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gennaio 30, 2004

...e dal raffinato cultore di antiche incisioni viniliche (di marca Deutsche Grammophon!) dell'edizione completa dei Corali di J.S. Bach, Ivo Brigiotti detto Il Merda, riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questa intrigante sciarada, questo pubblico sondaggio in guisa di vexata quaestio il quale, siamo certi, raccoglierà centinaja & centinaja (e perché no? DECINE!) di opinioni e pareri:


"ecco, sì, cioè... ma voi, quando andate a pisciare, lo mirate l'omino di plastica che sta attaccato al bordo del cesso, quello che serve per profumare l'acqua?"


Orsù: Rispondete NUMEROSI (stronzoni)!

gennaio 28, 2004

Care amiche, cari amici,

eccoci anche quest’oggi, come usualmente (ah sì?) succede da ormai tre mesi, alle prese con una nuova e gustosa ricetta, carica di bontà golosa & appetitosa.
Dopo il segreto per rendere più croccanti le vostre Girelle (che era, se ben ricordate, il farle diventare secche e vinche), e la ricetta del Dingo gioiosamente avvolto nell’Astice, stavolta ci cimenteremo in una nuova impresa: l’analisi culinaria di un celebre menù, che da sempre riempie i manuali di Storia della Cucina (?): il matrimonio Cacini-Zoppy.
Ebbene sì, care amiche massaje, (o altrimenti dette, oggigiorno, kitchen-manager): avrete senz’altro letto dello sfarzo maestoso, del sobrio gusto scintillante, della letizia contagiosa, di questo ormai celebratissimo evento mondano. E certo, non poteva essere altrimenti: il desiato e fausto giorno in cui la Principessa del Favùndi (cav.zza – sta per cavallerizza, amazzone: alto titolo onorifico che si dà a chi sta sui coglioni, con alterigia – Amanda Mayla De Goosens-Zoppy) ebbe a dire il Fatidico Sì al suo Sposo, Germano Reale di derivazione cadetta di un ramo della gloriosa Famiglia Caciny (avv. carp. mur. Tròilo Mecenate Cacini, il cognome del quale, come ben si vede, perde l’uscita in –y, e ciò a causa di complesse situazioni araldico-nobiliari di cadetteria, che adesso non stiamo qui a spiegare), conobbe, e meritamente, i più alti raggiungimenti culinarî almeno da un decennio (o due) a questa parte. Cuochi di tutta Italia – e uno anche di tutto il mondo – si dettero pubblico convegno in questa Lieta Ricorrenza per gareggiare giocosamente in pubblico agone manicarettìzio, il tutto in onore della nuova coppia, testè unita nella chiara benedizione di Imenèo, accorso con gran copia di faci & favelle, portate da Nàiadi pudiche e Spiritelli della Notte arrazzati. Giorni e giorni (e, nei casi più drastici, minutini e secondi) di ferventi preparativi, portarono il culinario stuolo operoso a concepire un siffatto, lussuoso, banchetto nuziale:


Toscano Misto

Tris di primi (Saltagliolini alla crème di Triceratopo; Trefolony al lusco & brusco; Teste d’aglio sbucciate e frammiste a Zuppa Generica)

Sorbetto di Plexiglas

Coglione di Jena al forno con contorno di Mercanzia Rubata

Assaggio di Formaggi & Frutta Esotica (esclusa la banana, per motivi di decenza)

