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febbraio 26, 2012

I farmacisti è gente aggressiva

Davvero; poneteci attenzione anche voi, d'ora in avanti: Tvbjngxya© si reca in Pharmacya, obiettivo dichiarato comperare i farmaci pél tytolare, dott. ing. Athaūalpa Ypănquii©. Una mansione puramente lavorativa, nonché perfettamente ascrivibile entro i termini del contratto da Tvbjngxya© (come del resto da Pathānyii©, Mykrōnesiah© e Rav-hanhandø©) firmato.
Attende paziente il suo turno - la cosa risulta sì difficile o comunque intollerabile al tytolare, il dott. ing.  Athaūalpa Ypănquii© di cui sopra, il qual mal sopporta, per certo dys-degna, che si metta in discussione la sua importanza di Essere con l'attesa interminabile o comunque sia tediosa data in sorte all'uom qualunque, ne sian dispensatori i parrucchieri, i meccanici o i dottory - et indi espone i suoi desiata all'impiegata (Bātangheï©), la qual tosto esegue. Va di là.
Tvbjngxya© pensa bene nel contempo di unir l'utile (pél capo) al dylettevole (per se medesmo), esybendo la propria Tessera Sanitaria© di cui dispone, come tutti i cittadini dello stato, a meglio inquadrare i suoi disagi e prevenire (forse) i di lui eventuali malanni. Ella torna, Tvbjngxya© espon et dà la tessera, assaporando già il peso d'un rymborso fyscale sur un ricevuta medica in più, loco metaforico il prossimo Settettrenta.
Suppone anche al tempo stesso, Tvbjngxya©, di prendersi un farmaco a sua volta - si sa, l'induzione all'acquisto è cosa facile e immediata, e se il dott. ing.  Athaūalpa Ypănquii© avesse avuto bisogno d'un manicotto da stvfa, probabilmente Tvbjngxya© avrebbe acquistato un par di pellet per se anco, cotanto la giustificazione & assoluzione per le proprie azioni può - e si pone all'esame del variopynto modo miracoloso esposto & disposto sul bancone. 
Non vai che al muover d'un suon secco e ratto, un click o forse un crack, come di qualcosa che si rompe, l'attenzione di Tvbjngxya© si ridesta, il pensier dentro la testa si rompe come un uovo: la farmacista gli ha rotto in due la tessera sanitaria, e sta dicendo mi scusi, mi s'è rotta la sua tessera. Dolente, ella, sì; ma il latte s'è versato e asciugare serve a poco: era l'ultimo che c'era.
Tvbjngxya© or non sa che dire, e la morale in tutto questo è che nemmen un guiderdone posson prendersi gli schiavi dalle azioni péi padroni. Tutto gli è precluso, e in questo senso giusto ed equo è che la tessera si sia rotta. Che sperava, il sottoposto? Per ricompensa, se proprio sì aveva ad esser, bastavasi l'azione in sé, compiuta per gentil concessione (o imposizione) del tyranno, che sempre deasi ammirar & riverir. Et alleggerir lui la grave vyta, senz'altro argomentar: che esseri inferiori saremmo, altresì?
Ha fatto bene a rompermi la tessera, sa, cara farmacista. Mi dia anche la scossa, la prego.

febbraio 23, 2012

...qualche rapida domanda (si pòn Tvbjngxya©)

Per Essere bisogna per forza Avere o Fare? 
Fino a che punto la tua essenza si può nascondere in, identificare con, o delegare a, un altro ausiliare?
Qual è il rapporto fra la quantità di cose che la gente dice e cosa è veramente necessario che la gente dica? Esiste un qualche tipo di indice che è possibile calcolare al riguardo?
Quanto tempo in media al giorno una persona si lamenta?
Infine:
Perché 'sta tizia (Tnazugotchij©) che c'ho di fronte ha un apparato di fonazione regolato al minimo dell'intensità? 
Perché devo averci una tizia di fronte? 



