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febbraio 26, 2011


Uno si chiede dove sia l'ONU. A cosa serva, quali siano le sue funzioni, quando debba intervenire.
Uno si chiede che significato possano mai avere espressioni quali Forze di Pace, Peacekeeping, Missioni Umanitarie.
Uno si chiede a cosa possano servire i Servizi Segreti, e se qualcosa dell'esplosiva situazione avevano intuito e riferito; perché non sono già là, con una strategia ben precisa, alla guida di un percorso che fosse meno tragico e sanguinario, in direzione di qualcosa che possa veramente portare ad una civilizzazione e distensione di un mondo che finché si vorrà vedere come opposto al nostro, saranno dolori.
In Iraq l'intervento fu immediato, e come retaggio di una scelta dettata solo da interessi economici comprovati e criminali, per cui (si ricordi) nessuno ha pagato né pagherà, ci si concentra ancor oggi sull'Afghanistan, con l'idea - fortunamente adesso meno pronunciata, ma anche la pur illuminata era Obama avrà da veder smorzata la sua luce - di intervenire anche in Iran, e fare un bel po' di casino anche lì, mettendosi a controllare con la forza un'altra area che - di fatto - non cadrà mai.
Tunisia, Egitto, Yemen, Libia - qui, si lascia fare al popolo? Dove siete, tutti? Oltre diecimila morti, solo nell'ultima settimana, bombardati liberamente dall'aviazione del Colonnello grande amico (ricordiamolo, anche questo) del nostro Presidente del Consiglio, ora - solo ora - ben pronto a buttarlo a mare, insieme col Trattato di Amicizia che peraltro loro due hanno messo in piedi, unitamente e a qualche consiglio reciproco su come organizzar meglio i bunga-bunga.
(Per inciso, ricordiamoci, ancora: lo abbiamo fatto venire a Roma in pompa magna; gli abbiamo organizzato anche una convention con delle hostess (?) discinte che annuivano - e tutto ciò, naturalmente pagato coi soldi dei contribuenti ché tanto in Italia si sta bene e abbiamo tanti cellulari e siamo dongiovanni impenitenti si può anche pagare, noialtri che siamo niente più che il Medioriente d'Occidente, il soggiorno a uno o due tiranni esteri. Questo, per prendersi dellle commesse o qualche trattamento di favore nell'approvvigionamento dell'energia, così come era già successo per altri accordi di tipo paternalistico con un altro personaggio assai raccomandabile, quel Vladimir Putin ex-agente del KGB per il quale, evidentemente, la condizione di ex-comunista piuttosto convinto, non è un ostacolo o una colpa agli occhi del nostro premier).
In Occidente stiamo ancora studiando il modo migliore per intervenire.
Siamo ancora alle sanzioni economiche - si sa, il nostro mondo e la nostra visione delle cose sono materiati dal denaro, il denaro ci permea e ci identifica; siamo nulla più che denaro, in tutte le sue declinazioni perverse, da moneta cartacea a oro nero, passando per titoli e azioni.
Il fatto che Gheddafi fosse l'ennesimo tiranno, tollerato e autorizzato in nome di barili di petrolio a miglior (?) mercato - ancora: denaro, il nostro motore e unico fine - passa in secondo piano, un po' come l'essere di fronte all'avere.

 

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