Su, dai: diventa anche tu un ITALIANO-DI-MERDA©!
Sì: è facilissimo, e anche gratuito! E le strade sono molteplici, e assolutamente IN DISCESA: ti basta evitare sistematicamente di andare a votare, sfanalare in autostrada a chi ti sta davanti in corsia di sorpasso, fare l'applauso quando atterra l'aereo, comportarsi in modo chiassoso e molesto in ogni occasione, sfoggiare il prioprio SUV parcheggiandolo in doppia fila o sulle aiuole perché si noti di più, disprezzare a prescindere gli immigrati perché ci rubano il lavoro e non pagano le tasse, evitare le code agli sportelli, raccomandarsi a cani e porci per ogni necessità e vivere da furbi, delegare al sottoposto di turno ogni incombenza e poi atteggiarsi a quello che lavora, straparlare avendo una risposta a tutto, vestirsi con roba orribile purché griffata e costosissima, guardare reality e altri programmi parimenti intelligenti appassionandosi morbosamente alle vicende di cronaca nera di zio tizio, del piccolo caio, e via così, indebitarsi con le rate per comprarsi uno spartphone, un laptop, l'i-pad.
Basta poco per essere un perfetto ITALIANO-DI-MERDA©! Nessuno sforzo particolare e vi scoprirete sorprendentemente vicini alla sua essenza più profonda! Perché informarsi, capire, osservare, ragionare? Un vero ITALIANO-DI-MERDA© non ne ha assolutamente bisogno, e vive benissimo! Lasciate stare la politica, l'impegno civile, la cultura, l'ascolto dell'altro: tutte fatiche inutili e futili! L'ITALIANO-DI-MERDA© sa benissimo quel che vuole e quel che conta, e sa coltivare e far prosperare le sue doti peggiori, pel suo benessere e vantaggio esclusivo.
ITALIANO-DI-MERDA©: non ne sei mai così distante! Fallo emergere anche tu. Siamo (siete) veramente tantissimi: uno si stupirebbe (o forse no).
Un'operetta vana & inconcludente - Odio il 90% delle persone che conosco. E anche di quelle che non conosco, senz'altro.
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giugno 10, 2011
maggio 31, 2011
...be', che altro aggiungere?
Percentuali bulgare, valanga di consensi; piove su quei deficienti - anzi grandina.
Milano, Napoli, Cagliari,
Trieste,
Novara, Ravenna, Mantova;
Grosseto,
Bologna e Torino,
Arezzo, Savona,
Salerno;
Siena,
e quante altre.
Ci ha provato Fede, ieri sera, ad esordire con un irreale "ha vinto l'astensionsmo"; ha provato Libero stamani a rinfacciare (a chi?) di godersi i Comunisti, a questo punto.
E personalmente, oggi ho sentito un gruppetto di intelligentoni parlare della questione in questi termini:
"non capiscano un cazzo! pensare che ha vinto una sinistra con Bersani, Franceschini, Vendola: ma ti rendi conto Vendola? Io maiale, Vendola!"
"Ba': essere rappresentati da Vendola! Ti rendi conto? Ma io devo essere rappresentato DA UN FROCIO?"
"Eh, Silvio... io speravo in Fini, io cane, ma anche lui, è venuto fuori delle cose, poi! Come ha fatto Silvio a farsi battere da questi imbecilli?"
(Sono più o meno le stesse persone che qualche settimana fa liquidavano la questione Ruby e le altre con frasi del tipo "minorenne? Minorenne un cazzo: c'ha un culo, quella lì! Io 'un ci credo, ma se Silvio se l'è tromba, e ha fatto ma di molto bene!").
Il che rende, credo, alquanto l'idea di quanto ancora si sia al di sotto, nel complesso, di una minima soglia di intelligenza o di buon senso (lasciam da parte la cultura).
Oltre ad essere un ottimo esempio di pensiero povero.
Molto povero.
Comunque sia, e in definitiva, e a costo di apparir retorico, tutto ciò che mi vien da dire, adesso, è:
Testa bassa e lavorare, signori. L'elettorato ha fatto il proprio dovere, la gente ha risposto come doveva (sì, ma adesso il referendum, ok? 12-13 giugno, date quattro Sì facili facili e un'altra bella spintarella, suvvia. Vedete quanto poteva esser facile, e quant'è bello, usare il cervello?).
Vediamo se finalmente la smettete, di farci vergognare.
maggio 28, 2010
Dall'altura godesi un gran bel panorama, ma qual due (tre) pugnaci fanti come noialtri siam, figurarsi se il bello per il bello può incantarci. Senza requie s'infila il filo, si avvita il morsetto, si fissa il dado.
Nel frattempo è giunta l'ora IPSILON e tre quarti: e Bruno come l'orso da giù richiama attenzione: non passa il cavo, non c'è verso.
Si passa al piano B. Buttare un salmone vivo a Bruno. No cioè, volevo dire: lubrificare il cavo col sapone.
Niente da fare.