dicembre 14, 2011

(...ma con rispetto) AZIENDALMENTE PARLANDO

In qualità di Risorsa Umana - aziendalmente parlando - Tvbjngxya© è fresco reduce dall'esclusivissimo Suprize-Christmas-Party™ (nome in codice: SCP) lavorativo, con promozione incorporata & conseguente al rango di Super-Ciambellano-di-Corte più relativo salario ragguagliato in direzione dell'incremento di nr. 1 (una) Acciuga da strofinar sulla polenta in più, il tutto al mese coll'aggiunta di un rinforzino i mesi dispari (nr. 1 - uno - Topo Gonfio in gomma di lattice, per far giocare il gatto che di sicuro il dipendente medio ha, nel suo mysero appartamento da gatto da appartamento).
Sempre aziendalmente parlando, tutto si è svolto secondo i pieni crismi dell'Evento Superno et Supremo, sempre - ovviamente - all'insegna della Produttività Smodata e Competitiva, ed ha visto la partecipazione dei Quadri Aziendali di più alto pregio - tra gli altri un Picasso, portato dall'amministratore delegato Gingy J. Petresio, un Corot, portato dalla dirigente Sbrecca Giovanna e un Segantini, portato dalla povera Pathany© per conto però del manager Anabasi K. Ylio, non potuto ivi convenire per malanno forte nonché sconforto alle Gonadi & Gotta fulminante.
A verificare - come peraltro è doveroso - la prontezza di Problem-solving delle Risorse Umane a disposizione dell'azienda, a Tvbjngxya© è stato presentato il seguente problema: il DVD-video celebrativo, creato allo scopo d'allietar l'agape nonché il concione del Quadro Supremissimo Kiefer K. Thambürhlanobyøndo (un bel Man Ray d'annata, recato seco dal medesimo), non funzionava più. Il giorno avanti, alle prove generali - senza, è chiaro, i Quadri Aziendali di maggior pregio, ma solo con gli Schizzi, a tutt'al più ravanar tra gli avanzi - lo stesso supporto, inserito nello stesso portatile (che la sera dopo si sarebbe chiamato Laptop, o magari Macbook) e attaccato allo stesso schermo (la sera dopo: Movie-Projector, o magari Mac Movie-Projector, senza nemmeno esser scozzesi) per il tramite d'una presa RBG funzionava.
Il giorno dell'Evento - dicevamo - mezz'ora prima che lo stesso prendesse le mosse tra squilli di tromba & altezzosità varie, no. 
Indi per cui: Tvbjngxya©, dopo aver smoccolato con profusion d'ingegno gli Angeli & i Santi che in ogni tempo Vi furono graditi - ma sempre con la deferenza aziendale d'ordinanza che s'addice ai sottoposti - s'è messo alla ricerca di un lettore DVD. Desso non si dava, com'era anche agilmente a desumersi dal fatto che l'Evento si teneva in un ristorante (valsi qual Fusion-Bar o Lounge-Bar, come più v'aggrada): il proprietario dello stesso quindi, moss'ivi a compassione, ha provveduto a chiederlo ad un cliente abituale, un tizio che conosce, residente nei dintorni, solito andare a ciondolare al banco del bar ogni sera.
Per questa via, Tvbjngxya© è giunto in possesso d'un lettore DVD in immediato comodato d'uso, con relativa presa SCART. 
Sul Mac-Projector erano presenti tutte le prese immaginabili ma non ovviamente non la SCART, presa plebea e del tutto sorpassata dalla moderna ténnologia del manager odierno. 
Dunque il medesimo (sempre Tvbjngxya©) s'è trasferito nella saletta ove l'Evento stava per ricevere i propri natali (stante che la Meraviglia Celebrativa in formato video era riservata al dolce, all'After-Event da tenersi nel Privé solo per persone speciali), e ha cercato con  friendly-fitting di sfruttare il piccolo televisore ivi presente, dotato di presa SCART e - per soprammercato - di WII già connessa ancorché spenta.
Tvbjngxya© connette la SCART, e prova  ad attaccar la spina al muro. Magia della magie: le prese sono piene. 
Non c'è posto. 
