Visite

gennaio 31, 2007

Cena di gala per i Telegatti. E hai detto l’Oscar, o magari il Nobel. Verso le una del mattino si presenta in sala Lui, e le donne-mediaset si bagnano e gli uomini-mediaset ejaculano. Ogni Versailles ha il suo Re Sole. E questo ci dà dentro a distribuir facezie, piacionerie, svolazzando come un colibrì di tavolo in tavolo.
Dopo un intermezzo di tristezza – e qui gli uomini-mediaset chinano il capo, dolenti, e le donne-mediaset emettono lagrime e strida – con la confessione di esser stato vittima, per tre mesi dopo le elezioni, di una “terribile depressione, tanto che non leggevo più i giornali", ad Enrico Gasbarra (presidente della Provincia di Roma) dice: “Ehi Enrico, prima o poi dobbiamo fare un governo insieme. Voi siete moderati come noi! Magari ci mettiamo dentro anche i DS, tanto ormai sono liberalizzatori, no?”
Su Claudio Bisio, noto filosofo-intellettuale sinistrorso e teorico marxiano assai rigoroso, autore di testi di lucida analisi della società contemporanea sulla scia di Adorno e Bloch - ah no, forse si parlava del conduttore TV, che magari è di sinistra come può essere dell’Inter: “Gli ho chiesto di spiegarmi le sue radici di sinistra, non me le ha sapute dire, avremmo bisogno di un’altra cena. Ormai essere di sinistra è una moda”
Al tavolo del Bagaglino, poi, tutto s’accende. Fra personalità dello spessore di P.F. Pingitore, Pippo Franco, Pamela Prati, Leo Gullotta e Valeria Marini, le attenzioni del Padrone sono catturate dall’acutissima Aida Yespica, la quale dice: “presidente, con Lei andrei su un’isola deserta!”. E lui risponde: “e io con te andrei ovunque”. Ecco, magari andate in culo, e moriteci, entrambi. Sarebbe molto bello, sì.
Ma il tour continua, e dopo altri simpatici frizzi e calembour con Zucchero e Pippo Baudo si passa ad apprezzamenti su Rita Rusic (accomunata alla summentovata Valeria Marini da – nientemeno –Vittorio CecchiGori!), Melissa Satta e qualche altra trota mezza ignuda, fino al siparietto col duo d’Intelligenze Somme Mara Carfagna e Micaela Biancofiore: “guardatele, sono brave e belle…”. Del resto: le guardate, lo capite, no?
Specificamente su Mara Carfagna: “guardatela, se non fossi già sposato me la sposerei”.

Ecco tutto: la cultura, la politica, la donna, secondo lui.

Poi, stamani, la seconda moglie del medesimo, Veronica Lario in Berlusconi, con difficoltà vincendo “la riservatezza che ha contraddistinto il suo modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi”, inoltra un’elaboratissima missiva in luoghi ostili ("la Repubblica"), al fine di chiedere pubbliche – “non avendone ricevute privatamente” – scuse per le considerazioni inaccettabili a cui si è lasciato andare, “affermazioni che interpreta come lesive della sua dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni”.
Ora, la cosa ci interessa eccome, eh? Del resto, da sempre la regina pubblicamente chiede al re, e viceversa, ed anche – esempio – l’ingravidamento dell’una ad opera dell’altro è necessariamente cosa di pubblico dominio. Figuriamoci i bassi richiami dell’uman condizione, con tutto ciò che la debolezza della carne sa comportare.
Quindi, la cosa è vieppiù interessante e ci tocca certo nel profondo, considerando soprattutto che magari adesso arriva pure la risposta del sovrano, sempre a mezzo stampa-editto-emanazioneimperiale, giacché, vincendo tutte le ritrosie di nobil lignaggio eppur sì schivo e altamente dignitoso, l’importante è che i sudditi abbian materia di parlare, anche della grande civiltà, politezza ed erudizione di chi su di loro regna. E sempre, sempre, sempre: un bel po’ di panem et circences.

Il fatto è che, né più né meno, siamo un popolo da bagaglino e telegatti, e l’elegante posatezza e garbata retorica della regina fa l’effetto d’un’algidissima regnante straniera catapultata suo malgrado in una realtà che le è lontana quanto la merda al cielo, con l’aggravante che – si presume – in tempi nostri son cadute o cambiate le strategie (oggi vale quella del TUTTO si compra, coi mezzi) diplomatiche per intrecciar le dinastie, per cui a Louis XVI si dava Marie-Antoinette von Österreich e via e via – salvo che poi finiron male tutti e due, cazzî loro – e quindi, come dire… te lo sei preso te, te lo tieni. Non te n'eri mai accorta, in 27 anni? Non ci ammorbate co’ vostri discorsi. A me mi tocca alzarmi tutte le mattine, per andare a far qualcosa di cui non m’importa una segaccia nulla e che si sta rubando gli anni migliori, con la scusa che uno deve mangiare (animali dovremmo essere; nient’altro che animali - del resto molti lo sono, e vivôn pure bene), portando all’atrofizzazione del cervello, alla rovina della mia unica vita e magari – a seconda de’ lavorî – anche a parecchie magagne fisiche.
Quindi, Signore e Signora, andate a fare in culo. Più lui che lei (a lei, una piccola parte di solidarietà, magari), ma anche entrambi, certo.

gennaio 30, 2007

MA DI COSA C’ERAVAMO SCORDATI!!! MAMMA ROSA, LA MAMMA DI TUTTI GLI ITALIANI, SE AZZURRÎ ANCOR DI PIÙ, HA COMPIUTO 96 ANNI. IL QUOTIDIANO DI FAMIGLIA, CHE GIÀ SULLA TESTATA RICORDA A TUTTI COS’È (“Il Giornale”), HA FESTEGGIATO CON UN BELL’ARTICOLO CELEBRATIVO:

