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marzo 25, 2010

...ok, diciamo che, come ha notato l'esymio ing. Candyman III, ero tranquillo come un gatto sull'autostrada.
Ho comunque fatto la mia porca figura, bubando però atrocemente la lettura e stando seduto su una percentuale assai modesta della parte del corpo che solitamente si usa per sedersi, vale a dire il culo.
Poi però cioccolatini a go-go, spuntati come dal nulla. E vinsanto. Viva l'autorità comunale, gentile & cerimoniosa, e piena di prosopopee, tanto per far cytazioni e omaggi a chi è stato nominato during the evening.
Io seduto su un divano, un'ottomana, vai un po' a sapere. Sotto un orologio enorme, mentre la relatrice della serata era presa in ostaggio da un bruto con velleità letterarie. Foto alle pareti e travi al soffitto; tutto molto rustico ed elegante, e sempre io che - m'ha detto mia mamma: o che non ti sei nemmeno messo un po' elegante?; Come no, mi son anche messo la giacca! - facevo la ruota versicolore, tipo un pavone andato a male, mentre firmavo gïoyosamente dedyche, a caso & a cazzo.
Cosa ancor più notevole, non ho detto nemmeno una parolaccia. Dico una. E per un gatto su un'autostrada è tutt'altro che un traguardo scontato, o da far passare sottotraccia.
Poiché son stato bravo, ora mi regalo Up, in dvd.
Son drago.

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