Torta Nuziale con Sorpresa

Coperto & Caffè

Conto Salatissimo


Già dalla nomenclatura delle singole pietanze, care amiche, potreste ammirare la complessità e lo sfarzo nobile di simile apparecchiatura. Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio, portata per portata, la composizione e gli ingredienti di tutto questo “Banchetto del cazz, cioè no volevo dire degli Dei”.
E dunque, il luculliano pasto si apre con l’hors-d’oeuvre più raffinato e meno scontato di tutti, che lungi dall’essere – nonostante la fastidiosa ma innegabile omonimia – il classico & banale antipasto Toscano Misto (che tutti peraltro potete ordinare, in una qualsivoglia ma dozzinale Trattoria), consiste in singoli piatti vuoti, caldi, riempiti all’improvviso e con l’urlo (dall’addetto agli antipasti, nel caso in questione opportunamente travestito da samurai e/o kamikaze di Pearl Harbor), di “sbobba beige”, un raffinato composto molle altrimenti detto “pappa di mais”. Il tutto accompagnato da sottili strisce di verdurine rosse e arancioni (vale a dire NON di insalata, erba cipollina, porri, crescione, ecc) che il commensale trova – gioja dell’occhio! – già sul desco imbandito, a guisa di ornamentale decorazione in centro tavola.
Segue l’ormai celeberrimo Tris di Primi, composto per l’occasione da Saltagliolini alla crème di Triceratopo (raffinatissima ricetta ottenuta grazie ad un pool di scienziati compiacente, il quale si è prestato alla clonazione & riesumazione del Triceràtops, dinosauro estintosi milioni di anni fa perché finocchio e orbo, quand’anche non stitico, e la cui preparazione prevedeva la macellazione pesa del peraltro unico animale riportato miracolosamente alla vita, riducendone quindi le carni ad una pappetta insipida (crème) ma perfetta per guarnire come condimento i Saltagliolini, pasta di nuova concezione all’orzo e al silicio, concepita simpaticamente a forma di cazzo, e prima cotta in acqua bollente, poi saltata in padella, giusto per darle la tipica consistenza del raffermo e del riscaldato); Trefolony al lusco & brusco (le classiche pipe rigate al burro, ma servite al buio da un cameriere vestito da Diabolik, che cercherà in tutti modi di darvi a intendere che quelle che vi sta porgendo sono lasagne al forno); e Teste d’aglio sbucciate e frammiste a Zuppa Generica (in cui, ovviamente, la Zuppa Generica è quella composta da cipolle fatte rosolare e quindi sciogliere nel guano – recentemente scoperto poi anche come ottimo composto per la calvizie! – carne macinata, e pezzetti di lego, così per fare simpatia & meraviglia fra gli Invitati).
Quindi, dopo un utile e discreto Sorbetto di Plexiglas (pare che l’Ambasciatore del Siam – sì, Siam-tutti-finocchi, ultimo posto in cui, tra l’altro, sono stati rinvenuti fossili di Triceratopo, chissà perché – abbia assai apprezzato la pietanza in questione, imponendone l’importazione immediata nel di lui paese natio), ecco che si entra definitivamente nella storia con il Coglione di Jena al forno con contorno di Mercanzia Rubata. Il piatto in questione, di – vi avvisiamo – difficilissima preparazione, consta non del prezioso organo genitale del vile cànide omonimo, bensì di una serie di mentecatti molesti provenienti dalla città di Jena (Germania, la stessa dello Sturm und Drang), ficcati a forza in forno e gratinati sapidamente al vin brulé & cipolle acerbe (?). Il gioco sta poi nel ricoprirli con la Mercanzia Rubata (a chi? Ma a loro stessi, ovviamente!) & salsa di macero (preziosa composta ricavata dagli scarti della fermentazione della tequila, vale a dire dalle foglie di agave) in quantità, giusto per nascondere le fattezze (semi-)umane.
Tralasciando, come ovvii fatti & situazioni, gli assaggi di Formaggi & Frutta Esotica, veniamo dunque alla Torta Nuziale con Sorpresa, gioiello culinario pari (almeno) alla Vesuvienne o alle Crostatine del Mulino Bianco all’albicocca. Una serie di strati di mille foglie ricoperti di panna montata, gocce di cioccolato sparse all’interno, crema pasticciera che cola da ogni interstizio, sommità flambée al Grand Marnier: è tutto ciò che non c’era, lì dentro, essendo essa composta invece da un telo bianco agganciato con la forza bruta al pavimento, in corrispondenza delle quattro estremità di quest’ultimo. Sotto, un Orso Impazzito. Cioè, non un orso vero, ma il cameriere normalmente addetto ai dessert, però travestito da Orso. Con tanto di occhiali da sole. Badate bene, non da Grizzly, né da Orso Labiato, né tantomeno da Orso Kodiak: un Orso Impazzito, la razza più rara e preziosa, ancorché in estinzione avanzata (rinchiusi nei manicomi, gli Orsi Impazziti, sono alquanto riottosi a riprodursi – ahahah, passatemi la facile battuta, care amiche!), di questa specie di nobili animali. Il fatto poi, che un invitato burlone (tale Bàlleri Ampelio-Luca II, detto Ampeluca, parente stretto del Festeggiato Maschio, arditamente altrimenti detto, ma solo per l’occasione, “lo Sposo”) avesse proditoriamente ascoso (o ucciso, a suon di giuste nerbate, come merita la servitù) il cameriere preposto a tali servigi, sostituendolo indi con un Orso Impazzito vero (noleggiato a ore dal locale manicomio “Patrick Kluivert: Tutta la pazzia che può servirvi, anche a tranci”), nulla toglie alla brillantezza dello scherzo, che anche se non ebbe seguiti – morirono tutti, uccisi dalle poderose unghiate dell’orso in preda al panico furioso, e per le luci (ecco spiegati gli occhiali da sole, che l’Orso vero rifiutò) e per la bruttezza della sposa, o di quella di sua sorella, nessuno l’ha mai capito – fu assai divertente e servì a sterminare una genìa trista e potenzialmente brutta dentro e fuori, come quella Zoppy-Cacini minacciava di essere.

