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ottobre 19, 2011

...LAVITOLA CHI???

V. L.: "Buonasera, sono il dottor Valter Lavitola, direttore del quotidiano l'Avanti e consigliere del presidente Silvio Berlusconi. So che lei ha nell'agenda, lì, quella che ha davanti ora, quella del ministro... un incontro istituzionale col vice presidente della Turingia, per mercoledì"
Segretaria del ministro: "no, è per giovedì"
V. L.: "no, lo sposti a mercoledì, giovedì ho un impegno... devo esserci anch'io, sa... abbiam da discutere di questioni veramente importanti. Dove si tiene l'incontro?"
Segretaria del ministro: "qui, al ministero... è un incontro ufficiale. Per le undici"
V. L.: "ok allora, lo metta al mercoledì, stesso orario. E dica al ministro, quando lo vede, di mettersi una cravatta marrone. E che lasci parlare a me, più che altro. Ci sta che arriverò qualche minuto di ritardo, insomma veda un po' lui, magari mi attendono nell'anticamera"
Segretaria del ministro: "va bene, riferisco..."
V. L.: "è brava lei, sa? mi piace... quanti anni ha?"

V. L.: "Salve, sono Lavitola, il direttore de l'Avanti, amico del capo. Ti chiamo per quella faccenda, lì, quei lavori di rifinitura ai viadotti, laggiù, sai quale, no? Te ne avrà già parlato lui, che ci sta questo amico mio, qui, che ce li farebbe piuttosto bene e veloce, senza stare a questionare tanto su tutte quelle cose, insomma no..."
Vice capogruppo del partito di maggioranza alla Camera: "sì sì, so già tutto, se ne parlava prima con Bamir, a pranzo. Tutto sembra confermato già. Anche se quello non capisce un cazzo. C'ho fatto certe risate..."
V. L. "bene, bene, anche il capo era contento. Dice avete fatto un buon lavoro. Ora se per ultimo riuscite a farci entrare anche l'amico mio siamo a posto, tutto perfetto, poi! Quando ci vediamo, noi?
Vice capogruppo del partito di maggioranza alla Camera: "presto, presto... quanto ce ne viene, poi della cosa? E Guido che ne dice?"
V. L.: "stai tranquillo, è tutto a posto. Se poi organizziamo anche una festicciola venerdì, io ci sono."

V. L.: "Buongiorno sono il Dottor lavitola, imprenditore ittico ai caraibi e importatore unico dal Brasile, faccendiere del dottor Silvio Berlusconi, presidente del consiglio. Che ce l'ha il caviale del Volga? Di quello originale mi raccomando, che poi insomma, lo capisce vero, che c'è tutta gente di un certo livello, insomma, non stiamo a fare figuracce, specie con il sottosegretario, uno gli porta già la coperta e deve stare attento a quello, s'immagini..."
Negoziante: "sì certo, come sempre dottore. Glielo faccio recapitare in giornata. Solito indirizzo? Di chi faccio chiedere, del personale?"
V. L.: "veda lei, tanto è uguale, ci so' tutti. Oh, poi... come sempre, metta in conto a Giulio, eh? Mi metta anche una bella confezione di champagne a parte, ne devo regalare un po' a 'na tizia..."

V. L.: "Salve sono il dottore Valter Lavitola, direttore e intimo amico del Presidente Berlusconi. Che ce l'avrebbe sempre Tex di questo mese? Me lo fa recapitare alla mia segretaria entro stamani? Grazie"

V. L. "Salve sono il dottor Lavitola, collaboratore del sig. Berlusconi. Parlo col servizio clienti? Sa che Mediaset premium è meglio una cifra di voialtri? E quanto lo fate il calcio? No, aspetti non risponda glielo dico io: TROPPO! Che poi a me, sa che cazzo me ne frega? A me lo passan gratis sull'aipad, e ci mancherebbe altro! Sa con chi ero a cena ieri io? Lo sa? Ecco bravo, e se non lo sa se lo immagini! Io ho un volume d'affari da Antigua e Barbuda che lei e la sua azienda ve lo sognate. Quindi non mi rompa tanto il cazzo, sennò la sganghero, la inculo con la sabbia. Arrivederci"

ottobre 18, 2011


...LAVITOLA CHI???

"Non conto niente... Che cosa vuoi che conti... Hai visto la Corte Costituzionale che ha detto che io sono esattamente come gli altri ministri... quindi non ho bisogno di tutele... Allora, parliamoci chiaro, la situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un cazzo... Il Parlamento non conta un cazzo... Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che appoggiandosi alla Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, alla stampa estera....
[...]
Poi quando in Parlamento decidono qualcosa che alla sinistra non va, interviene il presidente della Repubblica che intanto non te la fa fare prima... come quella delle intercettazioni... e poi passa tutto alla Consulta, che hanno occupato, e con undici giudici la bocciano. Berlusconi è sputtanato, tiranneggiato, se va in tribunale a chiedere giustizia perché gli hanno dato del buffone... Berlusconi va a Messina, lavora tutta la mattina per rifare le case, va in chiesa e sta tre ore in piedi con la gamba che gli fa male, di fronte alle bare. Abbraccia tutti coloro che deve abbracciare perché hanno perso i cari eccetera ... Poi dalla chiesa va alla sua macchina e ha quindici giovani da una parte e dall'altra che gli dicono "assassino", "buffone", "vergogna", "vai via" "vai a casa", e non succede niente. Vado da un avvocato e gli dico "vorrei denunciare questi qua" e l'avvocato mi dice "lei vuol perdere soldi e tempo". Poi quando Berlusconi aggredito dalla stampa non dico non fa querela, ma semplicemente chiede un danno per far capire a questi giornali che non possono andare avanti così, rivolgendosi in maniera disarmata a quella magistratura civile che gli è ostile e dicendo "se per caso trovo un giudice onesto e vinco, quello che porto a casa lo dà ad un'istituzione benefica... ti dicono che non c'è la libertà di stampa, che lui è un dittatore e portano il Parlamento Europeo a discutere e a votare sulla libertà di stampa in Italia... tu capisci che siamo a una situazione per cui: o io lascio, cosa che può essere anche possibile e che dato che non sto bene sto pensando anche di fare, oppure facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera... Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo
Repubblica: cose di questo genere, non c'è un'alternativa...".

Così parlò Silvio Berlusconi, presidente del consiglio di "un paese di merda" (lo stesso paese in cui oggi - dopo anni in cui son stati baluardo e al tempo stesso commensali, con bei soldoni che fluivano diretti nelle loro scuole private - si muovono i Vescovi, e fanno gli indignati forse sentendo che il ciglio frana a breve, ed apron le finestre all'ingresso una bella boccata di aria fresca: la rifondazione della democrazia cristiana).
Ne emerge un tizio quantomeno da ammirare: è il primo a credere alle sue stesse stronzate.