Tvbjngxya© chiede tosto una Doppia o già che ci siamo anche una Tripla al cameriere, mentre il tempo scorre inesorabile. La Doppia non entra nella presa - è grossa; ovviamente la presa è piccola. 
Però Tvbjngxya© scopre che si può sempre staccar la WII. Individua quindi la presa della WII e la rimuove, tirandosi nel frattempo sulla testa il sensore per il telecomando della stessa, posto incautamente in un luogo imprecisato & inidentificato ma comunque atto a cadere esattamente sulla testa del summentovato Tvbjngxya©.
Il quale fa partir trionfante, e anche un po' sudato, tutto l'apparato: funziona solo l'audio. 
Perché ciò - sempre aziendalmente parlando? Ma perché la presa SCART dietro al lettore DVD è simpaticamente ballerina, e il cavo non fa pieno contatto, giacché la presa non ha le viti che la tengono ferma e tende - essa - ad entrar dentro.
E Tvbjngxya© mette in atto il piano 'B': giusta la presenza della WII, proverà ad inserir ivi il DVD. Così pone in opra, ma la schermata sul piccolo televisore colà presente si premura di rivelar tosto a Tvbjngxya© che il DVD non può esser letto, perché di standard -R. Il figlio del proprietario si premura a sua volta e a questo punto di comunicare a Tvbjngxya© che le WII leggon solo (se li leggono) DVD+R.
Però - cospetto - l'uscita della WII finisce anche con un cavo di tipo COMPOST, il che risolverebbe il problema dell'attaccare il lettore DVD al Mac-Movie-Projector di inizio saga, con giubilo immediato & relativo.
Ma Tvbjngxya©, verificata la presenza di un'uscita COMPOST sul lettore DVD, constata subito che dalla WII il cavo esce con uno spinotto alquanto peregrino, a forma di Becco di Germano Reale Minore, ed ovviamente lo spinotto a forma di Becco di Germano Reale Minore sul Projector del Privé, latita.
Subentra dunque in Tvbjngxya© la disperazione (nonché la fin dei santi), allorquando - novello deus-ex-machina - il figlioletto dei proprietarî, un baNbino che stava dietro il bancone a lavorare (chissà - si chiede Tvbjngxya© - se a casa gli fanno anche cucire i palloni?) giunge con una bella busta gonfia di cacciaviti. 
Già partono lodi sincere alla Madonna, ma repente Tvbjngxya© scopre che non di cacciaviti esattamente si tratta, bensì di punte per avvitatore.
Stringendo la prima tra pollice ed indice, Tvbjngxya© inizia così la procedura di smontaggio del lettore DVD - missione dichiarata il fissaggio posticcio della presa SCART ivi presente.
Le viti si rivelano avversario ostico & copioso, ma Tvbjngxya© ne ha ragione (variando sette-volte-sette punta d'avvitatore), e passa ad attaccar la SCART reggendo la presa da dentro coi DITINI, rischiando magari un bel 220V nel nome dell'importanza - aziendalmente parlando - dell'SCP.
A quel punto tutto quaglia, in lode e gloria per tutti i secoli dei secoli, sempre aziendalmente parlando. E parte la risultanza, con profusion di Loghi, Brand, Trand e Graphics, giustapposti in guisa di filmato.
I Quadri son estasiati,e così pure i Fiori e le Picche. I Cuori, si sa, son già di là che amoreggian nel Privé: non sarà ivi visibile l'MPEG-2 frutto dell'ingegno acuto d'un sottoposto del dirigente Bathanga Tancredi, ma pazienza, questo è il problem-solving e l'easy-adjusting, ci si può agilmente accontentar della saletta, chi lo vuole.
Quindi Tvbjngxya© può passare a mangiare il dolce, facendo un po' lo spendido & il prezioso e via così, in vista della propria certa investitura - per il Castello di Greiscul - a SUPERSAYAN di Livello III, quello che in grazia dei suoi poteri può scorreggiare tutta la colonna sonora de Lo Squalo 4 mentre la segretaria gli prepara il caffè con deferenza e un po' d'ammirazione anche sessuale.