Alla prossima ricetta, care amiche (di chi? Mie no davvero… io non mi mescolo certo con simile feccia!)


Dott.ssa Livia Sanseverino, nei Merda

gennaio 24, 2004

ANNUNCIO IMPORTANTE:

Quest’oggi, 8.000 coglioni (ne erano attesi 4.000, ma i coglioni, si sa, son tanti, e poi, usano esser sempre in coppia), hanno applaudito l’attuale presidente del consiglio, on. Silvio Berlusconi, nel pieno della Convention (dire congresso pare brutto) per i festeggiamenti dei dieci anni di Forza Italia, al Palazzo dei Congressi dell’Eur.
Forse i presenti, più quelli che hanno solo idealmente partecipato (che saran parecchi, insomma: ricordiamo che è pur sempre il partito del 25%, o poco più, degli italiani – qualcuno che lo ha votato ci sarà, anche fra chi legge queste righe), sono tutti manager, giovani rampanti, rampolli di famiglie benestanti, donne in carriera, esponenti del ceto medio-alto dalla sconfinata ignoranza storico-politica e dalla vena qualunquista facile. Ma forse ci sono anche esponenti di classi più basse. Allargamento del consenso, chissà. E chi se ne frega, insomma. La notizia passerà comunque alla storia. Tuttavia, potremmo aggiungerci qualcosa, eccheccazzo. Lasciamo che Shéhérazade ci racconti una storia, l’ultima, prima che il sultano della fiaba, che qui è pure cavaliere, le tagli la testa:

1) Le continue accuse ai comunisti, al regime totalitario che incombeva e che, se non c’era LUI, avrebbe certo dilagato per la povera italica patria, arrivando senz’altro a RImettere in uso (come un tempo! E non solo come in URSS! I comunisti sono una razza dura a morire, specie in Italia!) i Kolchoz e i Sovchoz, i razionamenti per il pane, l’ideologia oppressiva e totalitaria in cui si è tutti controllati rigidamente e imbavagliati, anche e soprattutto nella libertà di espressione e opinione, ecc ecc; le continue e (assai spesso) gratuite bordate di questo tipo, tirate sempre facendo leva sull’ignoranza (in senso buono) di un bel po’ di persone, la massa… e il tutto in un paese in cui, fino a prova contraria (Prodi?) non c’è mai stato al potere un comunista, non sono mica una bella cosa. O NO? Quantomeno, non costruttiva. A lamentarsi, si sa, son buoni tutti. A lamentarsi di cose non reali o non immediatamente presenti (se non proprio immaginarie), poi…
2) Dire che “l’aumento dei prezzi è colpa dell’Euro”, e punto e basta, non è mica una bella cosa. O NO? In Germania, lo si sappia, l’inflazione di dicembre 2003 è SCESA all'1,1% (in Italia è cresciuto del 2,5%, no così... tanto per dire - non sarà mica che si protegge e non si controlla eh?); ma questa è comunque un’informazione che prendo da Repubblica odierna, giornale NOTORIAMENTE comunista, da sempre, giacché, repetita iuvant, i comunisti in Italia son razzaccia, radicata & potente. (pare anzi che sia una bella lotta, per il PDC, far tenere a quei cattivoni della redazione la dicitura repubblica, sulla prima pagina. Loro vorrebbero cambiarlo in PRAVDA, pensate un po’!)
3) Continuare a sostenere che i magistrati (da sempre, certo: evidentemente, quarant’anni di DC, di mafia, di speculazioni edilizie, di trasferimenti di capitali, di stragi impunite, di scandali insabbiati, ecc, non sono un sintomo sufficiente per la semplice diagnosi “chi ha i soldi, in Italia (nel mondo?) fa quel che cazzo gli pare”), sono una massa di corrotti al soldo della sinistra rossa & stalinista, solo perché tu hai infranto la legge in mille e mille modi diversi (la cosa, si consideri, non è poi così impossibile come sembra, a leggerla così; pensate solo ai vostri datori di lavoro, o voi che leggete: in quanti non hanno le mani in pasta in qualcosa? In quanti non mettono in atto qualche sotterfugio, sempre grazie alla consulenza di commercialisti e/o fiscalisti e/o esperti a vario titolo, per pagare meno tasse, per arrangiarsi, per aggirare quella norma, che “sennò non vanno avanti”, poverini? – personalmente, di 5 lavori che ho cambiato ultimamente, posso dire che almeno in 3 casi la cosa era palese e continua, povera gente), e non vuoi NON SOLO che ti presentino il conto, ma anzi hai la faccia tosta di far di tutto per farli passare da disonesti e corrotti a loro volta (schema: "in Italia c'è un regime? No, non è assolutamente vero, anzi sì: siete voi, il regime!" "io sarei uno che vuol far passare i propri interessi per gli interessi dello stato? Ma per favore, assolutamente no! VOI, casomai...) – tutto questo, insomma, non è mica una bella cosa? O NO? Si noti, al proposito: una frase pronunciata proprio oggi da don Bozzo (e ho detto Spinoza) è stata “il fascismo è stato meno odioso di questa giustizia togata”. EVVAI!
4) Continuare, più o meno velatamente, a far sostenere dai sottoposti – aziendalismi di partito! – che il capo (nel caso di un partito-azienda, del PARTITO-AZIENDA DI MAGGIORANZA per di più, il capo si chiamerà Presidente del Consiglio…) è ipso facto un genio (si veda, qualora non si sia fra i fortunati che ricevettero a suo tempo la rivista-pamphlet meravigliosamente ridicola che il coglione badò a spedire agli Italioti tutti o quasi, e che certo in un paese NORMALE gli sarebbe costata elezioni, immagine, e perdita del saluto da parte dei familiari forse; si veda, dicevo, ma è solo una goccia nel mare, un’intervista – La Nazione, venerdì 23 gennaio 2004 – alla psicologa Vera Slepoj, in cui la STUPIDA cerca di dimostrarci che il cav. è una figura “leggendaria”, tipo “Il signore degli Anelli” (?), che ha certo “un’intelligenza superiore”, e che – udite, udite – anche chi lo odia, in fondo lo odia perché lo ama. Anche le famose & celebrate gaffes, secondo lei – d’accordo con Confalonieri peraltro – sono nient’altro che “scompensi del genio”) non è mica una bella cosa. O NO? (Il culto della personalità, tralasciando ora il buon Chiorbone e il suo amico croceuncinato in Zazzera & Baffetti, non era una pratica comune ai comunisti di tutto il mondo, che idolatravano in grande stile Stalin dopo e Lenin prima, con la cosa che si ripercuoteva ridicolmente anche sui pesci più piccoli e locali, tipo il Migliore da noi, giù giù fino a Ceausescu in Romania, e via così?). Postilla: in questo, la lode maggiore va senz’altro a quell’ammiratore di “grandi seduttori” che è l’id.Bruno Vespa (id. sta per idiota), il quale, pur dalla invidiabile posizione da membro esterno (free-lancer!!!) rispetto al partito azienda, riesce a raggiungere livelli di adulazione impensabili & ridicoli. Non solo, ma ci scrive anche libri su.
5) Censurare Enzo Biagi, Santoro, Luttazzi, Sabina Guzzanti, (e questi ultimi due, specie la seconda, assolutamente, si noti che a me non piacciono affatto) il premio Nobel 2000 per la Letteratura Dario Fo, solo perché dicono cose su cui il capo e (conseguentemente) il partito-azienda non sono d’accordo, non è mica una bella cosa. O NO? (a proposito, non è bello nemmeno far discorsi del tipo che la satira “è liberissima, perché sulle reti mediaset non c’è un solo comico che non lo dileggi. Però se la satira diventa espressione d’odio [Raiot e Sabina Guzzanti?] allora no. No, perché dice menzogne e non fa ridere”)
6) Fare discorsi a reti unificate a ogni piè sospinto, solo per farsi vedere e spiegare, parlando al cuore degli italiani – parlandogli con le lacrime agli occhi, parlandogli grondando buon senso da “signor maestro”, parlandogli facendo la parte dell’austero ma giusto vecchio capofamiglia, che sa quel che è bene per tutti, anche se gli altri possono non capire – ora una certa riforma, poi una scelta dolorosa ma necessaria, quindi altre minchionate simili, non è mica una bella cosa. O NO? Non vi ricorda almeno un po’, un certo tipo di paternalismo dittatoriale sudamericano, di quello che nei casi più buoni si può chiamare Peronismo? Non fa tanto ducetto sotto mentite spoglie, uscito da un qualche colpo di stato?
7) Sparare a zero sui giornali, che non lo trattano come l’opposizione (forse perché vorrebbe che tutti lo trattassero come Libero dell’im.Vittorio Feltri – e qui im. sta per imbecille – o come Il Giornale, o come tanti e tanti e tanti altri di sua proprietà, che magari non lo trattano affatto, ma che puntano – si vedano, o meglio NON si vedano, please, i vari Controcampo, Donna Moderna, Men’s Health, Il Borghese, ecc ecc – al rincoglionimento soffuso e all’accerchiamento ovattato di qualsiasi critica o dissenso - a proposito, notevole anche il caso de La Nazione, che ormai dà risalto solo ed esclusivamente a notizie tipo tragedie familiari, uxoricidi, mostro di firenze, cogne), che sono “oggetti inutili, destinati a scomparire, ormai di élite, in quanto in Italia se ne vendono 4 milioni e ottocentomila copie, al netto di quelli sportivi” (che ovviamente NON sono inutili), il tutto anche perché, certo, “il futuro è digitale, i giornali hanno fatto il loro tempo; le battaglie [dei giornali] sembrano quelle dei costruttori di carrozze che volevano impedire la diffusione delle auto. Non potete fermare il progresso”- il dire tutte queste cazzate, in definitiva, non è mica una bella cosa. O NO? Tantopiù sostenendo subito dopo che quello "non era un attacco, ma una constatazione. I vostri [dei giornali, ancora] articoli usano frasi fra virgolette di fonte anonima. In Italia c’è un regime, sì, cari direttori: i dittatori siete voi" (ma come? Non aveva appena detto che i giornali non contano più un cazzo, perché non li legge più nessuno???)