La festeggiata è lei, mamma Rosa, e la scena è tutta sua sotto il palco del teatro Sociale di Como. La platea la applaude in piedi, 500 invitati festeggiano i suoi 96 anni compiuti il 25 gennaio scorso, lei saluta con piccoli gesti delle mani. È la madrina di eccezione di una serata di beneficenza voluta dalle fondazioni Sodalitas e Mantovani, enti istituiti dall'eurodeputato azzurro Mario Mantovani che si occupano di assistenza per anziani e ricerca sulle malattie degenerative. E anche Silvio, il primo e più famoso dei suoi figli, lascia che i riflettori siano tutti puntati sulla vera protagonista della serata, la donna che vuole sempre a fianco nei momenti difficili. Arriva per ultimo, ma entra dall'ingresso laterale del teatro, quello riservato agli spettatori delle gallerie. Berlusconi evita giornalisti, fotografi e operatori tv, non si lascia sfuggire una parola e fa dire che con i cronisti starà zitto tutta la sera [sì, stai a vedere, eh?].
L'ultima a varcare l'entrata principale, sotto le mura bianche del duomo di Como illuminate, è proprio la signora Rosa. Scende esitante da una Bmw grigia accolta dall’applauso della piccola folla radunata sotto il portico del teatro trattenuta da un paio di transenne montate all'ultimo momento. «Sono molto emozionata - dice prima di ricevere il saluto degli invitati - questa festa per me è davvero una sorpresa». L’austero teatro è stato trasformato in un salone di gala, 50 tavoli da 10 posti, ognuno con il nome di un'opera lirica. Mamma Rosa si accomoda al tavolo d'onore intitolato «Elisir d'amore» con i figli Silvio, Maria Antonietta e Paolo. A fianco, nel tavolo intitolato al «Nabucco», siede invece l'organizzatore della serata, l'onorevole Mantovani, con gli altri politici: il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi, la coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini, il commissario provinciale Luigi Fabbri, il presidente del consiglio regionale lombardo Ettore Albertoni.
[…]
Un menù semplice ma legato alla tradizione e alla terra lombarda: asparagi con gingillo croccante e bisque di crostacei come antipasto, poi un classicissimo risotto alla milanese seguito da filetto scottato e scaloppato su letto di carciofi. Tra una portata e l'altra qualche aria d'opera. E alla fine il dolce: una grande torta di crema con corolla di frutta a forma di cuore, lunga due metri.
Le porte del foyer del teatro Sociale si spalancano poco prima delle due di notte. La musica è finita, i 500 ospiti se ne vanno, mamma Rosa Berlusconi ha festeggiato il compleanno numero 96 e Silvio ha terminato di autografare i menù della serata. La coppia a braccetto sorride ai fotografi. «Mammina, anche a quest’ora sei in gran forma - esclama lui - quanti baci mi prometti tutti i giorni quando ti telefono?» [ommioddio]. «Tanti», risponde lei. «E quanti rosari mi dici?». «Tre al giorno, adesso che vado a casa ne dico uno» [ommioddio]. E lui, additando il cielo: «Glielo dico sempre, guarda che lassù non sanno più dove metterle le tue preghiere. Le devo tutto - aggiunge - quella sera del ’93 nessuno voleva che scendessi in campo ma la mamma mi disse: se ci credi devi trovare il coraggio di farlo. Per questo sono in politica e mi ritirerò quando deciderà lei» [ommioddio] 
[...]
Il fascio di 96 orchidee con gli auguri «di arrivare almeno a 110 anni» non è bastato a tener fuori la politica [ma va'?] dal compleanno di mamma Rosa. Tra gli «olè» di una ballerina di flamenco, tra una battuta su Vladimir Luxuria («non mi disturba affatto, semmai è un concorrente in meno...») e un pensiero a Ronaldo («ha sempre sognato il Milan»), nel tempio della lirica di Como è stato proiettato il discorso di Berlusconi all’Onu [ma pensa, pure una cosa improvvisata lì per lì!]. Poi il Cavaliere ha preso il microfono, ha ricordato i meriti del suo governo e attaccato l’attuale.
Il disegno di legge Gentiloni sull’emittenza è «delittuoso e strampalato»: «non penso che qualcuno possa prendere un’azienda quotata e toglierle un terzo della sua produzione se non per odio politico, perché c’è un azionista che si vuole colpire. Ma si fa del male anche ai piccoli azionisti e all’economia: nessun fondo internazionale verrebbe più a investire in un Paese dove succedono cose del genere […]». Una proposta del genere viene «da un governo formato da partiti che si dicono orgogliosamente comunisti e si ispirano a Pol Pot». A tavola Berlusconi ha raccontato l’apologo della rana e dello scorpione. «Lo scorpione punge la rana e questa gli chiede perché l’abbia fatto. Lo scorpione risponde: perché è la mia natura. La loro natura è essere antiamericani, antieuropei, antimercato e anticattolici». Sui pacs il leader del centrodestra ha professato libertà di coscienza [certo, come no], ma [ah, ecco...] «le proposte del centrosinistra sono un attacco all’istituzione famiglia. Vogliono infierire sul matrimonio naturale e sovvertire tutti i valori [lui è divorziato]. Noi avevamo avvertito gli elettori. Ma in Italia si vota a sinistra perché è una moda. L’altra sera, alla cena di premiazione dei Telegatti, accanto a me era seduto un artista tv di sinistra che non mi ha saputo fornire nessuna ragione del perché vota così [ahahahah. questa è fantastica]. C’è troppa ignoranza in giro, e noi dobbiamo combatterla. È per questo che chiederò a tutti di scendere in campo perché siamo in un momento delicato per l'Italia: dobbiamo scegliere se essere liberali o se il Paese si dovrà macchiare di una ideologia che ha seminato morte e terrore». Certo, sarà difficilissimo far cadere il governo; «la speranza è che ci sia un incidente per esempio in politica estera dove sono divisi», ma purtroppo «sono uniti dal potere e dall'invidia sociale. Questa è una sinistra pericolosa».


EFFORZAITALIACONOOOOOOOIIIII

gennaio 29, 2007

COMINCIATE BENE UN’ALTRA INSIPIDA SETTIMANA DEL CAZZO, CON I GRANDI SCRITTORI. ACCENDETE LA VOSTRA VITA GRIGÏNA E INSIGNIFICANTE. DATEVI UN SENSO!

Era meglio se nascevo MACINA (di mulino, anche bianco)



MENO MALE CI SON GLI SCRITTORI – LA FRASE PIÙ PROFONDA

Oggi l’amico Clem Prospèttamelo detto La Dirce, da Scanzorosciate Negrone (BG) ci cita - borda! Ma vi garba proprio, eh? - la bella topa che è Susanna Tamaro, dicendo che Lei a Lui ha cambiato la vita (e i fianchi? Il girocoscia? La giogaja?). Si badi tra l’altro la punteggiatura:
In quella notte all’improvviso mi ero accorta di una cosa, e cioè che tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestre (1), da lì, se sono aperte, passano le emozioni (2), se sono socchiuse filtrano appena, solo l’amore (3) le può spalancare tutte insieme e di colpo, come una raffica di vento… (4)


SU DAI: CITA ANCHE TU, I GRANDI SCRITTORI. TROVA UNA FRASE BELLA BELLA, E STIÒCCATELA DOVE MERIT CIOÈ NO INVIACELA QUI, CHE LA ACCOGLIAMO GIOIOSÎ! VIVAAAAAA!


______________ 
(1) Quantomeno due.
(2) Emozioni?
(3) Amore?
(4) Vento?

gennaio 24, 2007

E dalla mente di quel grandissimo scrittore e sottile analizzatore d’umani sentimenti & passioni che è e resta Paulo Coelho, arriva (ma perché? Chi l’aveva richiesta?) questa domanda di sconcertante e semplicissima purezza, disarmante nella sua profondità, tanto che stamani m’ero detto: macheccazzo, come faccio stamani senza un po’ di profondità e seria meditazione sulle cose vere della vita? Meno male ci son gli scrittori, guarda.
Ecco qua:


Come sarebbe il mondo se le persone iniziassero ad inseguire i propri sogni?



Risposta: Oooh, come sarebbe? I mandorli sarebbero fissi in fiore, gli uccellini cinguetterebbero, i fiori aprirebbero i loro boccioli, il cerbiatto saltellerebbe leggiadro e tutti, tutti, tutti sarebbero taaanto felici. Tutto sarebbe a colori vivacïoni, e i sorrisi popolerebbero le nostre vite, il sole ci scalderebbe sempre e noi saremmo lì a mangiare una mela, seduti in un prato, a parlare ai coniglietti del bosco, mentre in sottofondo si leva una soave melodia. I sooogni son deeeeeeeeeeeeeeesideeeee-riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii chiuuuuuuuuuuusiiinfoooondoalcuooooooooooorrrrrr piripiripiiiiiiiiiiiiiii-piripiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ecc ecc.
Davvero, meno male ci son gli scrittori, che ci guidano, ci confortano, CI IMPARANO. E ora via allora, stronzoni, che aspettate? Tutti a inseguire i propri sogni. Quando poi li raggiungete, mettete la freccia.
Nel frattempo, lanciamo un bellissimo concorso (o agone) a premi:


MENO MALE CI SON GLI SCRITTORI - LA FRASE PIÙ PROFONDA



Sì dai, partecipa anche tu numeroso all’anymosissima pugna! Poni qui sotto (o anche no) la frase più stupida scipita e melensa, no cioè volevo dire più profonda acuta e toccante che ti sia capitato di sentire negli ultimi tempi. Metti da parte un raggio di luce per l’inverno dei cuori altrui, distendi l’anima stanca del prossimo, accendi speranze dietro le tapparelle dell’infelicità! (GARAGLÒ)
Orsù, rendici tutti partecipi, e facci dire: Aaah, meno male ci son gli scrittori!
Al vincitore in palio un bel retino per catturare i propri sogni, una volta raggiunti (e messa la freccia per affiancarglisi). Qualora la frase fosse di proprio conio, il montepremi s’arricchisce anche della PATENTE DI SCRITTORE BRAVO E PROFONDO™, firmata da Alain Elkann (scrittore e padre dell’omonimo Lapo) e timbrata da Margaret Mazzantini (scrittrice e moglie dell’omonimo Castellitto).


