Visite

febbraio 26, 2009

LE RETRIVE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© trova che la locuzione piuttosto che usata in forma disgiuntiva, piuttosto che (appunto...) avversativa, sia un indice chiaro e incontrovertibile, quando non di stupidità a tutto tondo, di un voler inutilmente apparire assai più colti & raffinati di quel che non si è (e che solitamente non si è, anche se si guida un SUV). Ma è una mera questione di forma, e le mere questioni di forma - ha imparato Tvbjngxya© - hanno un respiro molto corto, soprattutto all'interno della realtà chiamata azienda.

febbraio 18, 2009

LE INZIGANTI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Il/la titolare della realtà chiamata azienda in cui Tvbjngxya© si trova a dover operare al fine di produrre ricchezza & benessere in conto terzi togliendo spiritualmente e materialmente a sé per dar materialmente ad altri, ha finalmente acquistato una bella jeep (nera), sì da sentirsi appieno pari ad altri par suoi. È semplicemente un cerchio che si chiude, suggerisce Tvbjngxya© a Rhymjdhæ©. Quindi – dentro sé – constata con rammarico che il suo, di cerchio, resta sempre aperto.

febbraio 17, 2009

LE RENITENTI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©
 

Pathåny© ama il suo lavoro. Lotta, anche, per esso. Non vede grosse angherìe, inutili assilli, ripetitività, e, fuor della saltuaria stanchezza che può capitare un dì piuttosto che un altro, è felice di quello che fa, e lo fa senza porsi troppe domande. Tvbjngxya©, che non si arrende all'evidenza che tutto sia qui e che questo sia tutto, osserva da fuori e un po' invidia.

febbraio 16, 2009

LE SOLINGHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© annota mentalmente come, curiosamente, sia sufficiente un giorno, inveratosi in tal festività o nelle tanto aborrite (dal punto di vista di chi tai privilegi deve – orrore! – concedere) ferie, per dimenticarsi completamente di tutto quello che, all'interno della realtà chiamata azienda, si è messo in piedi in precedenza, dalla singola cosa in sé alla sciocca essenza et alle inutili regole che tali cose sempre governano. Ridice ciò a Bryxchjngāa©, et egli/ella concorda. Indi, prosegue.

febbraio 13, 2009

LE FACONDE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© risparmia sul riscaldamento e sul tempo per vergar due righe (guai tre, ciò sarà fonte di biàsmo) a Tythium©, così da scriverne altre due per Cajo©, ottimizzando il tutto sì che il/la superiore prosperi e guadagni. Poi passa un attimo a chiedersi com'è che ci si finisce, così. Quindi ha modo di provare a spiegare che su un black-out elettrico di quindici (come di cinquanta) minuti, lui non ha colpe. Invano.

febbraio 12, 2009

LE ANTISETTICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© raccoglie lo sfogo di Phyrympji©, riguardo ad irragionevoli imposizioni e presunte vessazioni alle quali quest’ultimo/a si trova cronicamente a dover sottostare, relativamente alla sua attività tesa a produrre utili per conto et a beneficio altrui. Indi, Tvbjngxya© espone a sua volta il proprio stato, del pari esacerbato e pien di disdoro, causa altri particolari et aspetti, sempr'ivi riconducibili. Phyrympji© concorda, così come Tvbjngxya© aveva fatto poco prima.

febbraio 11, 2009

LE ESECRABILI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© si rende conto che, per un determinato quanto minimo lasso temporale, ha esperito la condizione di sottrattore di liquidità nei confronti della realtà chiamata Azienda, non eseguendo alcunché. Per un attimo si sente padrone del mondo, nonché del proprio tempo, e mulina ideali braccine, a metà fra l'ebbro e il tracotante. Poi torna ad eseguire senza costrutto e suo malgrado. Alza la cornetta, ed è costretto a relazionarsi ai più vari individui, con sentimenti indotti e imposti. Arrabbiarsi per interposta persona, essere spiacevoli a comando, etc.

