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dicembre 03, 2009


FAVOLOSA GYTA (O GYTARELLA) IN-MERSI NELLA NATURA PIÙ SILVESTRE ED ATRA. CON POCHISSIMI DISAGI, E ANCOR MENO DISPERSI (FORSE). UN SOLO CASO D'INCENDIO DOLOSO SEGNALATO, SUL PULLMAN (AL CHILOMETRO QUARANTATRÉ)

Partecipa anche tu – meglio se numeroso – e godi appieno della maravigliosa occasione che ti si para inaspettata d'innanzi e te che faresti allora vorresti scansarti? O imbecille, resta lì sereno e prendila pieno, cogliendo il fiore che ti sboccia dinanzi a quel nasone assiro da babbaleo che ti ritrovi! Credi forse che simili casi fortunati crescan sugli alberi? Eh? No, dico; eh? Credi che le persone ammodo vadano in giro dando al primo gamellone che incontrano simili possibilità? Razza di ingrato, ti ci vorrebbe ma di fare un po' di fame. Tsé, la gente.

Questo è l'INTINERARIO veritiero e già confermato, vai sicuro e porta nove
.
Motto della gita sarà: "Attaccati al cazzo. Vedrai conviene"


ore 6.10 (o anche 7.48): ritrovo allegri allegri presso la piazzola d'emergenza dell'OTOSTRADA O-11 altezza del viadotto sul Torrente Inganno, dopo il cavalcavia Malaventre. Le macchine dei convenuti poi restano lì mi pare ovvio anche perché si va tutti insieme su uno/due pullman (se uno, pullman; se due, pulmi – ma che ve lo declino a fare, a voialtri, il plurale latino) della SITA, condotti dai fratelli Topo Sulmona (Topo è il nome, son gemelli). Saluto al sole, come ai bei tempi del fascio e via veloci. Chi non c'è, s'attacca al cazzo, noialtri non siam gente che s'aspetta, ma si tyra dritto. Sempre.

Ore 7.59: i partecipanti e i convenuti in genere scoprono con gioja che sopra un veicolo l'animazione è tenuta da Padre Poiana e, sull'altro, da Suora Mobile. Ormai è tardi e le porte son sigillate col Saratoga, quindi chi poteva preferire Suora Mobile o viceversa può ancora una volta attaccarsi al cazzo. Inizio dei convenevoli e dei diversivi per far apparire men duro il viaggio, con canti della guerra di Libia e giaculatorie a favore di S. Zanobi da Strada, il povero santo che fu stiacciato dalla SITA mentre predicava ai coni segnaletici e per questo siam sempre forzati a nominarlo quando si monta su un veicolo di codesta spett. ditta. Proprio in virtù di un malcelato quanto sacrosanto senso di colpa, i due fratelli Topo si commuovono, e piangendo laGrime copiose vanno a tamponarsi l'un l'altro, costringendo il gruppo ad una sosta forzata per un simpatico cambio gomme e sostituzione dell'albero motore

ore 12.14: dopo il tempestivo soccorso dell'ACI, che conclude il suo sopralluogo dicendo a tutti di attaccarsi una volta di più al cazzo, i partecipanti sono comodamente stipati sul pullman meno danneggiato tra i due, mentre l'altro è dato alle fiamme e gettato dal cavalcavia sul fossato Daitarn per meglio nascondere eventuali prove. Canti a San Giobatta, San Gaspare Minoritario ed inni della resistenza repubblichina a gò-gò. Padre Poiana comincia a spargere coriandoli sugli astanti, in festa.

Ore 12.16: Padre Poiana viene abbandonato in prossimità della galleria Renitenza, e il comando supremo è assunto da Suora Mobile, che decide d'imperio di andare a visitare il Monte Pipone, così noto per l'instabilità del suo clima. Alle proteste dei partecipanti la giuocosa suorina risponde pia che s'abbiano tutti quanti ad attaccare al cazzo, ora che Padre Poiana è morto il comando si faceva che lo prendeva lei, del resto c'era anche scritto sullo statuto quindi per me potete tutti trasformarvi in cani da zibetto.

Ore 14.02: eventuale sosta per ripulir dai rimessaggi dei presenti, sconvolti dai tornanti e dalla guida sportiva dei fratelli Topo, i quali alle rimostranze del gruppo rispondono in coro che s'abbian tutti quanti ad attaccare al cazzo, non c'è tempo da perdere, nella vita, vi ci vorrebbe un po' di guerra. Ripartenza allegri allegri.

Ore 15.51: arrivo alle minacciose pendici del monte Pipone, il massiccio dove la fauna locale è stranamente ostile & bizzarra. I convenuti vengono fatti scendere a forza e condotti presso la locale guida Mallio, la quale (pur essendo Mallio nome da uomo, il nome guida è femminile, onde il dilemma grammaticale sì abilmente risolto) condurrà il gruppo alla visita delle seguenti attrazioni:
- casa natale del Petrarca ad Arquà (in realtà casa di su' cognato a Falterona Val di Zeppa, alle falde del summentovato monte);
- Monumento agli eroici lavoratori della merda (a rinvedire i fasti della INDIM – Industria per l'Impastamento della Merda – già settore trainante della cittadina di Spruzzo, oggi ingiustamente messo fuorilegge dalle ineffabili norme igieniche odierne);
- escursione (obbligatoria) per impervî sentieri boschivi, con la possibilità o la quasi certezza d'essere attaccati dai locali lupi, bestie ferocissime ma molto aggressive che d'istinto dispregiano chiunque osi avventurarsi presso i loro luoghi, specialmente ora che sono in cova (?) tra i fiori (che come ben si sa, ci parlano, e noi duri).
Il tutto (per i sopravvissuti) con severissima interrogazione finale, seguendo l'antico adagio pedagogico chi non sa s'attacchi al cazzo.
Suora Mobile si commuove alle domande che nostalgicamente ricordano il povero GianGaleazzo Ciano, eroe di Crimea.

Ore 18.00: ripartenza con sosta obbligata all'autogrill “ERNIA”, ove chi vuole (tutti, e non è vero che la ditta c'abbia la percentuale) può (deve) consumare un agile pasto a base di:
Orso alla zingara
Cavilli del notaro in fiamme
Dolcino di macerie & pan di spagna mantecato alla demidoff (il famoso cuoco che mise a punto la cottura per combustione spontanea nella merda)
il tutto innaffiato con dell'ottima aranciata sanguinella dello zio Nerbo, che ci sta sempre bene.
Prezzo € 28,55 (IVA a parte, aliquota simpaticamente a sorpresa). A chi non stesse bene, può comodamente attaccarsi al cazzo e portar nove.
L'ostensione dello scontrino pria di poter risalire sul pullman è soltanto per scopi puramente statistici (chi non ce l'ha resta lì ad ingrassare i vermi).

Ore 20.45: fine INTINERARIO e rientro allegri allegri presso la piazzola d'emergenza dell'OTOSTRADA O-11 altezza del viadotto sul Torrente Inganno, proprio in tempo per il posticipo serale Bombacci FC-Cozzolino sul Caimano, ovviamente a casa vostra e a vostre spese. Qualora parte dei veicoli non fosse presente (o in condizioni diverse da come questi erano stati lasciati), codesta spett. ditta dichiara di non aver responsabilità alcuna e di non voler assolutamente sentir parlare di rimborsi, cause, od altre amenità, ma anzi, v'avete tutti quanti ad attaccare al cazzo.

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