               (Corollario al punto 7: in questa occasione – ma ahimè! Cito ancora da Repubblica, il noto organismo fondato da Trotskij & Fidel Castro, il tutto sotto l’egida di Filippo Turati & Anna-Kuliscioff-esule-russa, ovviamente – disse anche che “si sa che nessuna MASSAIA legge i giornali”. Cazzo, e perché no, mio bel progressista? Ma certo, si può supporre, perché saranno impegnate ad essere buoni madri di famiglia ed angeli del focolare. Cristo, che intelligenza superiore che ha il nostro presidente!)

E poi, si potrebbero aggiungere le cimici-spia, messe (?) nel suo studio da qualche comunista (certo, un po’ fesso, parevano polpette!); le frasi tipo quella sull’islam che è una civiltà inferiore (e poi, giù colpa ai giornalisti che avevano frainteso!); Renato Schifani; come sta riducendo la scuola (a tutti i livelli) quella cretina della Moratti; i giudici assassini; Emilio Fede & Company; le mille & mille battutine auto-giubilanti, auto-assolventi, auto-martirizzanti sparse in ogni amabile occasione in cui è possibile vederlo, quando non è indaffarato con la storia del presidente-operaio; l’amaro calice; le leggi respinte dal Quirinale (due, grosse, a breve distanza l’una dall’altra), come INCOSTITUZIONALI; e via e via e via e via… ma poi ci dilungheremmo troppo, e in ogni caso, ci vorrebbero spalle più robuste di quelle che può avere Shéhérazade. O dirlo a BrunoVespa?


P.S. Cazzo (merda, sarà meglio che Shéhérazade dica meno volte Cazzo, eccheccazzo! sennò che Shéhérazade sono???), scordavo. Frase di oggi, più o meno: La sinistra è come Goebbels. Oggesù... Non è mica una bella cosa. O NO? 

gennaio 23, 2004

Problemi di calvizie? L’incipiente ma del tutto involontaria visibilità del cuoio capelluto ti opprime e ti impedisce quasi di respirare, proprio come una cintura troppo stretta di almeno due buchi?


NON DISPERARTI, UOMO!

Dagli studi di Mazzo sul Tazzo (CC), nella lontana Négria, un pool di scienziati ha appena messo a punto un nuovissimo, rivoluzionario, metodo per debellare finalmente questa insidiosa & avvilente piaga! È venuta l’ora del…


GUANO DI PICCIONE


Basta con le inutili e costosissime lozioni in fiale! Basta con quegli esosi dei tricologi e i loro consulti! Basta con i barbieri truffaldini, sempre pronti a vendervi prodotti che poi, a conti fatti, non migliorano di una virgola la situazione! Sì, stop a tutto ciò: da oggi c’è GUANO DI PICCIONE™, la sorprendente pratica che, oltre ad avere caratteristiche 100% nature, è per di più facilmente reperibile, e a buonissimo mercato. Difatti, vi basterà recarvi ai pubblici giardini, sotto un leccio, o anche un pioppo, o – perché no? – un larice; e/o (meglio ancora!) sotto il monumento a Garibaldi – o altra simile divinità egizia – della vostra piazza preferita, in città, e aspettare. Se qualcuno non chiamerà le forze dell’ordine prima (“maresciallo, c’è uno strano tipo che staziona sotto al monumento a Nero Wolfe, di fronte alla Banca Bulgara!” – “Prontopolizia? c’è uno su una panchina qui al parco, di sicuro è lì che si fa dei grossi cinque contro uno mentre guarda passare i bambini!”), tempo quelle due o sei orette precise precise, e avrete la testa completamente ricoperta da del sanissimo GUANO DI PICCIONE™.
E a questo punto, cari amici, i vostri guai saranno finiti! Basterà non lavarsi mai più la testa e… voilà che avrete un bella copertura della vostra altrimenti risibile scatola cranica! Sì! Un bel cupolotto nero nero, nuovo di zecca! Inoltre, selezionando accuratamente il tipo di uccelli (chessò, richiamandoli con un tipo di mangiare specifico, o scacciando COLLE MANE i passeriformi non graditi), sarà pure possibile scegliere tra varie colorazioni (che, vi avvertiamo fin d’ora, saranno permanenti). Provate l’affascinante evergreen “brizzolato, mod. Piccione comune”, oppure lo sbarazzino & giovanile “castano sfrangiato, mod. Fringuello di città”; e via e via, tra un tourbillon di possibilità e anche (ebbene sì, spazio alla fantasia!) di combinazioni di vario genere! E, qualora vi venisse a noja… si può sempre togliere il guano vecchio e cambiare completamente pettinatura, colore e stile!