Piano C (scocca l'ora Z): si passa da sopra, prima però ci si accerta su quale possa mai essere la forassite che raggiunge la di me magione, mentre Bruno comincia ad agitarsi, strofinando il dorso al più vicino albero. Si stacca il primo cavo dell'antenna. La TV funziona ancora, probabilmente la abbiamo appena tolta al cav. Erniego Polpa, vicino di casa a giorni alterni. Meno male oggi era venerdì, vedrai non c'era, sennò poi lo sentivi. Secondo cavo dell'antenna (io da giù faccio la spola): ancora tutto ok; il faccione di un qualche bellimbusto dei meravigliosi programmi TV del mattino – che divergono da quelli del pomeriggio solo per l'ora, penso – sorride ancora (che cazzo c'avrete tutti, da ridere, poi?). Chissà chi non vedrà Il Grande Fratello, stasera, nel casamento. Cazzi loro. La TV diseduca & imbarbarisce, più che altro gli s'è fatto un favore. Dopo tre cavi, il quarto magicamente mi fa saltare in aria i programmi. Peccato, Bruno s'era appassionato, giù, alla vita sentimentale della Principessa Eritrea II di Mangrovia sposata Ciapetti-Früsthuck che davan su Verissimo, replica delle ore XX-ZZ. Indi per cui il cavo è quello. Via col passar la sonda. Scorre, scorre, scorre: non scorre più.
Again, boys!
Scorre, scorre, scorre: non scorre più.
Ok, piano D: dopo un interessantissimo florilegio di litanie indissolubilmente legato ai nomi dei santi più comuni e financo più peregrini, si decide per un passaggio esterno del cavo. Nel frattempo, l'operazione è cresciuta in modo preoccupante: sono sette i tecnici che si radunano sotto il tetto, e quattro i furgoni che si sono fermati. Io sospetto che siano i due panzer sul tetto riescono telepaticamente a chiamare in aiuto macchine da guerra lor pari (o quantomeno a proiettar i loro ologrammi geneticamente modificati), quando vengo interrotto nelle mie elucubrazioni da uno dei nuovi arrivati, tale Trutta Salmo, noto ai più come “Il Miccia” per i suoi modi spicci e spregiudicati.
Il Miccia, cartucciera piena di attrezzi incrociata sul petto in fuori, così mi apostrofa:
“Dovremo passare il cavo da qua fuori, faremo un foro qui, passeremo qui dietro, toglieremo questo e sfonderemo l'infisso”
Prima che abbia avuto il tempo di dire scusi, e lei chi sarebbe?, Il Miccia ha un trapano di ragguardevoli dimensioni in mano, e si sta dirigendo in casa. Lo accoglie Bruno come l'orso, ormai a suo agio sul divano, nell'atto di sbucciare un cavo coassiale di rete.
“Certo, potremmo però passare anche da qui e buttare giù questo muro. Poi lo ritiriamo su di cartongesso dopo che ci abbiamo murato una forassite”, medita ad alta voce “Il Miccia”, e poi passa a mettermi a parte del suo piano, mentre cerca aggressivo una presa della corrente.
Dove voglio che arrivi il cavo? Quanti metri saranno da su (questa non è una domanda, Il Miccia sa esattamente quanti metri sono; mi fa l'indovinello solo perché fra le molte sue qualità c'è anche l'irresistibile simpatia), certo se passiamo di qui è meglio, qui ci vuole la scala, questo toglilo di qui che dà noia, sai eseguire una tracheotomia con un coltello da cucina io chiaro che sì, etc. etc.
Poi indossa l'auricolare bluetooh – non si sa mai, qualcuno lo chiamasse – e comincia a trapanare, mentre gli altri due tecnici, fuori, mettono in posizione la scala.
Nel tempo che Bruno come l'orso ha finito di sbucciare il cavo, Il Miccia ha fatto il foro col trapano, è uscito fuori e al momento, un rotolo di cavo sottobraccio, si sta arrampicando sulla scala (4-5 metri di altezza) per raggiungere i due primigenî artiglieri della prima ora, ancora sul tetto alla ricerca del segnale, con una serie di complicati ma tecnologicissimi mezzi. Suppongo che lui si sia orientato inumidendosi un dito e mettendolo al vento.
Ormai l'intervento ha preso i connotati e le dimensioni dell'operazione Overlord.
Dopo cinque minuti esatti dalla sparizione del Miccia in cima alla scala, vediamo scendere un cavo dall'alto, e tocca a Bruno - sotto le istruzioni dall'alto del Miccia, il quale nel frattempo tiene gli occhi chiusi per rendere tutto un po' più difficile e sapido - arrampicarsi e martellare vicino alla finestra del vicino Vicino Azerbo (Vicino è il cognome, Azerbo l'ho aggiunto io perché ho ragionevoli motivi per supporre sia il nome), facendolo poi scorrere fino al buco.
È quindi Il Miccia che prende da dentro casa il cavo (si sarà buttato, da sopra il tetto?) e lo attacca al computer per la prova del nove.
L'ora X è – s'è visto – ampiamente già scoccata, ma d'altra parte io son tutt'altro che zerozerosette, e l'ora X per me corrisponde all'ora Z e cinquantuno, momento in cui apprendo che finalmente son connesso col resto del mondo, e potrò d'ora innanzi vivere con saggezza, vivere in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
E senza nemmeno andar nei boschi, si pensi un po'.
Restava adesso il problema di smaltire due tecnici presumibilmente ancora sul tetto, Bruno come l'orso e i due tizi fuori, che a questo punto suppongo essere due passanti in divisa da operajo della Magneti Marelli.