Il concorso lo comincia il sig. Juniores Ciapetti, anni 43 portati in modo alterno (a giorni bene, a giorni male - ma perlopiù male) professione Gustode Anziano con obbligo di sgabellato severo e naso rosso presso l’omonimo caNpino dell’omonima squadra di Caronno Petrusella (prov. di ASTROROBOT), il quale ci cita niente di meno che Kahlil Gibran:



Nel cuore di ogni inverno c’è una primavera palpitante, e dietro la nera cortina della notte si nasconde il sorriso di un'alba (1)


Ma a lui ribatte la sig.ra Mascia Gamazzi in Ciopy, agile punzonatrice di Passirana (YU) che dall’alto dei suoi 37 annetti (in realtà 43) segno del pancollùva ascendente systola, altezza 1.53 al garrese ci cita Susanna Tamaro:


Quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. […] Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta (2)

E tu, chi ci city? Su dai, partecipa NUMEROSO!


_______________________
(1) Ma d’inverno mi copro e la notte dormo. E vo di molto in culo al mondo
(2) Non far caso ai clacson, dietro di te. Sanno un cazzo, loro

gennaio 23, 2007

Dopo il trattato di Yalta, il crollo del muro di Berlino, il Watergate, ecc., la storia mondiale si arricchisce di una nuova data fondamentale per le sorti dell’uomo. Il 22 gennaio 2007, in Italia, paese di santi, navigatori, veline e idiozia, è nato un nuovo e importante movimento politico, che rinnoverà e promuoverà nuovi valori, fino a salvare prima l’Italia, appunto, (come siamo fortunati), poi il mondo, dal tracollo e dall’abisso.
Il neo-movimento ha avuto i suoi natali a Roma, nell’ambito del Consiglio Permanente della CEI, e si è definito con precisione, quanto a obiettivi e motivazioni politico-sociali di fondo, con la prolusione di chi quel consiglio presiedeva. Difficile rendere in parole l’entusiasmo degli astanti, la condizione dei quali è stata forse fotografata al meglio da uno slogan coniato proprio da uno di loro, rimasto anonimo. Uno slogan che tutti hanno subito fatto proprio, a seduta sciolta, scandendolo con entusiasmo.
“Contro i mali? Cardinali, Cardinali!”. Signori, è nato…

FORZA RUINI – Il Partito Cardinalizio

Cos’è FORZA RUINI? In tempi bui, tempi di pacs e eutanasia, attacchi alla famiglia e immigrazione, aborto e calo di matrimoni, una nuova forza riesce comunque a nascere dentro di noi, dentro di chi è nel giusto e nel vero, di chi ogni giorno combatte contro le ingiustizie del viver quotidiano, sempre in trincea, anche e soprattutto su argomenti che non gli competono.
Questi i primi, fondamentali punti del movimento:
- Attacco alle coppie di fatto I diritti dei conviventi e dei loro figli sono già assicurati dal diritto comune, e non c’è motivo di creare un modello legislativamente precostituito che inevitabilmente configurerebbe qualcosa di simile a un matrimonio, dove ai diritti non corrisponderebbero uguali doveri (?). Quindi, NO ai pacs, perché non è giusto che se uno crede nella famiglia tradizionale – quella col matrimonio e tutto quanto – non è giusto, dicevo, che ci sia chi crede, per conto suo, a una famiglia non tradizionale. E soprattutto non è giusto che abbia nessun diritto e vantaggio, né in competizione alla tradizione, né separatamente.
- Quelle gay non sono famiglie Alcune coppie gay spingono per i pacs, sostiene il prelato, perché con questi intenderebbero aprire, se possibile, anche la strada per il matrimonio omosessuale. Ma l’omosessualità è una brutta cosa, e si dovrebbe sempre tener conto della distinzione, messa a punto dall’ottimo nostro mons. Scatizzy, pistoriensibus, fra omosessuali "per motivi di DNA" e omosessuali "indotti". I primi, ma sono pochissimi, vanno (forse) tollerati (purtroppo); i secondi sono il frutto, indotto e rimediabilissimo, delle brutture della nostra cultura e didattica, da troppo tempo molle ed effeminata. NO ai gay, comunque.
- Chiusura totale sull’eutanasia e sull’aborto Anche la rinuncia all’accanimento terapeutico non può giungere però al punto di legittimare forme più o meno mascherate di eutanasia e quell’abbandono terapeutico che priva il paziente del necessario sostegno vitale (eh?). Quindi, NO assoluto all’eutanasia, perché se il Signore ha stabilito che, tipo da un certo punto in poi, devi vivere la tua vita come un pezzo di legno, tu DEVI vivere come un pezzo di legno, e accettare serenamente il fatto. Te e i tuoi familiari. Il Signore decide, perché il Signore SA. Poi magari ce lo dirà anche a noi, ma a tempo debito.
- Politica per le famiglie Benché la famiglia in Italia svolga un notevole ruolo, siamo da molti anni alle prese con una gravissima crisi della natalità, che minaccia il futuro del nostro paese. Si invita così a sostenere la famiglia legittima fondata sul matrimonio, rimuovendo anche tutti gli ostacoli di ordine pratico o giuridico che dissuadono i giovani dal matrimonio. Tipo gli indecenti prezzi degli immobili, le condizioni di lavoro disumanizzanti, la pressione fiscale sulle classi meno alte, la corsa dei prezzi per i beni di primaria necessità? No, certo che no. I pacs.
- Basta sfruttar gli immigrati, e le donne L’uguaglianza tra le persone richiede di por fine allo sfruttamento delle donne e alle tante mancanze di rispetto per la loro dignità, superando le visioni antropologiche persistenti in alcune culture, che riservano alla donna una collocazione ancora fortemente sottomessa all’arbitrio dell’uomo. Soprattutto i musulmani, lì, che la tengono parecchio sottomessa. Noi no, noi non s’è mai pensato che fosse il demonio, una strega, o l’incarnazione del peccato, tant’è che si promuove la femminilità in tutte le sue forme, con argomentazioni aperte e illuminanti, anche a livello sessuale e paritario.
- Ok alla Finanziaria, ma con riserva Anche di questo non ce ne dovrebbe fregare un cazzo, né ci dovrebbe in alcun modo competere un parere, anche perché di fatto siamo uno stato straniero; però la nostra la diciamo lo stesso: del resto, non parliamo di continuo di famiglia e sessualità, e di cosa è giusto e cosa è sbagliato in merito, proprio noi che in base ai nostri – tutti nostri, costruiti da noi, ma sempre nel nome del Signore – precetti religiosi non possiamo avere né famiglia né sessualità, come se queste cose non fossero connaturate all’uomo e non fossimo anche noi stessi uomini, che però nel nome del Signore si sublima (o si dice di farlo) a un piano più alto, e da qui la nostra aria di superiorità e sicurezza? Comunque sia, la finanziaria ci va bene, anche perché non ci lede per nulla, né ci obbliga a nuotare un po’ meno nello sfarzo e nell’opulenza, vendendo magari alcuni dei beni del Vaticano o rinunciando a privilegi in nome, magari, della fame nel mondo. Il problema comunque è che i rapporti tra le forze politiche rimangono altamente conflittuali, sia tra maggioranza e opposizione sia all’interno dei due schieramenti, come ha ripetutamente segnalato il capo dello Stato. È anche per questo che vi diciamo, quindi, di VOTARE PER NOI. 
Sì! Abbracciate i nostri argomenti e (sacrosante) verità! Basta coi conflitti dei partiti tradizionali! Favorite il ritorno della teocrazia! Si stava così bene, secoli addietro! Anzi, magari, unitevi a noi! Basta diventar porporati™! Grandi vantaggi!


