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aprile 24, 2006

...c’è chi con internet ci lavora, chi ci campa, chi lo trova uno strumento indispensabile e utilissimo per l’Uomo Moderno, quello con la U e O maiuscole (quindi no voi, per intendersi). E c’è chi, invece, ci riceve le lezioni di scrittura del maestro Rabusio di Lospezio, senza che ovviamente abbia fatto nulla né per meritarsele, né per richiederle. E allora, paperogonfio.splinder.com le gira a tutti voi, affinché possiate trarne il giovamento di cui – sicuro come la merda – abbisognate. Fate anche i compitini a casa, che poi Remigio de Lostronzo è anche quello che vi farebbe editing gratis, se leggete i suoi romanzi (cfr. qualche post precedente – andatevelo a cercare, va’…), chissà che non ve ne venga qualcosa di buono.


A voi la rubricona:

Finestra Cantoniera e Perfidia Newyorkese (eeeh???) Ravesyo Di Losento una volta alla settimana spiega come si scrive e come si legge la narrativa.
Gratis direttamente nella vostra casella di posta elettronica (pensate un po’ che culo!)


Lezione n. 1
Aggettivi e Avverbi

Hemingway disse una volta: “First drafts are shit” (“Le prime versioni sono merda”). E aggiunse di aver riscritto 39 volte il finale di Addio alle Armi. A chi gli chiedeva perché, rispose: “Per trovare le parole giuste”. Da ciò la popolare frase: writing is rewriting (scrivere è riscrivere). Non c’è mai infatti una prima stesura che sia soddisfacente, e una parte del processo che rende un manoscritto finalmente (forse) pubblicabile si chiama editing. Chi lo compie è l’editor, che sia lo stesso autore o no. Ne parleremo a lungo nelle prossime lezioni.
Adesso vogliamo riferire solo della primissima parte del processo, quella che riguarda un’altra massima che viene insegnata immediatamente a chi frequenta un corso di scrittura creativa all’Università di Stanford o un’altra università americana: less is more. Significa che più aggettivi e avverbi si cancellano inesorabilmente dal nostro manoscritto, più il manoscritto è probabile che diventi emozionante per il lettore, il che è poi l’unico effetto che uno scrittore persegue.
Ne volete un esempio?
Giovanna dice a Joe: “Sono addolorata perché mia madre è morta”
(e Joe non capisce un cazzo perché non essendo certo italiano, di sicuro sa una segaccia lui di cosa vuol dire “sono addolorata perché mia madre è morta”) Oppure:
Giovanna dice a Joe: “Mia madre è morta”
(e Joe ripeterà qualcosa come o dura, che l’hai capito che non sono italiano?, e magari le darà anche una bella sequela di nocchini sul fuggy-fuggy, se non la tromberà a spregio per ripicca) Quale delle due versioni ha più impatto sulle emozioni del lettore? La seconda.
La ragione è che nel primo caso vi siete intrufolati, come autore, tra la parola scritta, che descrive il semplice fatto, e il lettore. Avete impedito al lettore di reagire con le sue emozioni e gli avete imposto la vostra versione. Pensate a quanto è complesso il dolore per la morte della madre: ricordi, rabbia per la dipendenza e affetto per la protezione; ognuno ha un universo di sensazioni che si scatenano ad una frase del genere. Lasciate sempre che ogni lettore scateni le sue emozioni: sarà coinvolto e continuerà a girare le pagine fino alla fine.



Compito a casa: Fate un editing delle prime 100 righe dei Promessi Sposi applicando il precetto “less is more”. (ahahahahahahahah, questa è fantastica! Poi, aggiungerei, proponetelo come vostro a qualche editore, va'... ahahahaahahahahaha) 

Il dialogo è (molto) gradito; sarebbe auspicabile che si costituisse una community di appassionati (yeah, sono appassionato, aspetto altre grandi verità. E che bello, pensare che il Vs. PdC ha tanto insistito per quella cazzo di legge sulla privacy, però da quando c'è mi telefonano 3 o 4 volte a settimana per offrirmi l'ADSL, il cordless CIANCIUINO, l'abbonamento a STRONZI OGGI, i biglietti per lo spettacolo con Emanuela Arculo a titolo IO PENSO, SICCHE' SONO, e via e via e via. E qui, invece, le lezioni di scrittura. Domani magari mi arriva pure CACCOLE DEL PASSATO, la newsletter gratuita e nient'affatto ingombrante sugli snariciamenti dai re merovingi a Luigi XIV)

aprile 19, 2006

Ahi ahi ahi… COMUNICAZIONE DI SERVIGIO

Nei lavori (affidati alla prestigiosa ditta informatico-alimentare "Dàgli, allo Stronzo", di Bràncico Normoroberto & nepoti) per la ristrutturazione del presente ancorché preziosissimo e insipido sito (conclusi oggi, o anche domani l'altro, o - perché no? - anche mai), è andato tristemente perduto un marmoreo apoftegma (eh sì, come no; avrà fatto cacare, come tutto il resto) di capitale importanza per le sorti del medesimo sito, nonché del vs. risibile e meschino destino (toh, così... sprezzante quanto basta). Faceva più o meno così:

Tutto il mondo è paese, ma l’Italia è un po’ più paese di tutti.
.
(eeeh, o chi sei, Flaiano?!) Nessuno di preciso l'ha mai detto, ma è fortemente vero, attuale, doloroso, etc. Quindi lo ripubblichiamo qui, nel contempo sgaragiando di nocchini nella fontanella il responsabile dei lavori, (il dott. Bràncico, di cui sopra - possa lui morire di lordòsi multipla & screanzata!) e pregando tutti coloro ai quali ciò possa non istar bene, di andare a morire soffocati da 40.000 schede elettorali ricontate e fonti di gravissimi brogli, al pari del voto degli italiani all'estero, dei buoni del gestore IP, degli annullamenti indebiti, della raccolta punti VINCI-CAMPIONE. In culo, andate...

aprile 08, 2006

FATTA LA LEGGE, CHI SE NE FREGA. Alla fine ha fatto come ha voluto lui. Era un suo diritto, ha detto. Voleva la conferenza finale, in solitaria. Ed è andato a L’Antipatico di Maurizio Belpietro, (tra l’altro direttore pure de "Il Giornale") su Rete4. Normalmente la trasmissione va in onda alle 23,20. Ma vi pare che il premier debba apparire così tardi? Magari a quell’ora gli italiani sono a letto. E allora si anticipa pure. 21.30. Per salvare (per quel che gliene fregherà, poi…) la faccia prima è stata mandata in onda un’interivsta a Boselli.
Più o meno uguale, no?


Gran Finale, con rullo di tamburi:
“...e allora vi chiedo: volete essere governati da chi è stato complice della peggiore tirannia che la storia ricordi? Da chi ha avuto come idoli Stalin, Lenin, Mao, Polpot? Da chi tutta la vita si è schierato sempre e comunque dalla parte sbagliata? Da chi vuole impedirci la realizzazione delle grandi opere, dal partito del no? Dalle toghe rosse, da chi usa la magistratura per eliminare gli avversari politici? Da chi vuole imporre tasse sulle case e su ciò che volete lasciare ai vostri figli? Da chi odia tutto ciò in cui credete? Volete fare governare il paese a Caruso, Luxuria, D'Alema, ai comunisti e ai no global?”.


NO VAI, GOVERNACI TE, ALTRI 5 ANNI, CHE SEI STATO PARECCHIO GANZO, IN QUESTI ULTIMI 5!
Va tutto bene, è tutto meraviglioso. L’Italia è il paese del sole. Belle donne. Cellulari. Macchine. Spiaggie. Siamo latin-lover. Votate noi, gli altri vi tasseranno tutto quel che avete. Gli altri sono osceni. Guardate cosa hanno fatto. Ascoltate cosa hanno detto. Gli altri sono il nemico.
NOI SIAMO NOI, LA VERITA', LA LIBERTA', LA GIUSTIZIA. 

FORZA ITALIA CON NOIIIIIIII




P.S. E dalla piazza si leva un grido: “DUCE! DUCE! DUCE!” È un gruppo di ragazzi di Alleanza Nazionale, con tanto di bandiere in mano. Poi qualcuno gli bussa sulle spalle. Guardate che adesso si chiama Silvio.
Ah, ok.
“SILVIO! SILVIO! SILVIO!”

aprile 07, 2006

“Siamo qui riuniti tutti insieme dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, da Bolzano alla Sicilia” – il Presidente Poeta
GLI ULTIMI BOTTI. PIÙ VICINI I GIORNI, PIÙ GROSSI I BOTTI – DOPO L'ICI, OGGI LA TASSA SUI RIFIUTI. E GLI ATTACCHI TERRORISTICI SVENTATI MA SEMPRE PRESENTI, COME PERICOLO. E L'APPELLO ALLA CHIESA E ALLE TRADIZIONI CRISTIANE ITALIANE. E LA PAURA DI POSSIBILI BROGLI CHE GLI AVVERSARI POTREBBERO FARE. 