novembre 17, 2010

LE POLITE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

In principio c'è una macchina da caffè espresso, nera e cromata.
Il caffè che ne deriva è qualcosa di osceno: acidulo, aggressivo, forte. Non buono né per lo stomaco né per niente altro; ma crea un attimo di pausa, un'oasi, un'illusoria stasi, ed è per questo ben accetto e vieppiù richiesto.
Comunque sia, la macchina funziona a cialde. Sul davanti c'è un'apertura, con lo spazio circolare del filtro, su cui viene adagiata la cialda. Sotto il basamento (e scolatojo) del piedistallo su cui viene poggiato il bicchierino in plastica c'è un'apertura longitudinale, con un pomello che scorre in orizzontale, per azionare un meccanismo va a chiudere il filtro, chiudendolo e stringendolo sulla cialda inserita. L'acqua, scaldata da una resistenza, passa dal filtro e – divenuta la spiacevole bevanda scura di cui sopra – confluisce in un tubicino metallico che si conclude a cannella, sotto il quale viene messo il bicchierino, a raccogliere il risultato dell'operazione. Il tutto si aziona economicamente con un bottone.

La cialda, tonda, ha la polvere di caffè pressata e racchiusa in un involucro di carta velina, con una linguetta per poterla maneggiare ad agio. Tu scarti la cialda, la prendi per la linguetta, la inserisci nell'apertura e compi tutta la sequenza di azioni che ti portano alfin ad ottenere il pernicioso liquido nero con un po' di ambita (?) crema marron, racchiuso in un parimenti dannoso contenitore di plastica che come minimo rilascia chissà quali sostanze nocive.
A seguito di tutto ciò, e goduto del tempo in parentesi di una giornata solitamente molesta, sarebbe buona norma riaprire il filtro e togliere - prendendola per la linguetta - la cialda, la quale altrimenti potrebbe:
- restar pervicacemente saldata al filtro, che detto per inciso (com'è anche ovvio che sia), brucia;
- lacerarsi, rilasciando inopportuna ed abbondante dose di polvere di caffè umida per ogni dove.
Perché mai, dunque, ogni qualvolta che Tvbjngxya© si trova a – bontà sua – essere assente, o a non aver maneggiato la suddetta micidiale macchina si trova innanzi a una cialda secca, lasciata stretta nel filtro e con esso spesso tutt'una, e – beffa ancor più grossa – con la linguetta magicamente sul dietro del filtro, quindi del tutto irraggiungibile ed inutilizzabile?
Perché tale apparentemente inoppugnabile rigor logico non è sistematicamente fatto proprio né da MothorynoKïedithore© né da HangoshyaPhermanenthe©? Cosa le/li muove, in luogo d'esso? Cosa alberga nel di loro material grigio o presunto tale?
E perché cazzo Tvbjngxya© deve quindi ogni volta bruciarsi i DITINI® e invocare un notevole pantheon di santi e/o beati fra cui Sant'Onelio Pacilli, anni quarantatré barrato, benigno protettor dei tennici delle macchine da caffè e di chi lo invoca, e don Pulmino Moneglia, tutelare nume di chi nel culo se lo piglia?

luglio 26, 2010

LE VERSATILI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Nel mezzo della quotidiana preparazione del proprio caffè, Tvbjngxya© nota la scatola che funge da contenitore delle buste di plastica con le dosi per la macchinetta. Sopra c'è scritto: 