Il Miccia era fuori discussione, a meno che non si fosse dissolto da sé.
(PASSO MA NON CHIUDO, MALEDETTI VOI)
maggio 25, 2010
ISTORIA SEMITRAGOEPICA DI COME E QUALMENTE TUTTO EBBE INIZIO. DI COME TUTTO FINÌ. DI COME UN IMPROVVIDO BOSCAIOLO EBBE A DARE UN NETTO TAGLIO A COSE BEN PIÙ GRANDI DEL MEDESIMO. DI QUEL CHE A CIÒ EBBE A SEGUIRE.
(Raccontata in parti due, forse anche tre)
I.
Alfin repente et inesorabile s'approssimava l'ora ICS. Che, come ognun sa, vien prima dell'ora IPSILON ma dopo l'ora DABLIU.
Da questo punto in avanti, seguiranno schematizzati dettagli per meglio riassumere i fatti, in linea con lo stile e la tradizione che eventi di questa portata nonché pregnanza storica comportano.
Maggio, 21 - Martedì, ora ICS: niente accade.
Maggio, 21 - Martedì, ora ICS e dieci: idem.
Maggio, 21 - Martedì, ora ICS e mezzo: trepida attesa.
Maggio, 21 - Martedì, ora ICS e tre quarti: attesa un po' più infastidita, rotta da un motore presumibilmente diesel che s'approssima – parrebbe – in sospetta decelerazione. Passa oltre. Peccato
Maggio, 21 - Martedì, Cinque alla IPSILON: notevole scorno, con incombente ed oppressivo senso di fatalità soverchiante e sovrumana (“tutte a me, san Mitial Vescovo di Zuccone?”)
Maggio, 21 - Martedì, ora IPISILON e cinque: suona il campanello, proprio mentre m'accingevo a passar l'aspirapolvere, per un piacevole quanto sconfitto diversivo. Prende il via l'operazione Leone Marino delle Telecomunicazioni e delle Vallate, nome in codice “A.D.S.L.?” (Alfin Divenne Sicura L'installazione?).
Maggio, 21 - Martedì, ora IPSILON e quindici: esauriti i convenevoli – più adatti a molli donnicciuole che a mastri del maschio agire – i convenuti sul posto, 2 nerboruti (corpacciuti – è la mitologia che nobilita di per se stessa) prodotti de' lombi della bella terra dove 'l sì sòna, principiano alacri l'opera di sbarco e presa di possesso dell'area interessata. A loro si accompagna nr. 1 garzone, a nome Bruno, come l'orso, difatti m'osserva cùpido il vasetto del miele, all'atto di entrar nella di me magione, un rotolo di cavo-sonda sottobraccio e un cacciavite in mano. Nel mentre fornisco a quest'ultimo le coordinate della scatola di derivazione, i due fanti (a nome Bombacci Emidio e Gualpo Crispino, rappresentanti in loco della Compagnia So.S.Pe.T.T.I. - Soluzioni Sbagliate Per Telefonia e Telecomunicazioni Ilary) attaccano aggressivi il territorio del nemico, in spregio alla di lui dichiarazione di neutralità. Con un'abile quanto spericolata equazione neutralità-passività difatti decidon risoluti d'invadere il settore, dilagando attraverso esso quindi sul tetto, altrimenti accessibile solo con rampini e bat-propulsori.
Da lì, e da una rapida occhiata d'insieme al circostante scenario, sarà più facile pianificare il da farsi.
Dopo un rapido consulto con me stesso, decido di seguirli, lasciando il tapino Bruno come l'orso al suo triste e solingo destino di apriscatole di derivazione & sondatura. Ben miseri compiti, accresciuti dal fatto che i due assi della compagnia païon trattarlo con militaresca superiorità di camerati. Io, che ho fatto il militare a Cuneo, decido di non esser da meno, ed è da brividi sui polsi l'occhiata che gli scocco nell'atto di lasciarlo lì, a spostar un mobile di vimini e prender possesso di quello che dovrà poi essere il cuore pulsante di tutta l'operazione Valchiria Trasmittente nelle Piagge (ovviamente, giunto il momento, si farà indietro e cederà il passo ai suoi superiori).
Prima però m'assicuro di porre in luogo riparato il vasetto del miele. Fidarsi è bene, recita la più antica e nobile tradizione militare. E io ero anche stratega ad Anzio.
(OK, QUI PAPERO ACCALDATO - FINE PARTE UNO. PASSO)
febbraio 26, 2010
IL MAGO MELO EGYTTUS®
Il più preparato – Il più conosciuto
Toglie ogni tipo di malocchio (o a richiesta lo mette), fatture (anche con iva multipla), libera case infestate (who are you gonna call? MELO EGYTTUS® – piripirippiri. Piripiripiri), ridona la persona amata (però con corpo originale e testa di Anubi, non si può aver tutto, troppo facile sennò eh?) e fa vincere alle corse dei cani.