Giuseppe Pisanu, ministro dell’interno, nientemeno che presso una sede Istituzionale quale una manifestazione di Forza Italia, a Cagliari, e a pochi giorni dalle elezioni (curiosamente, proprio allo stesso modo dell'amministrazione Bush, per la quale più ci si avvicinava alle elezioni e più calava nei sondaggi il presidente ex-alcolista, più era alto, altissimo, il rischio attentati - poi, presidente rieletto, rischio scomparso): “Ora posso dirlo: vi era un progetto terroristico che avrebbe dovuto essere attuato nel nostro Paese, e l’azione di controllo e prevenzione dei nostri apparati ha consentito di sventarlo. [...] Tuttavia, il fatto che un attentato sia stato sventato non vuol dire che ce ne possiamo stare in perfetta tranquillità. La minaccia del terrorismo internazionale continua a incombere sul nostro Paese come sugli altri paesi europei e perciò noi teniamo ben alta la vigilanza del nostro sistema di prevenzione".

Roberto Calderoli, medico, (ex) ministro delle riforme, e così devoto a Santa Madre Chiesa da essersi sposato (ora è separato) con Rito Celtico: “Mai come in questa occasione c'è stata, da parte della chiesa, un’assoluta chiarezza sui valori non negoziabili a cui i cattolici devono fare riferimento al momento del voto: famiglia, difesa e tutela della vita e radici cristiane, ovvero i tre simboli che la sinistra vuole distruggere. Chi vota a sinistra fa peccato mortale. [...] L’atteggiamento di contrasto del terrorismo islamico fino ad oggi tenuto dal centrodestra, rispetto a quello ambiguo e indefinito del centrosinistra, mi fanno pensare che, se oggi fosse attuale la proposta della sinistra di dare il voto agli immigrati, Bin Laden, secondo me, voterebbe per Prodi o per la sua coalizione”. 

Alessandra Mussolini, parlando con (urlando contro) V. Luxuria: “MEGLIO FASCISTA CHE FROCIO!” - ok, questa è vecchia, ma era troppo bella. E poi non l’avevo ancora messa.

E infine lasciamo il proscenio a lui, ovviamente:
“Romano Prodi ha fatto donazioni per un miliardo e 600 milioni di vecchie lire ai figli. È la prova che la sinistra reintrodurrà la tassa sulle successioni”.

“Sotto il mio governo ho l’orgoglio di aver determinato probabilmente anche con certi interventi nella sanità, un incremento delle aspettative di vita dai 78 agli 80 anni. Per le signore poi dagli 81 agli 83 anni... però, tutti sappiamo che puntiamo a cento anni. Io ne sono assolutamente convinto”.

“La sinistra ha gli stessi sentimenti del comunismo ortodosso", quella sinistra che "ha devastato sedi, incendiato gazebo, attaccato persone. Io invece sono la persona più buona che esiste, tollerante, chi bussa la mia porta la trova sempre aperta. Io aiuto i poveri, ho amore per tutti, sono una persona che unisce. Forza Italia è il partito dell'amore; la sinistra il partito dell'odio”

“Le politiche sociali vere in Italia non le ha fatte la sinistra, ma quel Clinton all'italiana che è Berlusconi"

  
“Ho fatto quel che ho potuto, mi sono dato, ho la voce a pezzi, vado avanti a cortisone. Mi sono comportato come un ragazzino di vent’anni senza risparmiarmi nulla. Sono allo stremo delle forze. Ma mi basterà un sabato e una domenica di recupero e lunedì sarò pronto a festeggiare…”

Nel caso la Cdl dovesse perdere le elezioni “francamente non ho timori per le aziende. D’altra parte io sono un coraggioso per natura, e sono forse l’unico italiano che non teme di denunciare ad alta voce il cancro della politicizzazione della magistratura”. In ogni caso, “penso che vinceremo”.

“Faremmo volentieri a meno di Cornacchione e di quei film che illustrano all’estero il presidente del Consiglio in maniera opposta alla realtà”.

“I cittadini devono sapere che non dovranno più fare le code alle Asl per le prenotazioni per le cure necessarie. Saranno i loro medici che dai loro computer chiameranno quello del direttore generale della Asl. Questo fisserà l'appuntamento nei tempi previsti, che mi sono stati assicurati da tutte le Regioni (3 giorni massimo per le analisi, per una Tac 3 giorni di attesa massimo, per un intervento come la cataratta l’attesa massima sarà di un mese) e se l’Asl non potrà farlo allora il medico potrà avviare il paziente alla struttura privata e il costo sarà addebitato alla Asl di pertinenza con una penalizzazione economica del suo direttore generale".

