invece a guardare i fiori rosa-viola son sempre in tempo anzi li vedo tutti i giorni ma non sempre sono lì per me.
I Gatti Sonori pare invece mi cerchino loro.
Adesso mi faccio pure un caffè. È bello, il silenzio.
Quando che ero tranquillo, c'era anche sempre il silenzio.
Salute.