Su dai, fai come tutti; riconoscilo anche tu! La vita non sarà più la stessa. No, perché da oggi c’è…


GUANO DI PICCIONE

(Alcune indicazioni utili: dal momento di fine applicazione, lasciare indurire, ASSOLUTAMENTE senza far movimenti strani, tipo scuotere la testa, corrugare la fronte, tirare su col naso, respirare profondamente, per 4 ore o poco più. Se si è alla ricerca di acconciature particolari, si prega di munirsi di specchio DURANTE il consolidamento, e modellare il guano ancora morbido nella foggia ricercata. Non usare sistemi artificiali come phon, ventole, radiazioni, saldatori, per indurire più velocemente il guano, pena lo screpolamento del composto. Qualora si desiderasse invece toglierlo, magari per passare a altra pettinatura, si renderà necessario l’uso del martello pneumatico o, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il vostro tempo non valesse veramente niente, di scalpello, martello e infinita pazienza. Da un punto di vista prettamente medico, inoltre, non si sono riscontrate controindicazioni particolari, se non si tiene conto di marginali ed episodiche ma paurose infiammazioni della cute sottostante, senz’altro però dovute alla cavia, cioè no volevo dire al soggetto, già affetto – mi si passi il gioco di parole, è tanto che scrivo, comincio ad esser stanco, abbiate pazienza – di suo da simili patologie e/o rare allergie. Infine, ci dichiariamo appieno NON responsabili o colpevoli per eventuali danni e/o sintomatologie collaterali; altresì vi informiamo che NON risponderemo affatto di possibili nefaste conseguenze a voi o terzi, e anzi negheremo ostinatamente di conoscervi. Forse non vi apriremo neanche. Quindi, non provateci nemmeno e TROTTATE, cari i miei pelatoni di merda che fino a ieri vi facevate quel cazzo di riporto ridicolo che nemmeno Franco Strippoli da Bari e poi s’arriva noi e vi si dà l’occasione della vostra vita, e vi va male, e poi voi volete anche venire a protestare, dopo? Ma vaffanculo, va’…)

gennaio 22, 2004

EXECUTIVE MBA ON LINE 6° EDIZIONE

NUOVE SEDI TUTORIALI PER ESSERE PIÙ VICINI AI PARTECIPANTI


Quanto è importante per i manager completare e sistematizzare le proprie competenze, approfondire la conoscenza dei diversi processi aziendali e comprenderne i problemi e le necessità, acquisire tecniche avanzate di gestione, percepire i segnali di cambiamento?
PROFINET srl conosce queste realtà, ed è per questo motivo che, con vivo piacere, sottopongo alla Sua attenzione il programma della sesta edizione a carattere nazionale del nostro


Executive MBA on line  


Il primo Master in Business Administration in Italia erogato in modalità blended learning rivolto a manager, quadri, professionisti e alti potenziali e che nelle precedenti edizioni ha visto una presenza di ingegneri ed economisti pari al oltre il 70% dei partecipanti totali.
Il Master è progettato ed erogato da PROFINET srl –  la Management School costituita a Torino nel 1985, sulla base dell'MBA residenziale, giunto alla XVII edizione ed accreditato ASFOR.
L'Executive MBA on line, giunto alla 6° edizione nazionale, risponde alle esigenze dei manager e degli alti potenziali, coniugando la massima competenza nella progettazione ed erogazione del Master alla facilità di fruizione del percorso. 


L'Executive MBA on line è l'unica opportunità per acquisire un MBA continuando a lavorare. 


