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marzo 12, 2013

FOTO DI GRUPPO

sicché, insomma, sì, ecco, via, dicevo... c'era, sì, c'era questo complotto contro il povero cittadino SilvioBerlusconi®, complotto volto a limitarne le libertà e le ricchezze, questo attacco sconsiderato contro il di lui patrimonio, la di lui immagine e la di lui libertà (e 'l budello di so' mà - morta tra l'altro, ma insomma: pace). 
Ovvòve! Dico: OVVOVE! 
Orsù, muoviàmci a sdegno tutti quanti anzicheno: Italia s'è desta! Tutti quanti insieme, tenendosi per mano, d'in su la vetta del tribunale antico, a cantare a squarciagola o insomma a presenziare il nostro sdegno. 
Povero Presidente (ma presidente di che, tra l'altro? del MILA®?), presidente siamo con te menomalechesilvioc'è! Povero GelCapello!
Mi ricordo, sì, mi ricordo.
Ma questo complotto, poi, da cosa sarebbe mosso & ordito, alla fin del pane? Ma nulla più che dall'invidia e dalla bile, dal livore di chi rosica innanzi al successo cristallino in tutti i campi, siano essi il trombar le PHYAE minorenni o l'esser l'uomo di fiducia della mafia, l'evadere il fysco o il posseder mezzo paese purché in modi leciti o illeciti fa lo stesso.
Ma noi t'amiam, PIO BOVE! 
Non ti curar di lor, ma guarda e passa (e vai magari in culo, sì).

P.S. (un piesse a metà pezzo s'era mai visto?) mentre scrivo il Barcellona ha segnato il 3-0. Ri t'amo, Pio Bove, dio voglia tu stiantassi! Becca! 

Ma insomma, si diceva: questo astio, questo accanimento giudiziario, che movente ha ad avere, se non un credibilissimo (criterio della lectio facilior - chi non ha studiato l'ispidissima filologia italiana e/o romanza è un caprone - però fortunato - oltre che naturalmente un comunista-togarossa-nipotino di stalin) astio da parte di chi è per natura frustrato e comunista e non lo vuole lì solo perché sennò andrebbe a ledere interessi incancreniti e rendite di posizione consolidate/malate, a scuotere un sistema di potere che tutto possiede, dai media alle televisioni all'editoria alla cultura egemone catto-sinistroide e via e via e via? Suvvia, un po' di libertà, allentate la vostra morsa, o nipoti di Stalin: il comunismo ha fallito, il muro è crollato, il dado è tratto!
Libertà, libertà, libertà! Su' miei quaderni di scolaro; sui prodigi della notte; sul mare delle barche; su ogni carne consentita (e non - tanto c'è il legittimo impedimento). Libertà!
Questi magistrati che non garantiscono equità, ma solo livore. 
Questi PM che aberrano dalla norma (quale norma?).
Questi funzionari deviati dello Stato, di parte e giustizialisti. 
Questa giustizia a orologeria, questo accanimento teso all'eliminazione anche fisica di un avversario che, poverino, gliè venuto pure l'uveite prima e lo scompenso pressorio poi, e stai a vedere magari è la volta che ci resta (diovolesse, c'ho pronta la bottiglia in frigo).
Tutto questo, sì, e noialtri lì, sulle scale: a protestare, a brigare e menar vanto, della nostra vita, costretta; come dita. Dei piedi.
Ma insomma, sì, questo complotto si diceva: quello di cui l'accusano, di preciso, cos'è? Evasione fiscale, prostituzione minorile, concussione, corruzione di senatori, ricettazione, concorrenza sleale, corruzione di giudici, appropriazione indebita, creazione di fondi neri.
Maledetti PM, lo volete eliminare. Tutti da Napolitano, su, lesti!

Mi vien su però, come rocquefort che si ripresenta, nel contempo una domanda: ma lì, su quelle scale, in quella bella foto di gruppo, tutti insieme appassionatamente, belli papaveròsi/rifatti, tronfi & supponenti e malcreati; dico: lì, tutti quanti a a fare i guappi, maledetta magistratura... MA BRUNETTA, C'ERA?
Perché io mica l'ho visto!
AHAHAHAAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAHAHAH


(p.s. - stavolta un p.s. a fine scritto, vai: complimenti a Grillo, che continua a tuonare. Utile, no? A un certo punto, potrebbe anche smettere di piovere, eh? Si potrebbe anche guardarsi intorno e vedere un po' dove asciugare. Che non va bene niente s'è capito, sai. O se si cominciasse a provare a riparare qualcosa, invece di indicarlo e di urlar che è rotto? Noi qui ci si deve vivere, hai visto mai)

P.P.S. E sono 4. Che sia l'inizio della fine. O fai ricorso perché l'arbitro l'ha sorteggiato WOODCOCK, vai.
Buona jacuzzi, nella tua suite d'ospedale, lì.

marzo 05, 2013

Io l'Uomo Comune in parlamento ce lo manderei tutt'al più in gita

Se i vertici (come li conosciamo fino ad oggi - eccezion fatta magari per la Lega e qualche altro "notevole" soggetto politico, che hanno niente più che messo in pratica da qualche anno quel che accade adesso, solo in salse di volta in volta nordiche, razziste, etc.) sono comunque il prodotto di una selezione, più o meno attenta, più o meno naturale - questo è un altro discorso, volete provare ad immaginarvi come sarà la base?
Sarebbe anche l'ora di chiudere il libro delle favole: non si dà in nessun caso che a vertice malvagio corrisponda base buona. Il vertice lo esprime la base, è in qualche modo un'emanazione diretta di questa: poi, ci saranno certo meccanismi di agganci, addentellature, piccole o grandi ingiustizie, aderenze, scorciatoie. Ma la prima spinta è dal basso.
Ricordatevi sempre che il vostro vicino è un tizio che si lamenta della Terribile Crisi© mentre smanetta l'IPAD, apre il SUV col telecomando, non fa/si fa fare ricevute, e via così. È indignato, ma lo è - a ben guardare - perché qualcun altro ruba meglio, e ruba di più.
Per evitare un rimedio peggiore del male (altra arte di cui in Italia si è maestri sommi),  l'Uomo della Strada dovrebbe restarci, sulla strada, e rimanere a far le sue valutazioni politiche (e non) al bar, com'è sempre stato.
Casomai, una vera rivoluzione parte dal basso, dal singolo individuo; è guidata e interiore al tempo stesso, mirata e profonda: lenta, lentissima, ma costante, ci migliora ed al contempo è una rinascita (né, ed è anche un bene, ci sono più i tempi o società adatti per rivoluzioni quali atti di violenza puri e semplici). 
Una rivoluzione comincia smettendo di parcheggiare in doppia fila. E poi va avanti.