FORZA RUINI - Il Partito Cardinalizio.


Contro i mali? Cardinali, Cardinali!

gennaio 19, 2007

Ha raggiunto la terza edizione la meravigliosa manifestazione nazionale di Forza Italia, NEVEAZZURRA, che come sottotitolo recava: “per fare, per crescere, per essere liberi”. La manifestazione ha ripercorso nella splendida cornice di Roccaraso, negli Abruzzi, l’assoluta novità introdotta lo scorso anno nello scenario politico nazionale, con l’alternanza di incontri ed approfondimenti pomeridiani sui temi programmatici di Forza Italia, alle mattine dedicate al tempo libero ed agli sci.
Ed è tutto vero, gente.
Dibattiti politici? Sì, prima però si scia e si fa shopping, mica siamo quei barbosi delle sinistre, noi! Poi, nel pomeriggio, quando non c’è più luce e magari davanti a una bella tazza di cioccolata calda, tra noi, ci ritroviamo in un bel loft davanti al fuoco, e allora se ne può anche parlare. Questa è politica! Altro che le tasse del mortadella! Noi sì!

L’evento, a celebrare la nobiltà ed il primato della politica (anche attraverso eventi conviviali e sportivi), è stato il frutto della felice sinergia tra il Circolo Giovani, il Coordinamento Nazionale di Forza Italia e l’associazione culturale Forza Abruzzo (ahahahah – non so a voi ma a me fa sempre ridere), ed ha visto la partecipazione dei massimi esponenti di partito ed istituzionali di Forza Italia e del Centrodestra. Mancava la Lega, che non riconosce l'Abruzzo come posto fisico-geografico, e che quindi non è stata in grado di raggiungerlo. Questi alcuni incontri della Kermesse NEVEAZZURRA:
giovedì 11
15.30: “La politica è donna”, con Alessandra Mussolini che mostrerà gli inediti delle sue foto nuda, di quando era più giovane. Accorrete numerosi.
18.00: “Giovani, politica e cultura”, con Marcello Dell’Utri che parlerà di tutt’altro, non avendo egli né gioventù, né cultura. Possibile resoconto e confronto dei relativi tempi della mattinata sciistica.
19.00: Chiusura lavori della giornata e happy-hour.
venerdì 12
16.00: Renato Brunetta, europarlamentare ed esperto economico di FI, ad affrontare il tema dal titolo: “Le tasche degli italiani”. Lo stesso Brunetta al termine dell’intervento distribuirà copie dei manuali di Conversazione Politica editi da "Libero", autografati.
17.30: Dibattito dal tema “L’opposizione a confronto”, con Cicchitto (FI), Alemanno (AN) e Cesa (UDC) nei panni dell’opposizione, a commentare e porre alternative alle prese di posizione emerse nel corso dell’incontro delle merde rosse a Caserta. Chiaramente senza contraddittorio, mi pare anche il minimo. Frizzi e Lazzi si sprecheranno, col condimento di simpaticissime boutades e l’estrazione finale del vincitore per lo slogan più originale urlato in sala.
19.00: Chiusura lavori della seconda giornata e festa a tema Azteco. Gradita l’eleganza o il costume.
Sabato 13
16.30: “Globalizzazione e politica. Politica e globalizzazione”, seminario acutissimo e originale come il suo tytolo, condotto da Giulio Tremonti, reduce da un bello slalom in pista verde.
18.00: “Le nuove forme della politica”, di e con G. Fini e P. Di Canio. Buoni propositi e, dalla platea abbronzata e griffata, cameratismo a go-go.  
19.00: Chiusura lavori della terza giornata, Happy-Hour estetico e grigliata davanti al fuoco
Domenica 14
10.30: “Le battaglie per la libertà”, col coordinatore di FI, Sandro Bondi, e il Presidente Silvio Berlusconi (in simpatica videoconferenza). Previsti applausi di dieci minuti ciascuno, masturbazione davanti al video del suddetto Bondi, e illuminazione, con relativo raggiungimento del Nirvana, di dieci fra gli astanti.
13.00: Chiusura del meeting nell’amore generale, con cori da stadio, gadget e magliette (“Silvio ci manchi”; “Silvio ti amo”; “Il Leone della libertà”), oltre al Cocktail Azzurro – messo a punto dal Presidente stesso questa estate – di congedo e buon augurio. Prevista anche l’eruzione del vulcano personale del Presidente, trasmessa su maxi-schermo direttamente da Villa Certosa.

gennaio 18, 2007

DICHIARAZIONE SOLENNE


Ok, sì; dunque. Da oggi la presente rimessa di stronzil presente blog, certo, prende una deriva mistica. E poetica, come in ogni degno mysticismo. Del resto, poetico lo era già (ah sì?); e del resto tutti siamo poeti, scrittori, pyttori, e via e via. In una parola: artisti. Basta poco, per ogni disciplyna. Quindi, io sono artista, o anche ARTISTONE. Si dia inizio alla catarsi.



CEPPÎ RATTI
Io non volevo proprio esser qui, mai –
ovvero
sarà anche vero che i professori
universitari
sono chiusi nelle loro torri d’avorio
e
dibattono problemi futili
tipo
l’intellettuale mitteleuropeo e la situazione italiana
o
la prima redazione di Fontamara
o
il pensiero politico nella letteratura post-unitaria del meridione;
sì, senz’altro,
ok, già;
ma
Cristo
Santo
guardati,
figlio mio guardati,
dal mondo del lavoro.
Di tutti i mondi
questo è la merda
lo spreco di vita
a 360°.
In verità in verità vi dico:
meglio il lazzaretto,
meglio la droga.

gennaio 17, 2007

E adesso, giacché una delle principali presenze in ambito di blog è dato dai blog – autoreferenziali o meno – erotici (oltreché da quelli colle faccine, tutti neri, pieni di elfi, fate e disegnini fantasy, con scritto cosa si sta ascoltando sul momento e le immancabili categorie ODIO et AMO, categorie in cui io potrei scrivere rispettivamente: “tutti voi stronzoni”; e: “cacare”, dicendo d'ascoltare magari i Caterva, con la loro Pòngotelo), un po’ di sessuologia farmacologica, checcazzo.
Dagli studi del
Nero&PerfidoBaronKarza™ di Bisentrate Truccazzano (prov. di GIG), l’équipe dei nostri ricercatori ha messo a punto tutta una serie di remedî medicamentosi (o anche no, che poi se si scomoda la medicina parton le querele) che saranno in grado di sconfiggere finalmente i problemî che tVistemente affliggono la donna, l’uomo e – si pensi un po’ – anche il tapiro moderni. Nel conteNpo, in quanto RICERCATORI, hanno anche ritrovato, nella nostra dyspensa sotterranea, una bella collezione di Playboy
del ’78 bella sana & quasi intonsa, con pochissime chiazze d’umido e/o comunque sospette chissà chi ce l’aveva messa vedrai dev’esser stato il tytolare, vecchio segajolo schiumoso & bavoso, butirroso e grasso che di sicuro calvo&cieco dev’esser diventato per qualche motivo.
Comunque, questo è ciò che, al riguardo, ha messo a punto il nostro ufficio di
Viral-Marketing (non fate tanto gli spiritosi perché il Viral Marketing è veramente una disciplina seria&ryspettabile; cercavano un agente WOMM – Word Of Mouth Marketing – giusto jer l’altro, per trasmettere il buzz dell’azïenda), e che uscirà a giorni nelle più attrezzate farmacie (o panchine de’ luoghi desolati et delle stazionî, ora si vedrà): 


