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maggio 31, 2005

Ancora, l'Italia è un paese che ride…
BERLUSCONI: “ECONOMIST SBAGLIA, ITALIA E' RICCA”
Roma, 27 maggio – “L’Economist sbaglia a raffigurare l’Italia con le stampelle. L’Italia è un paese ricco e benestante. Lo dimostrano i dati sulle case di proprietà, sulle automobili, sui telefonini e su alcune regioni che sono fra le più ricche di Europa”. Lo afferma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella conferenza stampa con il premier britannico Blair.
”La stampa inglese – afferma Berlusconi – guarda a noi attraverso il filtro di certa stampa italiana.
Vorrei spendere una parola in difesa della mia economia e del mio Paese. Questo Paese non è soltanto bello, non è soltanto il Paese più ricco al mondo di beni artistici. Abbiamo 100mila fra chiese e monumenti, 40 mila palazzi storici con i tesori che contengono, 3500 musei, 2500 siti archeologici, 1000 teatri. Ma siamo anche il Paese che ha le regioni più ricche d’Europa. Abbiamo una ricchezza delle famiglie 8 volte il nostro PIL annuale. Abbiamo il più alto rapporto al mondo fra automobili e popolazione. Abbiamo il più alto numero di telefonini (siamo play boy ed i nostri ragazzi mandano almeno 10 messaggi al giorno alle loro ragazze). E siamo anche il Paese che ha il maggior numero di case di proprietà delle singole famiglie. Quando l’Economist guarda all’Italia e figura un’Italia sostenuta dalle stampelle, dice una cosa che è profondamente contraria alla situazione che noi in Italia viviamo. È una situazione di benessere e di gioia, perché siamo nati in un Paese che è il più bello e fra i più ricchi del mondo”. 

Ma che cazzo ride?

maggio 25, 2005

MI SPIACE INSISTERE, MA... come dire... inventandosi un proverbio ora ora: "CHI VIVE IN ITALIA, SON CAZZI SUOI" (1)


IL RAFFREDDORE NON FERMA IL TIFOSO BERLUSCONI - Un forte raffreddore ha bloccato Berlusconi a poche ore dalla partenza per la Turchia, costringendolo ad annullare tutti gli impegni di ieri compreso quello politico in programma nel pomeriggio a Istanbul. Il presidente del Consiglio raggiungerà il Milan solo oggi, con l’aereo di Stato su cui viaggeranno anche i figli Piersilvio e Luigi, oltre a un gruppo ristrettissimo di dirigenti Finivest e ai tre direttori delle reti Mediaset. Nel primo pomeriggio da Roma parte un altro aereo, con 50 parlamentari milanisti che prima parteciperanno alle votazioni per i giudici della consulta.



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(1) ma potremmo dire anche, ampliando il discorso: "chi ha il pane, abbia anche le brioches". Che poi è la variante rovesciata di "agli zoppi pedate negli stinchi"

maggio 16, 2005

Acutissima osservazione di Silvio Magno, mentre mangia un gelato e si fa intervistare:


“IL PRODOTTO INTERNO LORDO NON CRESCE? COLPA DEL PONTE DI PASQUA!”
Già, cari lavativi caproni & nullafacenti! Se si va al mare non si può certo pretendere che cresca il PIL, razza di inetti. Che pretendete, che col lavoro di una sola persona (lui) si possa salvare la baracca? Andate, andate al mare, vai, che all’Italia qui non gli cresce il PIL! Ce l’avrete sulla coscienza, fannulloni comunisti che non siete altro. Meno male c’è lui. Lavorare dovreste, maledetti. E maledette anche queste statistiche comuniste che non tengono conto delle feste. E maledette queste feste comuniste come la Pasqua, che i preti c’hanno pure la pianeta rossa, e io lo so che son tutti comunisti. Maledetti. Ma ora vedrete ci pensano loro, che gli riesce: in vista del prossimo Natale, infatti, saranno già pronte una serie di astute contromosse volte alla netta e indiscutibile crescita del PIL, messe a punto dal genio cristallino del cav. Silvio Augusto I (e unico), con la collaborazione (subordinata & obbediente) di G. Vespasiano Letta, R. Diocleziano Schifani e S. Nerva Bondi. Si tratta dei piani “Natale in Azienda” e “Un Santo Stefano Straordinario”, i quali prevedono, oltre alla presenza del sottoposto in Azienda per due sympatiche giornate di lavoro (che, per santificare la festa dureranno 12 ore, mi par chiaro – c’è pur sempre da recuperare il ponte di Pasqua), e all'accorto stratagemma dell'"omaggio rovesciato", consistente in un volontaria donazione in denaro - fissa ed irrinunciabile, calcolata in base al criterio di spartizione "a voi resta la busta, a noi la paga" - fatta dal subordinato a favore del padrone, in luogo del tradizionale (e obsoleto) ceppo natalizio dal padrone al subordinato, la strategica figura dell’Arcano Motivatore, che vestito da Mago Otelma ma più sobrio salmodierà le mistiche parole messe a punto dall’imperatore in persona, alato motto volto all’ineluttabile trionfo economico della nobile nazione Italica: “Cresci PIL, cribbio, cresci!”. 
Se poi questo non bastasse – ma non penso – è già pronto il piano B, che prevede la battaglia del grano, l’autarchia e la presa di Tirana. Spezzeremo le reni all’Albania. Toh, così.
Andate al mare, bravi. Poi non venitevi a lamentare con me che il PIL non  cresce. E volete anche la pensione? Comunisti.

E buon gelato a tutti...

maggio 12, 2005

I FORTUNATI


bloccati in autostrada sotto l’acqua, alle 6.15 di sera,
sono questi i fortunati, sono questi che
hanno un lavoro come si deve, i più con le radio a tutto
volume mentre cercano di non pensare e non ricordare.

è questa la nostra nuova civiltà: come gli uomini
una volta vivevano sugli alberi e nelle caverne adesso vivono
in automobile e sull’autostrada mentre
si ascolta e riascolta il notiziario locale e si
cambia dalla prima alla seconda e di nuovo in prima.

c’è un poveraccio in panne sulla corsia di sorpasso più avanti, cofano
aperto, se ne sta in piedi appoggiato al guardrail
con un giornale in testa sotto la pioggia.

le altre auto si fanno strada attorno alla sua, si spostano nella
corsia vicina tagliando la strada ad altre macchine che cercano di impedirglielo.

nella corsia alla mia destra c’è uno seguito da una
volante della polizia con i lampeggianti rossi e blu – di sicuro
non è per eccesso di velocità e intanto

d’un tratto la pioggia cade giù a secchiate gigantesche e tutte le
auto si fermano e
anche con il finestrino alzato sento l’odore di una frizione
che brucia.