"I PROFESSIONISTI DELLA CIALDA"
Tvbjngxya© ringrazia quindi il cielo o chi per lui d'essere rientrato qualche minuto prima in ufficio, mentre ride fino a farsi andar di traverso quel caffè che sa di plastica.
Ciò difatti per certo non sarebbe stato capito o recepito o compartecipato né da MotorinoChieditore©, né da Asphyxilja©, né da Thambürhlanobyøndo©, né da chiunque altro in zona.
Quello, come per dire che se il coordinatore di qualche cazzo di sezione del Partito-Unico-delle-Libertà-Uniche dichiara che contro di lui c'è una vera e propria tempesta mediatica, Tvbjngxya© volesse notare che più che una tempesta mediatica sarà al massimo una pioggerellina mediatica, visto che tutti i media tranne due massimo tre son loro.
Ecco, nemmen quello sarebbe compreso: durante l'attività lavorativa si produce, si ingenera profitto a beneficio altrui, si fa cose preordinate ad uno scopo che perlopiù ci è ignoto o del tutto indifferente, ma solo quello. Questo il motivo per cui Tvbjngxya
© si troverà bene sempre con una minoranza di persone, anche in una società più decente di questa, perché Tvbjngxya© crede nelle persone, però non crede nella maggioranza delle persone. Crede quindi che si troverà sempre a suo agio e d'accordo con una minoranza... e quindi... auguri, direbbe l'automobilista che Tvbjngxya© s'è trovato affiancato alla Vespa, non fosse che Tvbjngxya© non ha mai guidato nemmeno il sì (e non ha nemmeno la barba, giacché dicon che buca).

marzo 03, 2010

LE YNANI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

A Tvbjngxya©, durante un'altra giornata da uccider nel solito modo e bene o male in corso di morte, MotorinoChieditore© domanda quanti anni abbia. Tvbjngxya© ne ha trentaquattro (in realtà va già per i trentacinque, ma queste son sottigliàggini), e questa informazione è ciò che viene da questi asserito mediante la sua risposta. MotorinoChieditore© dice:
“Sul serio? Di già? Porco cane, ricordo che quando ti ho conosciuto ne avevi ventotto!”
Tvbjngxya© si sorprende a pensare a quanto a volte un concetto sottinteso valga più di mille parole. E a quanto, il medesimo, può essere anche amaro.
Ma solo lui lo capisce; sarebbe certo inutile ribattere qualcosa.
Qualsiasi cosa.
Basta che ne muoia un altro, di giorni. La depressione, com'è venuta, se ne andrà.

novembre 18, 2009

LE SORDYDE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© si gira, disturbato per l'ennesima volta da MotorinoChieditore©, come al solito totalmente inetto/a & bisognoso/a d'ogni tipo d'aiuto et indirizzo, nonostante la Realtà chiamata Azienda sia di sua proprietà e generi ricchezza a suo esclusivo beneficio. C'è un attimo di silenzio. D'improvviso, dagli occhi di Tvbjngxya© escono due fasci da Raggi Gamma, e MotorinoChieditore© schianta. Schianta dall'interno, esplodendo e gioiosamente spargendosi un po' sul muro a destra e un po' sul muro a sinistra.
Poco è il tempo posto in mezzo che squilla il telefono. E' Pfhatygheng©, identifiicativo: contabile petulante & acido/a. Dalla bocca,Tvbjngxya© fa immediatamente partire il Tifone Infernale, che si insinua nel telefono e va a sconfiggere Pfhatygheng©, che sull'immediato spira, la cornetta ancora all'orecchio.
Indi, Tvbjngxya© si gode il silenzio. Si fa il caffè. Guarda il vuoto. Alza il telefono e chiama Phyrympji©. Con Phyrympji© inizia a ciaccolàre, riferendo l'accaduto e progettando radiosi avveniri. Alla sua ora, Tvbjngxya© esce. Dà due mandate alla porta e si dirige verso casa.
Ed è allora che la sveglia suona.