"Stasera sono ospite della trasmissione Antipatico di Maurizio Belpietro: mi spetta di diritto perchè non ci sono mai andato".

“È stata una mia volontà togliere dal testo del programma la parte riguardo l’Ici perchè sapevo che la sinistra si sarebbe scoperta. Ho aspettato di dare la comunicazione della proposta di abolire l’Ici sulla prima casa dopo che la sinistra si era prodotta nelle sue affermazioni. È un’imposta iniqua che tocca la prima casa, l’aboliremo con la prima Finanziaria del 2007”

“C’è la possibilità di utilizzare i rifiuti come combustibile. I rifiuti possono diventare fonte di energia e quindi questa tassa può essere abolita”



FORZA ITALIA: VI TOGLIAMO UNA TASSA AL GIORNO, PERCHÉ SIAMO BUONI (domani toccherà al caro benzina. Nonostante la volontà delle sinistre, annunceremo l'abbassamento dei prezzi di diesel e benzina verde). E PARLIAMO AL FUTURO, PERCHÉ AL GOVERNO PER 5 ANNI, NON CI SIAMO MICA STATI NOI.

aprile 06, 2006

Peccato che il blitz sia fallito. Dopo accordi presi anche da lui stesso (due incontri, e niente – e vorrei anche vedere! – conferenza in solitaria, negli ultimi giorni), e poi contestati da lui stesso (“queste regole favoriscono chi dice le bugie”, più o meno), si decide che se si ha una rete propria, ci si può pure andare, che sarà mai. Magari si invita pure la controparte, nel primo pomeriggio per la sera stessa. E quella non ci va. E allora io ci vado da solo, m’importa un tubo a me. Tanto l’Authority è d’accordo, ce l’ha già detto. No, invece… l’Authority non ha detto proprio nulla, né ha avuto richieste da nessuno. Allora si invitano tre direttori di quotidiani comunisti, tanto per far vedere che noi siamo democratici e pluralisti. E quelli non ci vanno. E allora “sono prove di regime”, tuona Confalonieri, che (detto così, tanto per ricordarlo) al premier deve quantomeno la libertà.
Peccato. Ma c’è ancora tempo, c’è, checcazzo!
E poi cosa avrebbe potuto dire, dopo aver fatto anche l’appello ai cattolici “affinchè ci pensino bene prima di votare la coalizione di sinistra, perché questa vuole mettere il bavaglio ai vescovi e alla Chiesa cattolica” – che invece deve avere “piena libertà di espressione perchè il cardinal Ruini è un italiano come gli altri” (!) – e perchè “con i programmi che ha in testa la sinistra non tiene in considerazione la famiglia che per noi, invece, è sacra ed è fondata sul matrimonio tra uomo e donna come stabilito dalla Costituzione” (lo dice lui che è divorziato, tra l’altro)? Dopo aver ribadito ancora una volta che c’è “certa magistratura politicizzata” che al posto di applicare le leggi che ci sono permette a dei delinquenti di stare fuori dal carcere, come nel caso del piccolo Tommaso Onofri (ma si può buttare al vento parole per una cosa così?)

E oggi, cosa succederà? Forza Italia – ogni giorno, una sorpresa…

Nel frattempo, una nuova rubrica da: Il favoloso mondo che c’è qui

a pagina 154 de Il mondo secondo Berlusconi (The world according to Berlusconi - internet, inglese e impresa, checcazzo!), vale a dire l’opuscolo quinquennale (La vera storia italiana – degno seguito di Una storia italiana) di cui ha omaggiato milioni degli esponenti di quel popolo di cui aveva la giusta considerazione già Ennio Flaiano, è scritto che nel 2006 il reddito medio degli italiani era pari a
27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari. SIAMO TUTTI PIÙ RICCHI! NON VE N’ERAVATE RESI CONTO, STRONZONI? 

Ma perché ci danno le cifre in dollari? 

Consideriamo che nel 2001 per fare un dollaro (da www.uic.it – Ufficio Italiano dei Cambi) ci volevano 1 euro e 15 centesimi; quindi 24.670 dollari moltiplicato per 1,15 fa:
28.370,5 euro (reddito 2001).
Poi, il 31 marzo 2006, per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa:
22.508,77 euro (reddito 2006). In altre parole, si usano le cifre in dollari per far credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di
5861,73 euro.

Evvai! (cfr. www.invideoveritas.tk)

E SAREMO TANTI-SSI-MIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

aprile 05, 2006

“Georgedabliù” – Berlusconi chiama per nome il presidente degli Stati Uniti.
TORNIAMO ALL’IPSE DIXIT, CHE UN PO’ FA SEMPRE BENE.