Esperto conoscitore della magia bianca, nera e rossa, le combina senza criterio né scrupolo, in vista della realizzazione di potenti talismani (sovente sagomati a forma di cazzo assyro, facilmente riconoscibile dagli altri perché con le ali e la barba squadrata) personalizzabili contro ogni tipo di negatività, tipo quanto il cane del Panicchi Remo vi caca sullo zerbino e voi uscite di corsa la mattina e vai che di sicuro la ripestate e magari ci scivolate pure, o quando tipo c’avete le borse della spesa e per aprir la porta l’appoggiate un attimino in terra e vi frugate per le chiavi e nel frattempo le medesime decidono (certo per volere di Rā) di rovesciarsi e far rotolare – ovviamente abitate in discesa – tutti i barattoli dei carciofini sott’olio e dell’vlive mence denocciolate giù per la strada che poi nel contempo v’arriva il 24 Barrato in su e ve li stiaccia tutti, perdendo all’istante l’autista il controllo del mezzo e andando quivi a sfasciar senza rimedio veruno il secolare muricciolo muschiato bene architettonico che costeggia pervicace resistendo alle ingiurie degli anni la vostra via in cui niente si potrebbe toccare pena l’incrinamento del rygydo vyncolo paesaggistico badate si va nel penale io ve lo dico quando si smòve la sovrintendenza son cazzi poi fate voi. Il mago Melo Egyttus® può prevenire tutto questo. E a volte lo può anche causare, specie se non ha le chiavi pronte in mano.
Inoltre risolve anche qualsiasi problema di alcolismo (vi piscia nella bottiglia, o beveteci ora, care le mi’ spugne), di depressione (vi dà copiose pacche sulle spalle e se non reagite v’urla negli orecchi), di coppia (vi tromba la moglie), di impotenza (v’imbottisce di viagra, nel mentre però vi tromba la moglie).
Vàcci anche tu, numeroso, dal Mago Melo Egyttus®! Vi pare il caso che restate a casa, quando c’è il Mago Melo Egyttus®, lì pronto, che v'aspetta neghittoso & schivo? Se non lo paghi, poi, ti scaglia contro Osiride, Iside e Brendon di Beverly Hills 90210, ma insomma via, quello poi si vede. No assegni né cambiali. Bonifici solo da chi dico io. Il resto paghi, tutti maledetti e subito, qui, nella manina santa. O intanto vediamo chi è meglio, tra lui e voi, bòni a una sega che anche per avvitare un tiras del 10 han bisogno dell'aiuto dell'esoterico (con rispetto parlando - per l'esoterico, no per voi)
dicembre 03, 2009
Partecipa anche tu – meglio se numeroso – e godi appieno della maravigliosa occasione che ti si para inaspettata d'innanzi e te che faresti allora vorresti scansarti? O imbecille, resta lì sereno e prendila pieno, cogliendo il fiore che ti sboccia dinanzi a quel nasone assiro da babbaleo che ti ritrovi! Credi forse che simili casi fortunati crescan sugli alberi? Eh? No, dico; eh? Credi che le persone ammodo vadano in giro dando al primo gamellone che incontrano simili possibilità? Razza di ingrato, ti ci vorrebbe ma di fare un po' di fame. Tsé, la gente.
Questo è l'INTINERARIO veritiero e già confermato, vai sicuro e porta nove.
Motto della gita sarà: "Attaccati al cazzo. Vedrai conviene"
ore 6.10 (o anche 7.48): ritrovo allegri allegri presso la piazzola d'emergenza dell'OTOSTRADA O-11 altezza del viadotto sul Torrente Inganno, dopo il cavalcavia Malaventre. Le macchine dei convenuti poi restano lì mi pare ovvio anche perché si va tutti insieme su uno/due pullman (se uno, pullman; se due, pulmi – ma che ve lo declino a fare, a voialtri, il plurale latino) della SITA, condotti dai fratelli Topo Sulmona (Topo è il nome, son gemelli). Saluto al sole, come ai bei tempi del fascio e via veloci. Chi non c'è, s'attacca al cazzo, noialtri non siam gente che s'aspetta, ma si tyra dritto. Sempre.
Ore 7.59: i partecipanti e i convenuti in genere scoprono con gioja che sopra un veicolo l'animazione è tenuta da Padre Poiana e, sull'altro, da Suora Mobile. Ormai è tardi e le porte son sigillate col Saratoga, quindi chi poteva preferire Suora Mobile o viceversa può ancora una volta attaccarsi al cazzo. Inizio dei convenevoli e dei diversivi per far apparire men duro il viaggio, con canti della guerra di Libia e giaculatorie a favore di S. Zanobi da Strada, il povero santo che fu stiacciato dalla SITA mentre predicava ai coni segnaletici e per questo siam sempre forzati a nominarlo quando si monta su un veicolo di codesta spett. ditta. Proprio in virtù di un malcelato quanto sacrosanto senso di colpa, i due fratelli Topo si commuovono, e piangendo laGrime copiose vanno a tamponarsi l'un l'altro, costringendo il gruppo ad una sosta forzata per un simpatico cambio gomme e sostituzione dell'albero motore
ore 12.14: dopo il tempestivo soccorso dell'ACI, che conclude il suo sopralluogo dicendo a tutti di attaccarsi una volta di più al cazzo, i partecipanti sono comodamente stipati sul pullman meno danneggiato tra i due, mentre l'altro è dato alle fiamme e gettato dal cavalcavia sul fossato Daitarn per meglio nascondere eventuali prove. Canti a San Giobatta, San Gaspare Minoritario ed inni della resistenza repubblichina a gò-gò. Padre Poiana comincia a spargere coriandoli sugli astanti, in festa.