L'Executive MBA on line è, infatti, molto di più di un Master in rete: è un programma, scandito da molteplici occasioni di apprendimento, sistematico ed approfondito, finalizzato a sviluppare in via organica le competenze manageriali, portandole verso livelli di eccellenza.


L'Executive MBA on line è ancora più vicino ai partecipanti con sedi tutoriali anche a Bari, Cagliari e Treviso 


L'Executive MBA on line ha una durata di 24 mesi, a partire da marzo 2004, ed è basato su un mix formativo che prevede momenti di formazione in aula (non solo presso le sedi di Roma, Milano e Bologna, ma da questa edizione anche presso le nuove sedi di Bari, Cagliari e Treviso, grazie alle partnership che abbiamo attivato con Didagroup, Firenze – Rose Peach, Bologna, Al Chiaro Scuola di formazione Svimsvc, Bari – Itelm incorporated, Cagliari, Advisam, Treviso) con docenti, consulenti e testimoni aziendali e lo svolgimento di attività esercitative e di approfondimento a distanza e on line mediante l'utilizzo di WEB Campus, un'applicazione riservata ai partecipanti all'Executive MBA on line e accessibile via internet.
WEB Campus è implementato su Blackboard 6, la piattaforma per l'apprendimento collaborativo utilizzata da molte tra le più importanti e famose Università e Business School internazionali tra le quali Yale, Duke, Columbia, Warwick.

Il programma è strutturato su quattro macro fasi:

Precorsi (facoltativi): della durata di quattro settimane sono finalizzati ad omogeneizzare le conoscenze in ingresso ed intendono fornire ai partecipanti le competenze di base (Mercati e Istituzioni e Metodi quantitativi) per affrontare con sicurezza gli argomenti dei moduli funzionali.

Le Competenze Manageriali: è la fase centrale e più rilevante dell'Executive MBA on line e consente di sviluppare una visione sistematica ed approfondita delle diverse funzioni aziendali e dei processi che le caratterizzano. Vengono posti in successione moduli formativi relativi alle aree: Basic management, Marketing e vendite, Tecnologia e sistemi operativi, Sviluppo delle Competenze personali, Organizzazione e gestione delle risorse umane, Controllo di gestione, Finanza, Advanced strategy. 

Gli Elective: l'ultimo mese è dedicato al modulo di approfondimento, scelto dai partecipanti fra diverse possibilità. Attraverso questo modulo si potranno ulteriormente approfondire le tematiche generali di un'area funzionale o concentrarsi su un argomento specifico (Web Marketing, Corporate Governance, Change Management, etc).

Il Business Game: attraverso la competizione in gruppi, che si ritrovano in aula per tre giorni consecutivi, offre l'opportunità di stabilire un collegamento fra le diverse conoscenze e competenze sviluppate nei moduli della fase precedente, richiedendo di prendere contemporaneamente decisioni gestionali relative alle diverse funzioni in un'ottica di coerenza ed integrazione.


L'occasione mi è gradita per invitarLa alle presentazioni pubbliche dell'MBA on line che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale presso le sedi dei gruppi tutoriali con il seguente calendario…
Confido di poterLa incontrare presto, e che l'Executive MBA on line possa essere la risposta al Suo bisogno di crescita manageriale, e Le invio molti cordiali saluti.


RESPONSABILE DISTANCE LEARNING

Dott. Culo Sudo


Gentile Ingegnere / Gentile dottoressa / Gentile dottore,

gennaio 15, 2004

E ORA QUALCOSA RIGUARDO A CUI TUTTA L’ITALIA S’INTERROGA IN QUESTI GIORNI:

Ma sarà vero che i concorrenti di “Affari Tuoi”, il quiz condotto da PaoloBonolis, non sono veri telespettatori, bensì comparse e/o personaggi messi lì per far finta? Ma sarà vero che la maga che lo stesso invitò a Domenica In tempo addietro era in realtà una falsa cartomante? Ma sarà vero che tutti i soldi di cui si parla (e che si vince) ogni sera da GerryScotti, Mara Venier, Amadeus, Enrica Bonaccorti, PaoloBonolis, MaurizioCostanzo, Claudio Lippi, ecc ecc, sono effettivamente vinti da qualcuno? Ma sarà vero che uno gioca sul dolore della gente, l’altro fa tv spazzatura, l’altro ancora sfrutta uno sciacallaggio dei sentimenti, e quant’altro si voglia dire? Ma saranno vere tutte quelle denunce, e scoop, e notizie clamorose, e inchieste, e ancora denunce, e schiamazzi, e errori smascherati, e frodi scoperte, ecc ecc, che quell'uomo potente che è RicciAntonio ci propina ogni sera? E sarà vero, poi, che quello finge, l’altro pure, il terzo non è da meno, quello è sincero, quell’altro no, l’altro ancora così così? E infine, sarà vero che le veline, le letterine, le letteronze, le vallette, le annunciatrici, le modelle, le starlettine stanno ora con calciatori, ora con procuratori, con presentatori, dirigenti d’azienda, produttori, figli di procuratori, direttori operativi, e poi ancora calciatori, supervisori marketing, mezzi pezzi grossi, pezzi grossi, industriali, figli di industriali, dirigenti? Ma chissà. Tanto – che tutto sia vero o non vero, che uno abbia ragione e l’altro torto, che x sia un falso e y no, che tutti quanti si rigirino tra di loro, nelle loro ville e coi loro programmi – a noi…