L’impotenza? Risolvila naturalmente!
A letto dalle le prestazioni che si merita!
La risposta è
http://surf.neroeperfidobaronkarza.com


L’impotenza e il calo del desiderio sono questioni serie che provocano imbarazzo. Noi degli studi  del Nero&PerfidoBaronKarza™ lo sappiamo, e per questo siamo in grado di aiutarti.
Se hai di questi problemi, o se non ne soffri ma vuoi semplicemente dare al tuo partner prestazioni da vero toro, da adesso sappi che esistono alternative ai farmaci tradizionali, con un costo molto ridotto, senza il bisogno di ricetta dal proprio medico, e soprattutto senza alcun effetto collaterale!
Comodamente spedito a casa in busta anonima.
Vedi http://surf.neroeperfidobaronkarza.com  

Il tuo problema è differente? Allora guarda qui di seguito:
Desideri migliorare le dimensioni del tuo strumento? La soluzione è http://surf.neroeperfidobaronkarza.com/ex
Desideri aumentare i tuoi orgasmi di 5 volte (e relativi fluidi)? Vedi http://surf.neroeperfidobaronkarza.com/wc
Sei troppo svelto? La soluzione è
http://surf.neroeperfidobaronkarza.com/et
La tua stanca coppia ha bisogno di nuovi giochi? Visita http://surf.neroeperfidobaronkarza.com/sw  

Su, dai, povera mezza-sega incapace. Se vuoi imparare a chiavare ammodo, visitaci su: http://surf.neroeperfidobaronkarza.com

(claim provvisorio, probabilissimo esposto all’Associazione dei Consumatori, con relative grane & imbarazzi da parte nostra. CAMBIARE) 

gennaio 16, 2007

I RICORDI

Mi ricordo, sì mi ricordo il Bertella, che era un bambino che già a 6 anni aveva i capelli grigi sparati in testa e la voce roca, come se avesse la laringe irrimediabilmente GUASTA. Aveva pure due dentoni a castoro, ed era alto un metro e mezzo a starci larghi. Era - ma dopo, quando me lo ritrovai alle medie - fissato con la pesca, e al professore d’educazione fisica (uno che pareva pippo ma con barba&pipa e che poi fu espulso dalla scuola, in un bel tripudio di casinî) che aveva minacciato insufficienze illegalissime per tutti gli alunni che volessero partecipare alle gare di pesca, dicendo che la pesca non era un sport (era meglio palpeggiare le ragazzine con la scusa delle gare di tiro con l’arco, lo sport più sport di tutti), mandava a dire: 
provaci te a agganciare una carpa di dieci chili e poi tirarla su. Lo vedi, poi, se non è uno sport!
Con quella voce roca, e quei due denti da castoro. E quei capelli grigi ritti, a dodici anni.
Ora, va da sé che, avendo egli queste caratteristiche già a quell’età, vuoi che non sia morto abbondantemente? POVERO Bertella!

(sì, lo so: il colophon diceva che i ricordi eran finiti. Eppure faccio il cazzo che mi pare, un po' come la Casa delle Libertà, sennò non si chiamerebbe Casa delle Libertà - Facciamo quello che cazzo ci pare. Inoltre, ci bisogna d'avere un rycordo per tutti, come dice sempre anche il mio amico REPEKA - dyco per dyre, in realtà è notorio che io NON ho amici. Eppoi, m'è venuto in mente ora. O picchiami)

gennaio 12, 2007

LAPO ELKANN: MI FACEVO INCULARE DAI TRAVESTITI, STRAFATTO DI COCAINA, FARMACI E DI TUTTO UN PO’; MA SONO SEMPRE LAPO ELKANN. COME TUTTI, NO?

I-I è il marchio “nomade e dinamico che da oggi si propone di realizzare Personal Belongings, oggetti unici e innovativi espressione diretta delle esperienze e dei gusti della persone indipendenti, che rifiutano l'omologazione di massa, che vogliono essere liberi, senza paura di essere se stessi”.
Ma perché, care le mie merde secche vilipese dal sole, vi dico tutte queste puttanate, così a piede libero?
Ma perché davanti a una vera e propria ressa di idiot… no cioè volevo dire giornalisti e personalità di spicco del mondo della moda, a Firenze (e l’Arno l’ha mancato, dannazione), Lapo Elkann ha lanciato il primo dei prodotti di Italia Indipendent (I-I), la nuova linea di moda da lui ideata e interamente concepita, sviluppata e prodotta al 100% in Italia, paese del cazzo in cui se hai i soldi e sei un povero imbecille sei comunque un genio e hai un sacco di possibilità&prospettive, specie se hai qualche parentela o affiliazione importante. Come in tutto il mondo, del resto, ma qui forse anche di più.
Nel caso specifico, il primo prodotto della nuova linea sono gli occhiali da sole “Server”, prodotti interamente in carbonio (“il carbonio è un materiale leggero e sexy” ha detto, rendendo proprio la prima e più appropriata immagine che il carbonio dà agli occhi di tutti), 47 strati, sistemati a mano. Ogni pezzo è – ovviamente – unico, e ci vogliono otto ore di lavorazione interamente artigianale per completarlo. Occorreranno tre mesi per averli e indossarli, ed essere così indipendente e rifiutare l’omologazione di massa. Il prezzo è 1.007 eurini secchi e ci stai largo.
“La decisione di partire con gli occhiali, unisex”, ha spiegato il sympaticissimo Lapo, “l’abbiamo presa perché attraverso di loro si vede anche dentro i sogni e, il nostro, è un sogno che come il vento vuole essere libero e sviluppare energia. Vogliamo essere il sogno di ogni consumatore che può anche personalizzarseli”.
OIOI GARAGLÒ BUAAAAARP GARAGLÒ IIIIIIIIIIIIIIIIII
Richiamandosi agli eterni (quali?) valori del Made in Italy, l’ottimo Elkann ha aggiunto che “il valore aggiunto dei prodotti italiani deriva anche dal fatto che produciamo interamente in Italia, a differenza del 99, 9% della aziende che lo dichiarano ma poi lavorano in Cina”, precisando infine che “la nostra filosofia, il claim di Italia Independent, è proprio Made in Italy 2.0. Come accade con i software in campo informatico, Italia Indipendent intende aggiornare il concetto di Made in Italy, integrandolo con elementi nuovi: contaminando lo stile, sostituendo lo status symbol al me-unique-symbol e aggiungendo l’innovazione alla tradizione”.
OIOI RIECCOCI BUAAAAAAARP GARAGLÒÒÒÒÒÒÒÒÒÒ
Tutti i prodotti I-I saranno venduti prevalentemente in rete (“dal prossimo mese il nostro sito internet, in esclusiva mondiale, lancerà on-line tutto il progetto di Italia Independent, e tutti i prodotti che seguiranno gli occhiali”), oltre che in pochi e selezionati negozi di moda in tutto il mondo.
A margine della presentazione, il buon Lapo Elkann – persona semplice, paradigma di vita per tutti i suoi coetanei – ha anche trovato il tempo per tornare sulla sua storia più recente, sul dramma che ha vissuto (?) e dal quale è uscito, augurandosi che “tutti i ragazzi come me possano dire quello che pensano perché io sono un ragazzo come tutti gli altri. Le donne? Sono importantissime per me, nel lavoro e nella vita personale. Purtroppo, ce ne sono poche nei posti che contano, dovremmo averne di più. Il mio errore è stata la cocaina, non l’eroina. È stato scritto molto sulla mia vicenda, cose giuste e sbagliate: ho fatto un errore, ho pagato (?), sono andato ad abitare a Miami sulla spiaggia, fiche giorno e notte travestiti bondage festini macchinoni piscine alcool sesso fisting pissing e via così Vieri m’è venuto pure a trovare con un par di troje altro che comunità o detenzioni o cose per pezzenti come voi, e poi quando mi son rotto i coglioni son tornato nel giro, una linea moda, paio d’occhiali e vai, alla grande, 1.007 euri a pajo o pagatemi il conto della villa a Miami e la coca e i lussî, imbecilli, cioè insomma volevo dire: ma ora posso dire non fate come me, non bruciatevi la vita”.