Ore 12.16: Padre Poiana viene abbandonato in prossimità della galleria Renitenza, e il comando supremo è assunto da Suora Mobile, che decide d'imperio di andare a visitare il Monte Pipone, così noto per l'instabilità del suo clima. Alle proteste dei partecipanti la giuocosa suorina risponde pia che s'abbiano tutti quanti ad attaccare al cazzo, ora che Padre Poiana è morto il comando si faceva che lo prendeva lei, del resto c'era anche scritto sullo statuto quindi per me potete tutti trasformarvi in cani da zibetto.
Ore 14.02: eventuale sosta per ripulir dai rimessaggi dei presenti, sconvolti dai tornanti e dalla guida sportiva dei fratelli Topo, i quali alle rimostranze del gruppo rispondono in coro che s'abbian tutti quanti ad attaccare al cazzo, non c'è tempo da perdere, nella vita, vi ci vorrebbe un po' di guerra. Ripartenza allegri allegri.
Ore 15.51: arrivo alle minacciose pendici del monte Pipone, il massiccio dove la fauna locale è stranamente ostile & bizzarra. I convenuti vengono fatti scendere a forza e condotti presso la locale guida Mallio, la quale (pur essendo Mallio nome da uomo, il nome guida è femminile, onde il dilemma grammaticale sì abilmente risolto) condurrà il gruppo alla visita delle seguenti attrazioni:
- casa natale del Petrarca ad Arquà (in realtà casa di su' cognato a Falterona Val di Zeppa, alle falde del summentovato monte);
- Monumento agli eroici lavoratori della merda (a rinvedire i fasti della INDIM – Industria per l'Impastamento della Merda – già settore trainante della cittadina di Spruzzo, oggi ingiustamente messo fuorilegge dalle ineffabili norme igieniche odierne);
- escursione (obbligatoria) per impervî sentieri boschivi, con la possibilità o la quasi certezza d'essere attaccati dai locali lupi, bestie ferocissime ma molto aggressive che d'istinto dispregiano chiunque osi avventurarsi presso i loro luoghi, specialmente ora che sono in cova (?) tra i fiori (che come ben si sa, ci parlano, e noi duri).
Il tutto (per i sopravvissuti) con severissima interrogazione finale, seguendo l'antico adagio pedagogico chi non sa s'attacchi al cazzo.
Suora Mobile si commuove alle domande che nostalgicamente ricordano il povero GianGaleazzo Ciano, eroe di Crimea.
Ore 18.00: ripartenza con sosta obbligata all'autogrill “ERNIA”, ove chi vuole (tutti, e non è vero che la ditta c'abbia la percentuale) può (deve) consumare un agile pasto a base di:
Orso alla zingara
Cavilli del notaro in fiamme
Dolcino di macerie & pan di spagna mantecato alla demidoff (il famoso cuoco che mise a punto la cottura per combustione spontanea nella merda)
il tutto innaffiato con dell'ottima aranciata sanguinella dello zio Nerbo, che ci sta sempre bene.
Prezzo € 28,55 (IVA a parte, aliquota simpaticamente a sorpresa). A chi non stesse bene, può comodamente attaccarsi al cazzo e portar nove.
L'ostensione dello scontrino pria di poter risalire sul pullman è soltanto per scopi puramente statistici (chi non ce l'ha resta lì ad ingrassare i vermi).
Ore 20.45: fine INTINERARIO e rientro allegri allegri presso la piazzola d'emergenza dell'OTOSTRADA O-11 altezza del viadotto sul Torrente Inganno, proprio in tempo per il posticipo serale Bombacci FC-Cozzolino sul Caimano, ovviamente a casa vostra e a vostre spese. Qualora parte dei veicoli non fosse presente (o in condizioni diverse da come questi erano stati lasciati), codesta spett. ditta dichiara di non aver responsabilità alcuna e di non voler assolutamente sentir parlare di rimborsi, cause, od altre amenità, ma anzi, v'avete tutti quanti ad attaccare al cazzo.
ottobre 09, 2009
...e comunque, ci son notizie che sono un'iniezione di energia e di bellezza. Ad esempio, è bello sapere che l'uomo (teoricamente, o comunque stando ad un comune lessico politico) più potente della terra, è anche l'uomo a cui è stato assegnato il premio NOBEL per la pace. Quantomeno, un'esortazione all'ottimismo.
Sarà un premio preventivo (o magari no - di sicuro può far di più Obama con un discorso dal Cairo che Bush in due mandati di guerra), sarà quel che sarà. Per certo, NON c'era una ragione che fosse una di darlo al cav. mafios. simpatic. Silvio Berlusconi I (sul serio, era soltanto una barzelletta, vero?) e di sicuro, Obama è quanto di più simile a Bob (non solo a John) Kennedy ci possa esser stato.
Alle volte, anche nei nostri tempi, può nascere un fiore.
settembre 22, 2009
A SEGUITO DI PICCINERIE D'ANTAN, NOIAMENTI DEL PROSSIMO TUO COME SE STESSI, DELETERI TORMENTI (QUALI?), ENFISEMI, ANSIETÀ, CIBREI, MENABREI ET ALTI LAÏ, NONCHÉ - IN OVVIO - PÈRIPLÎ INFINITI (?): ALFIN DI TUTTO CIÒ, DICEVO - OIOI ORA MI SAREI ANCHE ROTTO I COGLIONI - SAREI TOSTO AD INFORMAR VOIALTRI (O ANCHE DIRETTAMENTE LOROLÌ) CHE ANCOR DI NUOVO, FINALMENTE, SOMMAMENTE, RICHIESTISSIMAMENTE (PER USAR UNA SYNTASSI SYMPATICAMENTE ERRATA, MA D'ALTRA PARTE SO UNA SEGA IO, SON GEOMETRANS) CHE CIÒ
(papparapààààààààààààààà)