C’IMPORTA UNA SEGA!

gennaio 13, 2004

“…allora, ci vediamo domani?”
“No, guarda… domani ci ho la crisi esistenziale, sarà un po’ un problema…”
“allora mercoledì?”
“Il fatto è che devo lavorare…”
lavorare?
“sì, scrivo; faccio lo scrittore free-lance: scrivo per «La Voce dello Stronzo», «Formentera – rivista di Lettesofia e Filoratura», e per «Il Signore dello Schizzo»... o meglio, no, per quella solo saltuariamente, a dire il vero…”
“ah, e chi ne sapeva nulla? Complimenti!”
“Suvvia”, (sminuendosi) “è un lavoro come un altro…”
“dev’essere fantastico, invece… ma come hai fatto ad entrarci?”
Eh, è una storia lunga… nel mio caso, io ho fatto uno scoop, quando ancora ero in redazione, e muovevo i primi passi!”
“Uno scoop?”
“Ho scoperto cosa si celava dietro le infinite ricchezze del neo-proprietario della squadra di Basket di Gessonara Felìttica…”
ehi… cosa? Ho appena fatto l’abbonamento! Dimmi un po’…
“beh, lui originariamente era nient’altro che un misero operaio, catena di montaggio. Un giorno era in macchina con la ragazza; riuscì ad appartarsi – era una delle prime volte che gli capitava – e quando erano lì lì per combinare qualcosa gli si ruppe lo stereo della macchina. Cioè, smise di funzionare, di colpo.”
Uhm, brutta storia, cazzo…
“già… la ragazza si rifiutò di andare oltre; litigarono, e poco tempo dopo si lasciarono. Lui si depresse, e per scarso rendimento finì che lo licenziarono. Allora Fece causa alla casa produttrice della macchina, e grazie all’aiuto di non so quale avvocato, la vinse. Anzi, la stravinse. Tanto che da allora, quella cazzo di fabbrica è sua…”
“ma pensa! Dev’essere fantastico, il tuo lavoro!"

gennaio 10, 2004

ERRATA CORRIGE: il Sole 24ore e BancaItalia desiderano scusarsi per quanto riportato nel post precedente. Si tratta evidentemente di una svista redazionale, di cui – pare – non riescono a capacitarsi nemmeno loro stesso. Il tutto anche perché, hanno dichiarato congiuntamente all’ANSA, per far fruttare nel minor tempo possibile i propri risparmi, il piccolo risparmiatore deve (è risaputo d'altronde)…

FICCARSELI NEL CULO!!!

Orsù, piccolo risparmiatore (del cazzo): smettila di sfogliare i quotidiani di economia e le riviste (che tanto, si sa, ti piacerebbe assai di più LeOre Mese), alla ricerca di quanti punticini ti han guadagnato le Enel, le Sip, le Zot e le Sbam! Prendi i tuoi soldini e METTITELI IN CULO! Vedrai quadruplicano!

(sistema non garantito né certificato. Ogni azione legale contro di noi sarà severamente repressa. Abbiamo la Guardia Nazionale, Tequila & Bonetti, e Nero Wolfe che son pronti a schiacciarLa, cara la mia merda. Arrivederci)

gennaio 09, 2004

ALTRO CHE BORSA (sì, ma dei coglioni)! ALTRO CHE BANCA INTESA (intesa nel senso di andare a stioccarvelo nel)! - Quest’anno, i tuoi risparmi investili in CANI! Sì, piccolo risparmiatore (dei miei coglioni!): niente più Bot, Cct, Azioni (sì, ma sulla fascia), Obbligazioni (a far che?), Penitenze, file in banca!!! Investi in Cani (Spaniel, Cocker, Fox-Terrier, Volpini, Bracchi, Gracchi, Caio, Tiberio & Bastardi varï), e la vita ti sorriderà! Dai, su! Anche tu… corri a investire i tuoi risparmi in 

CANI!

CANI: La nuova frontiera dell’economia. (fonte: BancaItalia & il Sole 24ore)