gennaio 10, 2007

In vista dell’imminente (?) estate, l’Assessorato alla Cultura e Macello Bestie Moleste di Carugo Ozzero (prov. di YU-GI-OH), nella persona dell’assessor GianPresto Fornace, anni 43 portati benissimo ancorché col ryporto di due (due, sì: ma dyscretissime ciocche di capelli vntissimi da destra a sinistra e da dietro a davanti, a fare un bel crocïone finto-tricologico-trompe-l’oeil sul cranio che si vede da Tavernerio che è bel ryportone modello parrucchino, ha’ voglia a dirglielo ma lui duro come le pyne verdi); dicevo, nella persona dell’assessore di cui sopra, convenuto qui davanti a me Notaro Fagny GianFungo massone primario, assieme al vice-assessore (del quale ci par giusto et doverosissimo tacere il nome, in quanto mysero e vyle sottoposto) e a un par d’amici non meglio identificati (salvo che uno somiglia assai al Ravaglioni GianPiero, non fosse che questi è attualmente morto schiantato e quindi di difficile presentabilità) per una sympatica bryscola conclusi i necessarî espletamenti burocratici; e di fronte a un discreto vassojo di paste (tre brïosce anziane, due danesi coll’vvetta, dodici-diplomatici-dodici ripieni di mollica di pane, bytume e taaanto cumyno)
DISPONE (l'assessore di cui al punto sopra - abbiate pazienza se perdete il filo colla syntassi, ma d'altra parte con noi notarî LO FA)
il programma cultural-ricreativo stagionale, ricco – com’è ormai costume & consuetudine – di eventi anche notevoli e incidenti (di diversissima natura, da quelli fyscali a quelli diplomatici, passando per rysse, scoppi e furti) assai probabili. Si ricorda inoltre che, salvo diversamente specificato, gli eventi avranno luogo presso il Circolo del Golosastro (sì, quello delle Girelle Motta) a Andevenno, strada del Panforte, 84 – 400330 Carugo Ozzero. E dunque:


Sabato 8 febbrajo, ore 21.30 – Musica
Gessica Laquidara (vincitrice del premio “Dagliele Sode”, di Codogno Falsamente Termale, con il pezzo Io, la luna e tu’ cognato) in concerto.
5° Festival delle colline in fiore battute dal vento dalla neve e da' dinghî.

Giovedì 15 o anche 20 ora non ho sottomano un calendario, ore 21.30 – Cultura
Il nucleare. Alternativa per il futuro?
Interverranno il dott. Orrendo, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Mr. J.F. Stevens, del CEPU di Pyombino.

Giovedì (?) 19 febbrajo, ore 21 – Sessuologia
Mi faccio le seghe pensando a te
Seminario sull’auto-erotismo. Moderatori: Roberto Formigoni e Jessica Rizzo (forse).

Giovedì 28 (?) febbrajo, ore 20.45 – Economia
BOND, OPA, DEFICIT, INVESTIMENTO IN CANI – Cosa cazzo voglion dire tutte queste espressioni?
Conferenza-dibattito sui principali systemi d’economia mondiale, con particolare riferimento alla teoria pseudo-collettivista degli indiani del Chapas e al metodo salvadanajo sicuro, messo a punto da Simone, il figliolo del syndaco. Interverranno John Trotti, de L'Economist (forse); Charles Fournier, Saint-Simon, l’Uomo Ragno.

Domenica 19 febbrajo, ore 13.00 – Cena (alle 13?)
Carugo Ozzero a tavola
Specialità rubate alla merdosissima cittadina di Tavernerio (toh! In culo tutti i Tavernerî!) e spacciate come prelibatezze nostrane, tipo il Muflone Flambé al Pacciame, o il Trabagaj di Quaglia Incalzata a Steccoli Vnti.

Martedì 21 febbrajo, ore 21.30 – Cultura
Sulle orme di Gesù in Terra Santa, anche se lui tanto bene non s’è trovato
Simposyo teologico diretto da Monsignor Mansuetudine Caparbia, Vescovo di Parabiago. Vietate le obiezionî.

Mercoledì 22 febbrajo, Chiesa di Sant’Eufrate, poggiolo di Bonistillo – Arte
Whole lotta love, o del coprire tutto con una bella mano di MINIO uniforme e chiamarlo Arte
Vernissage – Inaugurazione della mostra di pittura di Yulla, giovane artista Ozzerese trionfatrice a molti concorsi, uno anche per cani. A seguire, seminario/dibattito culturale a tema: “I giovani, l’arte e gli sciami di ronzon gialli”, con gli interventi (oltre che dell’artista medesima) del prof. Panicchia Ivo dell’Università L’Insipienza Arrogante di Remigio (VV), e Clem-Kevin Ottanelly, di professione Giovane Molesto & Odioso, con gel a profusyone, scarpe di Gucci e cintura di Prada incorporati.
Orari d’apertura: mercoledì, ore 17-19; giovedì, 10-18; venerdì, chiusura per incendio doloso; sabato, chiuso per malattia del sagrestano; domenica, 11-13, proprio nell’orario della messa con incazzatura pesante del parroco e lancio d'aspersorî. Da lunedì si regalano quadri & opere d’arte.

Venerdì 30 febbrajo (?), ora da definire – Teologia
Dio c’è? Dio dov’è? Dio chi è?
Dibattito sulla presenza dell’omonimo Ente Supremo nel mondo. Interverranno papa Benedetto XVI (o anche no), Riccardo Muti (o cosa ci combina?) e Pane-e-Cacio, l’ubriacone del paese, soggetto a numerose crisy mistiche in cui – racconta – vede l’altissimo, e a volte pure lo Stregatto si pensi un po’.

Sabato 31 febbrajo (???), arena di Piazza Mynchionissima, ore 22.00 - Musica
Chiusura col botto: concerto degli Who; guest star: Robert Plant e David Gilmour (da confermare).
Gruppo spalla: Los Bastraones (presenza confermata). Alternativa a tappar (eventuali) buchi: la Laquidara Gessica di cui sopra, che ci sta sempre bene.