Ok, ormai ne parlano tutti, e quindi dobbiamo certo partire da

“Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi. [...] Scusate il linguaggio rozzo ma efficace.
[…]
“era un’ironia; anzi, un modo affettuoso. E poi l’ho detto col sorriso sulle labbra. Dai miei avversari invece mi sono arrivate accuse serie e non si sono ancora scusati. Mi hanno detto che sono un delinquente politico, mi hanno dato dell’assassino e del mafioso. Io, ironicamente e col sorriso, mi sono permesso di fronte a un pubblico e a una platea amica di usare quel termine” (aprile 2006)

Ma non fermiamoci qui, certo:
“Ma no, ma che volete che sia… Sono riunioni informali! […] Era per creare amicizia, cordialità, simpatia e rapporti affettuosi tra i ministri degli esteri. Questo è il modo in cui si portano avanti le riunioni”. [Berlusconi giustifica così il suo gesto delle corna, fatte alle spalle del ministro degli Esteri spagnolo Piqué, in occasione del vertice UE a Caceres]. (febbraio 2002)

“Vedo laggiù in prima fila rappresentanti di notevole livello estetico. Sapete che sono innamorato di mia moglie, ma non ho perso il senso estetico e noto delle gambe straordinarie che circolano. E lei, presidente Fisichella, non faccia la spia." [Berlusconi ad un congresso di Alleanza Nazionale] (aprile 2002)

"Bisogna accorciare gli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame." [Berlusconi, dopo che il presidente del Togo aveva appena spiegato che nel Malawi 13 milioni di persone stanno morendo di fame, ad un vertice FAO] (giugno 2002)

“Da quando siamo al governo è successo di tutto, dall’11 settembre, alla stagnazione, ad alluvioni e terremoti… […] mi sta venendo un complesso di superiorità: meno male che ci sono io, perché un altro che avrebbe fatto?" (ottobre 2002)

“La media degli italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco. È a loro che devo parlare.” (dicembre 2004)

“Se la sinistra andasse al governo, questo sarebbe l’esito: miseria, terrore, morte. Così come avviene ovunque governi il comunismo. Non sarebbe lo Stato liberale che vogliamo noi” (gennaio 2005)

“Poveretto, è in difficoltà… anzi poveretto neanche un po’: noi tutti gli invidiamo quel che sapete, eh eh”. [dichiarazione di Berlusconi sul caso Ricucci] (ottobre 2005)

"A noi le signore, soprattutto belle, in Parlamento ci piacciono molto" (febbraio 2006)

“Non esagerate con l'entusiasmo, con voi ringiovanisco di dieci anni, mi fate diventare bambino… siete peggio dell'Annunziata, non mi fate parlare… grazie per aver deciso di dedicare la domenica alla nostra religione laica, la fede della libertà. [...] Sono l'unico milanese che scrive dei samba in napoletano
[…]
“Avevo pensato - rivela il premier - di prendere una casa a Napoli. Se vincesse la sinistra però con la tassazione sulle case, non mi converrebbe” (marzo 2006, Fiera d’oltremare, Napoli)

“Prodi è un poveraccio che si illude di contare qualcosa. […] Fassino? L’associazione delle pompe funebri vuole prenderlo come testimonial. Guardate che queste battute non me le preparo, mi vengono così…” (marzo 2006)

“La differenza tra noi e loro è che siamo persone positive, ironici ed autoironici. Quelli del centrosinistra sono tristi" (marzo 2006)

“La sinistra organizza schiere di squadristi” (marzo 2006)


Non male, no; ma ce ne sono altri, indietro nel tempo. Cercate, sia qui che altrove…

aprile 04, 2006

Solo due righe. Tralasciamo l’abolizione dell’ICI – talmente ridicola e così coup-de-théatre improvvisato ed individuale da non meritarsi nemmeno un commento – l’insistenza ossessiva su ciò che “faranno gli altri se…”, e su quel che "gli altri ci hanno lasciato" (altro che programmi e idee proprie, se non a sensazione).
Vorrei solo dire:

CAZZO, NESSUNO HA RIMARCATO LA RISPOSTA DEL PdC QUANDO (evitabilmente, ma inevitabilmente, per come vanno queste cose) GLI HANNO CHIESTO DI TOMMASO ONOFRI? GENTE, HA DETTO QUALCOSA DEL TIPO: SE I MAGISTRATI AVESSERO PENSATO MENO AI PROCESSI POLITICI E A FARE I POLITICI; SE AVESSERO PENSATO DI PIÙ AI PROCESSI ORDINARI, TUTTO QUESTO FORSE NON SAREBBE SUCCESSO.


VERGOGNA