febbraio 09, 2009

Personaggio (quantomeno) moralmente ributtante oltremodo, capace di salaci gaffes e pseudo-ingenue scempiaggini poi puntualmente smentite puntando il dito verso certa stampa prevenuta & sovversiva, il nostro caro Presidente del Consiglio, dopo essersi già eretto a improvvido difensore – tra le mille altre cose assolutamente simpatiche che ha avuto modo di fare e dire – della famiglia (è divorziato), adesso sta provando le sue indiscutibili capacità con bestialità quali “eluana (dacché nella sventura siam tutti stretti e biechi: e allora vai coi ciccio & tore, il piccolo tommy, eluana, appunto, e chissà quanti – ahimè – ne dimentico) può ancora partorire” e via discorrendo, il tutto a difendere genericamente LA VITA. Che poi tale vita stia andando avanti in simili termini da anni DICIASSETTE, di cui gli ultimi tre con la certezza dell'irreversibilità di condizioni; che poi la questione possa essere un tantino più spinosa (nonché “privata”) rispetto a una banale riduzione basata sull'adagio (quanti danni avrà fatto, questo adagio, nei secoli?) "dio lo vuole, ergo è giusto x e sbagliato y", poco conta: si tratta di una cosa urgente e prioritaria per l'interesse del paese, tanto più che in questo modo si distrae il popolo-bue da una crisi economica per fronteggiare la quale non si sa bene che pesci pigliare, e si rinsalda l'utilissima alleanza coi quei potentissimi vegliardi sommamente ridicoli che si vestono da donna (l'idea della donna secondo loro) e van predicando su temi quali la famiglia, il diritto alla vita, la povertà (altrui) e via discorrendo (chiediamoci: ma cattolico è per forza sinonimo di ottuso, o retrogado?). Se poi, per far ciò, si deve passar sopra all'enorme e dignitoso dramma di una famiglia, al dolore di un padre, pace; non sarà certo il pelo sullo stomaco che gli manca, specie se si inseguon fini tutti propri. Mal incolga infine a chi ostile osa mostrarsi: costui sarà un filosovietico, esattamente al pari della Costituzione Italiana, la quale – orrore! – osa proporre una separazione di poteri di stampo chiaramente staliniano e per ciò andrà abolita. Non si può? Andranno nelle piazze, e sarà un plebiscito, un grandioso atto di libertà teso a scrollarsi finalmente di dosso quella sinistra che guarda nostalgica al passato e insabbia le foibe (altra nettissima priorità, ristabilire la verità sulle foibe). Quindi, rimarrà solo lui, lui e i suoi, l'uomo forte e i suoi tirapiedi, e la fase due del processo potrà finalmente prendere il via: sopprimere la libertà di stampa (inutile), esautorare le associazioni di stampo partitico (dannose), vietare ogni forma di dissenso (inutile e pericoloso). Indi (forse), spezzeremo le reni all'Albania, e ci riprenderemo un posto al sole. Il tutto, mentre si guarda Guida al Campionato o Il Grande Fratello.
Su tutti questi argomenti, per
La posta di PaperoGonfio®, ci scrive l'amico Daniele Serafini, del quale volentieri pubblichiamo i seguenti pensieri:


“Non ho mai aperto un mio blog perché sono pigro. Non ho mai aperto un mio blog perché non penso che le mie opinioni possano interessare gli altri. Non ho mai aperto un mio blog perché, fondamentalmente, scrivere non è l’attività che mi riesce meglio.
Stavolta però non riesco a stare zitto, per questo motivo chiedo ospitalità all’amico Papero Gonfio assumendomi totalmente la responsabilità per questo scritto.