marzo 17, 2009

LE CAUSTICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© stima che tutto ciò sia un gioco. Un gioco come quelli che si fanno da bambini, pieno di regole e gente che gioca. Solo, meno utile e interessante, con poca fantasia ed assolutamente non teso ad un obiettivo finale, non volendo considerare il benessere/beneficio materiale di terzi a fronte del proprio sacrificio vital-biologico come un fine valido e non risibile. Soprattutto, un gioco che non ti piace affatto, e un gioco al quale, quando ti è passata la voglia, non puoi sottrarti. Le regole sono più stupide, e chi è dammeno è il più bravo e detta le regole, sempre senza saperle.

febbraio 26, 2009

LE RETRIVE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© trova che la locuzione piuttosto che usata in forma disgiuntiva, piuttosto che (appunto...) avversativa, sia un indice chiaro e incontrovertibile, quando non di stupidità a tutto tondo, di un voler inutilmente apparire assai più colti & raffinati di quel che non si è (e che solitamente non si è, anche se si guida un SUV). Ma è una mera questione di forma, e le mere questioni di forma - ha imparato Tvbjngxya© - hanno un respiro molto corto, soprattutto all'interno della realtà chiamata azienda.

febbraio 18, 2009

LE INZIGANTI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Il/la titolare della realtà chiamata azienda in cui Tvbjngxya© si trova a dover operare al fine di produrre ricchezza & benessere in conto terzi togliendo spiritualmente e materialmente a sé per dar materialmente ad altri, ha finalmente acquistato una bella jeep (nera), sì da sentirsi appieno pari ad altri par suoi. È semplicemente un cerchio che si chiude, suggerisce Tvbjngxya© a Rhymjdhæ©. Quindi – dentro sé – constata con rammarico che il suo, di cerchio, resta sempre aperto.

febbraio 17, 2009

LE RENITENTI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©
 

Pathåny© ama il suo lavoro. Lotta, anche, per esso. Non vede grosse angherìe, inutili assilli, ripetitività, e, fuor della saltuaria stanchezza che può capitare un dì piuttosto che un altro, è felice di quello che fa, e lo fa senza porsi troppe domande. Tvbjngxya©, che non si arrende all'evidenza che tutto sia qui e che questo sia tutto, osserva da fuori e un po' invidia.

febbraio 16, 2009

LE SOLINGHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© annota mentalmente come, curiosamente, sia sufficiente un giorno, inveratosi in tal festività o nelle tanto aborrite (dal punto di vista di chi tai privilegi deve – orrore! – concedere) ferie, per dimenticarsi completamente di tutto quello che, all'interno della realtà chiamata azienda, si è messo in piedi in precedenza, dalla singola cosa in sé alla sciocca essenza et alle inutili regole che tali cose sempre governano. Ridice ciò a Bryxchjngāa©, et egli/ella concorda. Indi, prosegue.

febbraio 13, 2009

LE FACONDE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© risparmia sul riscaldamento e sul tempo per vergar due righe (guai tre, ciò sarà fonte di biàsmo) a Tythium©, così da scriverne altre due per Cajo©, ottimizzando il tutto sì che il/la superiore prosperi e guadagni. Poi passa un attimo a chiedersi com'è che ci si finisce, così. Quindi ha modo di provare a spiegare che su un black-out elettrico di quindici (come di cinquanta) minuti, lui non ha colpe. Invano.

febbraio 12, 2009

LE ANTISETTICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© raccoglie lo sfogo di Phyrympji©, riguardo ad irragionevoli imposizioni e presunte vessazioni alle quali quest’ultimo/a si trova cronicamente a dover sottostare, relativamente alla sua attività tesa a produrre utili per conto et a beneficio altrui. Indi, Tvbjngxya© espone a sua volta il proprio stato, del pari esacerbato e pien di disdoro, causa altri particolari et aspetti, sempr'ivi riconducibili. Phyrympji© concorda, così come Tvbjngxya© aveva fatto poco prima.

