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febbraio 19, 2011


...ok, cominciamo a darci delle priorità:

Un giorno (si comincia bene...) mi prenderò un cane lupo, e lo chiamerò "lupone".
Quando andrò a giro con lui, i bambini mi fermeranno, lo accarezzeranno e mi chiederanno:
"Come si chiama?"
E io:
"Lupone!"
Non vedo l'ora che questo accada. E anche se accade nella mia testa e basta, è uguale; è lo stesso un bell'aneddoto.

Inoltre, rintraccerò il tizio che ebbi come professore di musica alle medie. Mi ricordo che nella vita era stato (o era ancora) cornista, e ci raccontava sempre di quanto si arrabbiava il direttore quando lui suonava l'unica nota tenuta per tre battute che aveva scritta nella partitura di non ricordo quale pezzo con sufficienza.
Il direttore gli diceva che non capiva un cazzo, e che nella vita non conta quante note suoni - non è questo quello che conta e non sta certo nella quantità la difficoltà.
Se mai lo incontrerò di nuovo, gli batterò una mano sulla spalla e gli dirò:
"Quelli eran tempi..."

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