La vicenda di Eluana Englaro di questi giorni mette a confronto due parti; da un lato abbiamo il Sig. Englaro (non lo chiamerò Beppino, come fanno certi organi di informazione, perché il rispetto si dimostra anche non prendendosi troppe confidenze con le persone che non si conoscono), che da 17 anni porta avanti la lotta per far rispettare le volontà di sua figlia.
Dall’altra parte abbiamo il Governo (con buona parte della classe politica italiana di maggioranza e di opposizione) e la Chiesa Cattolica, ovvero istituzioni che già in passato hanno dimostrato di saper piegare le leggi a proprio esclusivo vantaggio per i più svariati motivi (vantaggi esclusivamente personali, vantaggi in termini di popolarità, vantaggi in termini economici o di potere sulla società).

Non ci sono dubbi su quale sia la parte che preferisco e non entrerò nel merito della questione, ognuno deve farsi una propria opinione.

Quello che mi preme far sapere, almeno stavolta, è che raramente mi sono sentito orgoglioso di essere italiano, dal momento che siamo capaci solo di essere forti coi deboli ed ossequiosi coi forti, di invocare a gran voce il rispetto delle leggi e delle regole, solo a patto che siano gli altri a farlo, visto che ognuno di noi ha sempre un buon motivo per aggirarle, convinti poi di essere nel giusto.
Il Sig. Englaro ci ha dato in questi anni dimostrazione che esiste un modo diverso di porsi nei confronti degli altri, l’unico modo che dovrebbe essere concesso ai cittadini della Repubblica Italiana, ovvero il ricorso alla legge ed il rispetto delle istituzioni, il tutto con una dignità ed una pacatezza che penso di non aver mai visto in vita mia, dal momento che nel nostro paese vige la legge di chi grida più forte.

Non sono sicuro di come finirà questa vicenda, ma di una cosa sono certo: Sig. Englaro, sono orgoglioso di essere Suo concittadino.


Daniele Serafini


P.S. Quando avevo appena terminato di scrivere queste righe, ho sentito (direttamente dalla voce del Presidente del Consiglio) affermare che in queste ore qualcuno vuole semplicemente “liberarsi di una scomodità”. Oltre allo scarso rispetto delle leggi e al gridare per affermare le proprie tesi, dimenticavo che siamo anche capaci di aggredire gli altri con accuse di ogni tipo, solamente per far prevalere la propria parte.”

febbraio 06, 2009

LE RUVIDE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© apre in rapida successione tre cassetti, nella celere esecuzione del compito assegnàtogli. Poi òde l'affanno e la speranza greve del/la titolare, che al telefono ciarla privatamente con qualcuno riguardo gli insuccessi scolastici del figlio, per il quale nutre – parrebbe, invano – speranze di futura laurea, per futuro presumibilmente roseo e prestigio sociale. Tvbjngxya© vorrebbe urlare: “guardami: quel che aneli tanto, io ce l'ho. E guarda come son finito". Ma sa che in mano a loro varrebbe (e molto) anche questo.

febbraio 04, 2009

LE MINIMALI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© preme il tasto Invio e dà la stura a fatti minimi tesi a produrre, in una qualsivoglia maniera, denaro. Poi osserva soggetti ridicoli atteggiarsi a possessori d'ogni virtù, e far la ruota come pavoni, all'interno della realtà chiamata azienda. Torna quindi a premere il tasto Invio, e considera/valuta qualcosa dentro sé.

febbraio 03, 2009

LE APOTROPAICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© deve simulare attenzione e partecipazione ogni qualvolta che il/la titolare ritiene opportuno che ognun sospenda l'altrimenti imprescindibile attività lavorativa per prestar orecchio ad aneddoti, pistolotti morali, amenità a comando. Tvbjngxya© allora sorride e muove la testa, annuendo. Dopo un po', si scopre a considerare quanto considerevolmente ilare sia la parola “elettrauto”.

febbraio 02, 2009

LE CRIPTICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© cerca di spiegare al proprio superiore un aspetto fondamentale del lavoro di questi/a che egli/ella ha sempre ignorato. Constatàtane l'inutilità, torna a fissare lo schermo del computer, mentendo una qualche forma d'affaccendaggio superficiale ma ozioso che gli dia un decoro.