febbraio 11, 2009

LE ESECRABILI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© si rende conto che, per un determinato quanto minimo lasso temporale, ha esperito la condizione di sottrattore di liquidità nei confronti della realtà chiamata Azienda, non eseguendo alcunché. Per un attimo si sente padrone del mondo, nonché del proprio tempo, e mulina ideali braccine, a metà fra l'ebbro e il tracotante. Poi torna ad eseguire senza costrutto e suo malgrado. Alza la cornetta, ed è costretto a relazionarsi ai più vari individui, con sentimenti indotti e imposti. Arrabbiarsi per interposta persona, essere spiacevoli a comando, etc.

febbraio 06, 2009

LE RUVIDE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© apre in rapida successione tre cassetti, nella celere esecuzione del compito assegnàtogli. Poi òde l'affanno e la speranza greve del/la titolare, che al telefono ciarla privatamente con qualcuno riguardo gli insuccessi scolastici del figlio, per il quale nutre – parrebbe, invano – speranze di futura laurea, per futuro presumibilmente roseo e prestigio sociale. Tvbjngxya© vorrebbe urlare: “guardami: quel che aneli tanto, io ce l'ho. E guarda come son finito". Ma sa che in mano a loro varrebbe (e molto) anche questo.

febbraio 04, 2009

LE MINIMALI AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© preme il tasto Invio e dà la stura a fatti minimi tesi a produrre, in una qualsivoglia maniera, denaro. Poi osserva soggetti ridicoli atteggiarsi a possessori d'ogni virtù, e far la ruota come pavoni, all'interno della realtà chiamata azienda. Torna quindi a premere il tasto Invio, e considera/valuta qualcosa dentro sé.

febbraio 03, 2009

LE APOTROPAICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© deve simulare attenzione e partecipazione ogni qualvolta che il/la titolare ritiene opportuno che ognun sospenda l'altrimenti imprescindibile attività lavorativa per prestar orecchio ad aneddoti, pistolotti morali, amenità a comando. Tvbjngxya© allora sorride e muove la testa, annuendo. Dopo un po', si scopre a considerare quanto considerevolmente ilare sia la parola “elettrauto”.

febbraio 02, 2009

LE CRIPTICHE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© cerca di spiegare al proprio superiore un aspetto fondamentale del lavoro di questi/a che egli/ella ha sempre ignorato. Constatàtane l'inutilità, torna a fissare lo schermo del computer, mentendo una qualche forma d'affaccendaggio superficiale ma ozioso che gli dia un decoro.

gennaio 30, 2009


C'è forse crisi? (no, pare, eh? Non lo dice nessuno, in giro...)
C'è da esser parchi & misurati, predicando il risparmio magari imparando l'arte (quale arte? Ammazzettar fogli per conto di Pantalone o rispondere ai telefoni colle cuffie per ingrassar Brisighella) e mettendola da parte e portando forse pure sei/otto, otto e cinque? Si profila o ci siam già dentro (io sarà trent'anni che sento dire che c'è crisi e che è un casino e che il lavoro è un casino e che uno deve arrangiarsi e accontentarsi e cazzo di qui e cazzo di là) una recessione tale da imbarbarir la massa e insolentir il ricco, abbassare il livello di vita, costringer a dissimulare od ostentare,
azzerare in entrambi i casi l'istruzione e la cultura, accender mutui et dar 'l via a finanziamenti volti ad allargar la forbice sociale? (no, ma è una situazione nuova per davvero?)
Quindi andrem accorti anche con le parole, abbondando in apocopi afèresî epentesî (ché no!), sicché cen varrà tal qual mèrto quandomai le cose dovessersi rimetter meglio. Toh, e porto sei!

LE INDUSTRIOSE AVVENTURE LAVORATIVE DI TVBJNGXYA©

Tvbjngxya© entra nell'apposita stanza, mette un bicchiere di plastica nell'apposito spazio e preme il pulsante della macchina del caffè. Il caffè scorre nel bicchiere, e Tvbjngxya© guarda. Il tempo passa, lento.