gennaio 09, 2007

“Ascolta, vuoi sapere perché lui è il capo? Vuoi che ti dica che tipo è, il capo? Il capo è uno che ha saltato il militare, quando tutti lo dovevano fare. Cioè, si presentò alla visita con un elettrocardiogramma falso, che si era fatto fare da qualcuno, forse nemmeno un dottore. Con quello cominciò a dire in giro che lui aveva problemi al cuore, e che gli facessero gli accertamenti, perché altrimenti ci vanno di mezzo loro, e via così. Quelli lo ascoltano, e poi lo mandano all’ospedale militare dove gli fanno tutte le visite del caso, elettrocardiogramma falso alla mano. Ovviamente non viene fuori niente, e quindi gli mettono l’apparecchio per il test sulle ventiquattro ore, e…”
“si chiama Holter
“cosa?”
“L’esame che dici… si chiama Elettrocardiogramma Dinamico Holter!”
“Vedi? Capisci allora perché lui è il capo? Tu pensa a correggere la gente, e a fare il sapientone del cazzo, che non interessa a nessuno. Lui a quest’ora ti avrebbe già appeso per le palle, solo con le urla. Chi cazzo se ne frega di come si chiama! È quella specie di registratore con le ventose da tenere tutta la giornata, e tieniti per te il resto. Qui, ti basti sapere che il capo, era quello che aspettava. «Devi rimanere ventiquattro ore in ospedale», fanno quelli. «Nemmeno per i miei coglioni», dice il capo, e prende la porta e se ne va, lasciandoli lì a dirsi ma e perché e balbettare altre stronzate. Quindi firma per tornarsene a casa, e gli viene dato un foglio, su cui ora per ora avrebbe dovuto scrivere cosa stava facendo, e far vedere a quei dottori come reagiva: sto straiato a guardare la TV, mangio, corro, cago, ecc ecc. E il registratore avrebbe registrato l’attività cardiaca. Il capo ha passato la giornata a farsi seghe – e bada che non sto scherzando; te lo racconta pure lui con orgoglio, se vuoi. E sul foglio ha scritto: “sto sdraiato a guardare la tv”. La registrazione è venuta completamente sballata, e quelli si sono presi paura ad arruolare uno con un cuore così matto, e l’hanno mandato a casa, di corsa. E tutto questo, bada, perché allora c’aveva da fare il PR in quattro o cinque discoteche, e gestire la rete degli inviti e ingressi sottobanco, smerciando e chiudendo l’occhio che voleva chiudere su quel che succedeva lì dentro. E c’aveva solo diciotto anni. E bada che già prima aveva tirato su un sacco di soldi con quell’affare per casalinghe, l’affare del santone che leggeva il futuro nella merda. E il santone era lui. Tu a diciotto anni cosa facevi, te ne stavi in sala giochi? Andavi in giro a correggere la gente?”
“Vaffanculo… vedi di non rompermi troppo il cazzo, e dimmi a chi tocca oggi”
“oggi c’abbiamo uno che crede di essere figlio del re degli elfi, una figlia-dirigente di amministratore unico, due collezionisti di manga, tre responsabili di call-center, due brand-manager-donne, un’assicuratrice…”
“fermo, fermo… un’assicuratrice? Niente giocatori di ruolo, oggi?”
“Sì, un’assicuratrice. Il capo ha detto che l’ha sentita dire qualcosa del tipo «quando vendi il prodotto al cliente, vendi una parte di te». Cazzo. Ti sembra una motivazione sufficiente?”
“Gesù… è dura rendere il mondo migliore. Non collabora nessuno…”
“e poi – te li ho lasciati in fondo, come dolce – cinque giocatori di ruolo, di cui due patiti di carte collezionabili. Ti piacciono questi, eh?”
“Non pensavo che l’avrei mai detto, ma… cazzo, andiamo: Gesù, COME AMO IL MIO LAVORO!”

gennaio 08, 2007

Trentun dicembre duemilaequelchevipare; vacanze da milanesî. Presa diretta:

IL MARIO: “Uè, ma sai che ci bisogna trovare il localino giusto, per dopo? Io c’avrei già anche il nome e il posto: praticamente, è l’Alcatraz di qui, con in più le piste da sci illuminate in tecnicolor, che si vedono da dentro: uno spettacolo. Bella gente, ambiente giusto, musica figa e via così. Per entrare non c’è problema, conosco i capoccia e anche Ermanno, del bar. Problema è il parcheggio, casomai, ché il posto macchine qui fa cagare!”
IL LUIS: “Figa, e come facciamo? Sarà un C-A-S-I-N-O, là! Il Michéle si fa venire a prendere dal suo tassista, ha detto”
IL MARIO: “il suo tassista? Ha il suo tassista, qui?”
IL LUIS: “In realtà penso sia solo il tipo della navetta del loft dove sono loro. Lui però ha detto il SUO tassista…”
IL MARIO: “ah-ah, che barbone… s'è pure portato il Panino! Ma sai cosa facciamo allora noi, figa? Prendiamo quel napoletano là, gli diamo 50 euro per uno e gli diciamo: «senti, tipo, vuoi guadagnarti la giornata? Ci porti e ci vieni a riprendere!» Che dici?”
IL LUIS (ammirato): “Porco cane, ma sei un génio! Appena scendiamo di qua, lo fermiamo… cioè, PRIMA ci fermiamo per l’happy-hour; POI andiamo dal napoletano. Eh, figa! Ci son delle priorità, sulla neve!”
IL MARIO: “Vai che gli diamo la gratifica natalizia, neh! Telefoniamo a Mara e Nori, che si preparino! L’avrà minga nemmeno mai visti tutti insieme, quello! Si fa partecipare alla redistribuzione degli utili, DOPO natale. A ciascuno secondo quel che gli ci vuole, o chissà com’era, insomma…”

gennaio 06, 2007

Sì: dite, dite cosa vi pare; tanto io c'ho un parente che è uguale uguale a UMBERTO SMAILA. E non fysicamente. Nell'animo.
Altro che Elena di Troja.



(W. GOETHE, Urfaust, parte II, Atto I - poi espunto nella versione definitiva di Faust)

gennaio 04, 2007

Il 2007 porta con sé un primo, piccolo calo del deficit italiano. Ma è esclusivo merito di chi governava prima. Quale merito? Ma di non esserci più, ovvio...

"Il miglioramento dei conti pubblici? Merito del mio governo, anzi direttamente mio e forse di mia mamma. Abbiamo lasciato un’eredità con i fiocchi al Paese, che difatti era pronto per mangiarsi economicamente la Cina, dotarsi della bomba atomica, fare a meno dei magistrati e piazzare cinque o sei basi militari in Texas, Ohio e Illinois. E abbiamo lasciato fior di canzoni, scritte da me e Mariano Apicella. I conti pubblici sono in ordine (esclusivo merito di Tremonti), l’economia era in ripresa anche dal 2005 – lo dico io, parola di presidentedelmilan – e non si badi se io c’ero dal 2001 e nel 2006 m’hanno fatto levare le tende coll’inganno & la frode: il mio governo lavorava per l’Italia, ci si chiama Forza Italia apposta – sennò lo chiamavo Forza Zambia, o anche Forza Dudy; mi, sum minga un pirletti! – mentre Prodi ed i suoi continuano, in base a pregiudizi ideologici ormai superati dalla storia e anche un po’ dalla geografia, a voler utilizzare i soldi pubblici per accrescere il predominio dello Stato e la distribuzione clientelare delle risorse. Io invece sì che li usavo bene, i soldi. Ho costruito Milano2 e Villa Certosa, e se non mi fermavano costruivo pure il ponte sullo stretto, Beckham al Milan e un’autostrada a dodici corsie fra Dittongo e Rigodaglio sul Ciglio, così, tanto per farvi vedere che io le grandi opere le fo e che i soldi ci sono.
C’è grande rammarico per non aver potuto, chiaramente a seguito di scandalosi brogli elettorali, dare continuità a una così efficace azione di risanamento che ha saputo coniugare rigore e sviluppo, mentre ora le leve della politica economica sono finite in mano al partito delle “più tasse-più spese”.
Ma adesso, chi ha sanguinosamente sparato a zero, dall’opposizione, durante il quinquennio del mio governo, cercando di lucrare su un disastro che non c’era, ora dovrebbe fare ammenda e chiedere scusa agli italiani tutti per averli ingannati. E i cittadini dovrebbero soprattutto domandarsi perché il governo Prodi abbia varato una finanziaria di guerra che supera i 40 miliardi di euro e che tarperà le ali alla ripresa dell’economia (che ora sembra ci sia proprio a seguito di questa finanziaria ma, vi dico, son semplici errori di valutazione, vedrete poi – me l’hanno garantito Tremonti Brunetta e Natalia Estrada), quando invece per rientrare nei parametri della UE, da cui non ci eravamo certo discostati noi, ci mancherebbe, era solo che ci volevano far fuori con una fasulla procedura d’infrazione perché a suo tempo detti (giustamente) di Kapò a uno, lì, un mangiacrauti qualunque, al Parlamento Europeo – ahahah, se fui forte! Questa era politica giovane e brillante! – quando invece, dicevo, sarebbe stata sufficiente una manovra da 15 miliardi (ma solo per migliorare ulteriormente, eh? Ché v’ho già detto che i conti erano in ordine così). La sinistra, insomma, sta anche sprecando la grande occasione della ripresa, mentre noi, in anni congiunturalmente e anche un po’ astralmente (era il triennio del Fagiano Pernicioso, m'aveva spiegato l'astrologo di Arcore - porta un sacco di merda) difficili, avevamo posto le premesse per un miglioramento strutturale del sistema – che caso sfortunato voleva iniziasse proprio alla fine/subito dopo la nostra legislatura – riuscendo ad immetterci in un circolo virtuoso che impostava un rapporto nuovo e non punitivo fra il fisco e i cittadini ma soprattutto fra il fisco e me.
Infine, la coesione nazionale di cui giustamente parlava nel messaggio di fine anno (i miei erano più belli) il Presidente della Repubblica – a cui dobbiamo rispetto finché è lì, poi quando diventa senatore a vita si fa come con Ciampi – è necessaria, ma soprattutto richiede una verità e un impegno unitario su basi completamente diverse rispetto a quelle adottate finora dall’attuale governo. Colpa nostra non è; noi siamo equilibrati, disponibili e pronti al dialogo. Son loro, che son negri. E se non la smettono, lo dico pure alla maestra.
Comunisti di merda".