ESISTE. Ancora, sì. Proprio.
Cioè, via, esisterà a breve. Forse. Se l'era dell'acquario non porta merda. Se non porto due punto sei andando 'n culo. Se la mia pyantagion di grilli per il capo smetterà di cantare. Se non mi scendesse la mandibola inferiore mentre mangio tre-chiletti-tre di lambruschi alla vigliacca (cotti al vapore). Insomma via, in altre parole, ciò significa che tal manufatto è quasi pronto et in uscita presso l'editordo in calce al medesmo. Ne darò conto a proprio tempo et agio (n'ha avuto poco, finora?). Il proprio tempo et agio par essere ENTRO E NON OLTRE ottobre (o anche maggio del prossimo anno, chissà)
AVVISO (per tempo): chiunque abbia letto questo messaggio, poi è obbligato a comprarlo
(No il messaggio dicevo il libro mi pareva chiaro; se scrivevo bene tutt'al più ero impiegato)
luglio 17, 2009
Graffiante e incisivo, sempre pronto a puntare l'accusatorio dito sulle iniquità dei nostri giorni, nel contempo sferzando le coscienze di chi legge al fine d'uno sprone al lor ben fare, il giornalismo locale torna ad indicarci la via, arrabbiato e militante, dalle colonne di nobili quotidiani quali IL TIRRENO e/o LA NAZIONE
“Fiume d'acqua da un tubo che perde. Nessuno interviene” (La Nazione, 16.07)
“Parla il pistoiese che mostrò il sedere nudo durante il tg1da L'Aquila” (Il Tirreno, 16.07)
Si attendono nuovi entusiasmanti sviluppi, ricordando che già a suo tempo era "al via la stagione delle trote, ma mancava il ripopolamento - colpa della burocrazia".
luglio 15, 2009
(fonte: LaRepubblica)
Per la prima volta a Strasburgo gli stipendi sono uguali per tutti. L'eurodeputato del Pdl: "Questi non sanno quanto si prende a Montecitorio"
"Una miseria questi 290 euro"
Mastella protesta per la diaria
STRASBURGO - "Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano". Clemente Mastella esterna il suo disappunto per le nuove "durezze" a cui sono sottoposti i 736 eurodeputati. "Si prende meno che in Italia". Lo urla in ascensore, sventolando furioso le carte che via via gli porgono i suoi assistenti. Studia i chilometraggi. Chiede a Cristiana Muscardini, storica eurodeputata di An, ora nel Pdl assieme all'ex ministro di Prodi, come funzionino le firme-presenze per essere pagati.
Per albergo e vitto la Ue paga ai deputati 295 euro al giorno. Più una correzione legata alla durata del viaggio e alla distanza fra casa e aeroporto (tre euro al chilometro). Fino a questa legislatura gli euro erano 250: l'aumento è legato alla nuova normativa scattata all'Europarlamento. Da quest'anno tutti i deputati guadagnano uguale: 7.666,31 lordi al mese, indicizzati sull'inflazione. Al netto, sono 5.700 euro. Con pensione dopo cinque anni, finito il mandato. Finora invece gli stipendi erano equiparati a quelli dei parlamentari nazionali: gli italiani erano i Paperoni e adesso prendono meno; ma per lituani, bulgari, e molti altri è una pacchia.
Nel conto, poi, ci sono 4.402 euro al mese per spese generali: vere o no, non si deve dimostrare nulla. Solo essere presenti in aula almeno sette volte all'anno. Altri 17.570 euro mensili, invece, sono per l'indennità di segreteria: stipendi e spese degli assistenti scelti dal deputato. Finora anche questa cifra era intascata senza ricevute, magari per collaboratori condivisi fra deputati.
I biglietti aerei per la prima volta non sono rimborsati a forfait: i rimborsi di business class per biglietti low cost o per viaggi di gruppo in auto erano prassi diffusa. Così ora è obbligatoria la ricevuta. Idem per la benzina: 0,49 euro al km. Infine, 4.148 euro sono destinati a viaggi fuori dai rispettivi Stati e 149 euro al giorno, hotel escluso, per missioni extra-Ue. Finisce così l'escamotage di incassare 1.500 euro in nero a settimana per i viaggi aerei che i deputati compiono per le tre settimane mensili di sedute a Bruxelles o Strasburgo. Alcuni, peraltro, si facevano vedere all'Europarlamento anche la quarta settimana, quella destinata al collegio di casa. Altri 1.500 euro.
maggio 11, 2009
Ci sono i problemi con la potenzialita? Dora innanzi non ci saranno più!
Perché c'è Vi!
Vi si può ordinare nel regime di Online – la qualità del produttore – il 100% dell’azione utile
Le opinioni dei nostri clienti:
- Il sesso porta più soddisfacimento. Lo stress e la tensione sono spariti. Lei non si rattrista più, ora io non temo, che sarò costretto a negare. È una sensazione fisica sbalorditiva, dopo la quale segue lo stesso sentimento profondo.
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rilassandosi e senza la necessità dell’entrare nel merito di quel fatto, che il pene continua a trovarsi in posizione verticale, anche quando tu sei interrotto (i figli battano alla porta della camera da letto, il cane abbaia, il preservativo scivola). Quando prendi coscienza del Vi, questo può anche stare un grande regalo per la compagna. C’è solo un consiglio: non le dica, che lei prende il Vi: l’apprezzamento di se stesso femminile è anche molto suscettibile.
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Essù, via! Godi tu anche Vi! No aspetta ancora più!
aprile 10, 2009
Pubblicità Progresso®: Il rimedio contro limpotenza
Problemi di vita sessuale? La donna amata non mostra più interesse verso di lei? Non aver fretta di mettere il punto nella sua vita privata! Ore non è più il problema e noi sappiamo come aiutarvi! E tutto l’aiuto è composto in unica parola: Vi. È il mezzo completamente sicuro che da tanto tempo viene utilizzato in medicina per la cura di impotenza.
Come hanno dimostrato i studi medici Vi migliora l’erezione in 74% di casi. La meta di popolazione maschile della pianeta ha le problematiche sono causati non tanto da disturbi di potenza, ma a causa di mancanza di esperienza oppure dallo stress subito. Dopo l’assunzione di pillola il preparato inizia di funzionare già con passaggio di 30 muniti e risultato viene fissato in subcoscienza e possibilmente la prossima volta l’assistenza psicologica di questa genere potrebbe non servire più! Nel mondo non è stato invitato il miglior mezzo per incrementare la potenza maschile.
Viagra Vi è il piccolo aiutante per la comprensione reciproca!
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E ore la testimonio di prima persona del sig. Anacioni Stelio, di anni quarantatré vecchio, stato lavorato alla T.O.T.I.P. per cinquantaquattro, e in oggi coniugato insieme alla sua moglie:
Ho 40 anni e durante ultimo tempo ho notato il problema di potenza. Non davo molta importanza, credevo che potrebbe essere la stanchezza. Durante le ferie sul mare ho conosciuto una donna affascinante. E la nostra conoscenza ci ha portato nel letto. Non ho niente da dire dopo l’assunzione di Vi, tutti è passato come una favola. Buona erezione non si è fatta aspettare. Avvicinandomi all’atto stesso sapevo bene che tutto andrà bene. Il sesso continuava e continuava, riuscivo solo a fare intervalli di fumo. Ora mi ricordo con ammirazione che quella prima esperienza con Vi. Dopo svegliarmi al mattino sentivo ancora l’effetto di elisir miracoloso ed ho fatto un paio di altre prove. La mia ragazza è andata in estasi. In generale sono rimasto contento del risultato. Non so cosa dovevo fare senza provare a quale tempo Vi Viagra è il medicinale più miracoloso di quelli che esistono nel mondo! Mi sento come appena nato!
Vieni su, coNpralo anche tu, Vi! Torna al tuo essendo uomo! Rimedia contro limpotenza!
novembre 05, 2008
ottobre 30, 2008
DOPO PÈRIPLÎ (?) INFINITI, PERIGLI ET SORDIDI INTRECCI, MYSTERI D'ALTRI TEMPI, MINACCE & TORMENTI, SCHIANTI E FISCHI DI GOLA (?), ALFIN – SOTTO L'EGÌDA (DIREBBE L'ISTRUITO MINISTRO MARIASTELLA GELMINI) DEL GRANDE CARRO, PICCOLO CARRO, E DELLE STELLE TUTTE, NONCHÉ (& SOPRATTUTTO) DI 'STA CIPPA DI CAZZO – SON LIETO (O ANCHE TEPIDAMENTE GAIO) D'INFORMAR VOI TUTTI (STRONZONI) CHE CIÒ