gennaio 03, 2007

Gentile Signora, Egregio Signore, 

l’onda lunga del terremoto che ha scosso il mondo assicurativo mondiale dopo l’attentato alle Due Torri di New York ha fatto sentire i suoi effetti anche da noi.

La riassicurazione mondiale non accetta più impegni che non siano ben definiti (da noi), anche se con limiti molto consistenti.
Più precisamente: accetta di prestare massimali molto alti, ma non accetta più massimali senza limite, come quello che è presente sulla sua polizza (massimale illimitato, e non badi se l’avevamo messo noi per alzarLe il premio, a sua totale insaputa e nostro esclusivo capriccione) e che, quindi, non potremo confermare (ma il premio - che si chiama così solo per motivi etici, non certo per turlupinare i gonzî - resterà invariato mi pare anche ovvio).

Non so; lei ponga il caso che domani un P-51 Mustang pilotato sympaticamente da Mr. Magoo vada a incocciare tragicamente il Suo palazzo; un Lockheed P-38 Lightning decida di rinverdire i fasti del passato conflitto mondiale eseguendo una spettacolare (e - diciamocelo - giustissima) azione di bombardamento pesante sul suo autoveicolo, magari proprio mentre lei è diretto in ufficio o al mercatino dell’usato; un Föcke-Wulf Fw190 colpito dalla contraerea della Fortezza delle Scienze del Dr. Caboto cada in rovinosa picchiata nel suo giardino, già decisamente provato dalle macerie provocate dal P-51 di cui sopra: assommî e verifichi l’effettiva probabilità – molto alta, noi lo diciamo per lei, mica per portar merda ci mancherebbe altro – di tutta questa casistica; faccia i suoi conti, e... le pare che noi si possa correre il rischio? No, certo che no, caro il mio Egregio, se è Signore; Gentile (o anche Troja), se è Signora. Cosa siamo, un ente benefico diretto da stronzi patentati e licenziati? Ovviamente no, anche se a volte ne dubitiamo (della prima parte del discorso; la seconda – quella sugli stronzi patentati e licenziati – riguarda esclusivamente lei e il budello di sua Madre, qualora nutra l’ardire d’insinuare alcunché), massimamente quando ci capita di poter sottoporre all’attenzione di qualche spett.mo Cliente i nostri vantaggiosissimi contratti, tipo quello “Full-Security” per la tua auto, comprensivo di assistenza medica,1 attacco atomico sovietico e orinata della Pimpa sulle ruote e/o nel radiatore (disponibile altresì nella versione “Plus”, che include anche Kasko Marmittha e Kavalletto, oltre alla copertura totale in caso di incursioni sino-giapponesi che abbiano trovato coinvolta accidentalmente2 la propria vettura).

Ma le nostre typologie di prodotto non si fermano certo al campo della RCAuto; e lei, anche se stronzo e tutt’altro che esperto in materia, non potrà certo non trovar vantaggioso il contratto “Mezzadria Felice”, per la protezione del Suo raccolto/orto da minacciose calamità sempre probabili quali tifoni katrina, uragani forza cinque, desertificazioni in-progress della crosta terrestre anche se si sta a Concorezzo Bosarese. O “Casa Dolce Casa”, per sinistry che possano coinvolgere la sua televisione o i suoi elettrodomestici in genere (tipo se si animano e cercano di ucciderla e/o sodomizzarla; se un fulmine entra dentro e poi non sòrte, sminuendole così – con quell’odor di bachelite andata in merda – anche il resto dell’arredamento, etc.), ivi comprendendo anche la frequentissima casistica di un nEpote particolarmente frenetico che le scriva sul muro coll’UniPosca blé “scubi dabi” o anche “scrappi dummmme”. O infine anche “Mors tua, vita mea”, la nuovissima polizza-vita che a fronte di un modesto/equo vitalizio mensile, le offre una copertura completa in caso di morte violenta3 e non4.

Ma questi sono soltanto alcune fra le nostre vantaggiosissime possibilità, senza tralasciare poi quella di provarci con le nostre (peraltro freddissime, e con spiccati accenti regionali) impiegate motivatissime, o fare il synpaticone col dyrettore di filiale per provare a se stessi che si è uomini di mondo gagaroni e importanziosî.

Egregio signore, Gentile signora: su dai! Vieni a trovarci! Vedrai si trova la soluzione più adatta anche a te! Assicùrati, non si sa mai ti succeda qualche cosa! (Noi si dice per voi, le cose brutte son sempre possibili a questo mondo, si sa: rammenti il povero Fucone Renzi, perennemente costretto a sorbirsi brodini di cane-pipy per via d’una scommessa perduta malamente, o la mysera Myseria J. Gennai, che perse un braccio durante la guerra di Crimea, senza mai più ritrovarlo. O anche il tapinissimo Rolf Paganelli III, a cui s’incastrò l’uccello nella lampo dei pantaloni e poi se lo liberò e tornò tutto a posto, ma se aveva fatto l’assicurazione di certo era meglio).

_______
1 Dispensata da un nostro addetto, il quale, chiamato (ma è meglio di no - non è bene scomodare il prossymo per nulla), verrà lì sul posto. Non badi se è ragioniere, o impiegato di concetto di IV livello. Noi gli s’impara anche la medi-cina, quando entran qui da noi. È la globalizzazione, caro lei. Cazzo vuol saperne?
2 Accidentalmente; se uno ci si butta di proposito, magari gridando: "badalì i cinesiiiii, vai che si fa la limonataaaa!!!", non vale.
3 Esecuzione sommaria ma solidamente comprovata (mediante l’esibizione della testa, dello scalpo o anche del fallo dell’assicurato ormai deceduto) da parte di uno fra i seguenti tribunali: OVRA, Comitato di Salute Pubblica, Tribunale Rivoluzionario del Popolo, Fronte Somalo di Liberazione, Tierra y Libertad; decesso per scrofola perniciosa contratta nella guerra di Corea; coinvolgimento indiretto o fortuito (si fa per dire) in sparatorie e/o regolamenti di conti di stampo mafioso; incidente automobilistico indiretto purché siano coinvolte almeno tre (4) autovetture (una con testacoda), due (5) autotreni (uno proveniente dall'estero) e un trasporto equino a pieno carico o meno.
4 Solo se non si è trattato di banalissima morte per arresto cardiaco così son buoni tutti, grazie al cazzo, troppo facile, eppoi si torna lì: cosa crede che siamo, un ente benefico?