ESISTE. (boia, deh)
ANCHE SU IBS, SÌ.
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E NON SOLO, GIACCHÉ SE IL CASO M'ASSISTE, VE NE CAERÒ PURE UN ALTRO, ANCHE PEGGIORE.
maggio 21, 2008
maggio 08, 2008
Indi per cui, al momento le opzioni che si profilano sono due:
1) risalire a ritroso il presente, inserendole un po' qua e un po' là, a totale & arbitrarissimo capriccione e senza costrutto veruno (opzione di dubbio gusto, nonché nessunissima utilità)
2) sbattersene i coglioni e tirar dritto, dispregiando in grado sommo chi tal bambinerie sciroppose utilizza e – vieppiù! – ne gode, tronfio & bambaccione (opzione pugnace & fiera, ispirata a' più algidi criteri del Trissino e del Bembo, non fosse che son morti è un sacco d'anni. Pace.)
Ecco. Potrebbesi chiuder qui, senz'altro dire. E porterei pure sei. Pvrtvttavia – come insegna a tutti quanti Wilma DeAngelis, o forse era Catone l'Uticense – tra i due, tertium datur: e quindi, per oggi, al fin di raggiunger'il vario, attingendo al dilettevole eppvr frïvol quanto mai, ci si spertica in faccine (di cazzo).
E dunque

Al Senato: Renato Schifaniiiiiiiii
























Alle pari opportunità: Mara Carfagnaaaaaaaa









Alle riforme: Umberto Bossiiiiiiiiii










Ai rapporti col parlamento: Elio Vitooooooo














Alla giustizia: Angelino Alfanoooooooo













Alla difesa: Ignazio La Russaaaaaaaaa















All'economia: Giulio Tremontiiiiiiiiii
















All'attuazione del programma (?): Gianfranco Rotondiiiiiiiiii











Alla semplificazione (???): Roberto Calderoliiiiiiiiiiii

















e ora tenetevi, perché partono i fuochi d'artificio, botti, fischi & cotillons:
Ai beni culturali: Sandrooooooo BBBBBONDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII






































PE-PEM! PEM! PEREPEPEM! PIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII PEM! PE-PEM! PRAPRAPRAPRAPRAPEEEEEEEEEEEEEEEEE BOTTAFORTE
Oltre a simil belluria, si ricorda (a voi, merde insipide che vi scordereste anche di dov'è che si caca) che oggi inizia la Fiera del Libro, a Torino.
Cazzo ce ne fregherà?
Ci sarà anche Sandro Bondi (dico: Sandro Bondi! Ahahaahahahaahahahahaahahahahaahahaoioidehèinutile, sandrobondi mi fa ridere come il parini - ahahahahaahahahaahahahahailparini
ahahahahahahhaahahahahaahahsandrobondimiodiosandrobondiahahaahahahahvogliomorire)?
Chissà. Comunque sia, se anche ci fosse Sandro Bondi ®, VittorioSgarbi, Emilio Fede, Gundam e lo Shogun Mitso Kunymito, a noi...
C'IMPORTA UNA SEGA
(toh, così)
che tanto basta che ci sia (stand H146, padiglione 2 - GiraldiEditore) lui:

Bello pensare come tal manufatto si trovi ad essere nella stessa stanza/abnormecapannoneaformadilingotto del presidente Giorgio Napolitano. Eh sì, la vita a volte fa culaïa, come avrebbe detto la mi' nonna (no, in realtà penso non l'avrebbe detto, la mi' nonna - ma fa più o meno lo stesso)
(fine messaggio promozionale. A seguire inserirò link utili ad acquistarlo, riciclarne la carta e utilizzare la copertina come comodissima toppa per tute e/o jeans da lavoro)

(e ora mai più faccine, cazzo & stracazzo)