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luglio 01, 2009

LA TRISTEZZA POI C'AVVOLSE COME MIELE

E poi chiama l'agenzia Sudatissimo Sud, la quale ha mandato centinaia di studenti dal sud e anche da vari posti d'Europa (e anche uno da tutto il mondo, ahahah), adesso sparsi fra hotel quali Gruccine, Ramengo II, Messina in festa, Il Bracconiere, Fugacità e via discorrendo. Poi non paga (e si prospettano giganteschi litigi telecomandati fra me – cazzo c'entrerò... – e l'impiegato dall'altra parte, giacché i rispettivi tytolari od aventi diritto non han certo voglia di sporcarsi le mani parlando direttamente), eh; ma intanto li ha mandati. Indi per cui ha contribuito a render più elevato il tenore di vita del mio signore e padrone. Quindi: respect, man. Yo!
“Il gruppo Djengo si lamenta. La preside è con loro, tutto doveva andare per il verso giusto e invece è tutto uno schifo. Lei voleva la camera migliore dell'hotel e non gliel'hanno data. E il cibo è stato misero e c'era una ragazza celliàca e gli è stato servito cibo non adatto e poi i ragazzi hanno saltato tutta la notte da un balcone all'altro”
“Sì? Proprio saltato da un balcone all'altro?”, faccio incuriosito, mentre penso: celliàca?
La tizia prosegue:
“e anche il gruppo Vitangelo ha chiamato subito stamani, perché il loro hotel è sporco e ci sono ragnatele e muffa nei bagni. E molti dei ragazzi non mangiano maiale e l'hotel gli ha servito maiale, e noi l'avevamo indicato... e gli autisti hanno una tripla e una tripla è piccola per tre adulti. Li devono spostare in una o due camere.
Al gruppo Spatola invece sono state fatte pagare le bevande, e invece le bevande dovevano essere incluse, e poi la professoressa Girmino si è lamentata della sua camera e del fatto che i parapetti dei balconi son troppo bassi e i ragazzi potrebbero volare giù. Dice inoltre che ieri sera gli han servito del pollo”.
“La professoressa Girmino? E chi caz... ehm, perché non andava bene il pollo?”, provo a entrare nel discorso, magari volendo aggiungere il fatto che se la professoressa Girmino è la tizia che ha cambiato quattro volte la scelta della camera prima di arrivare – da una twin in condivisione con un'altra professoressa a una singola, perché (parole sue) è stitica; poi dalla singola ancora alla twin (non era più stitica?), per poi rimangiarsi il tutto pretendendo sì una singola, purché con balcone (aria per il suo intestino, signora?), e infine di nuovo in twin ma con la sorella - per me può serenamente morire. Per tutta risposta però apprendo che loro non amano il pollo.
Discorsi: nemmeno io amo venir qui, eh? Ma la vita è amaVa, cara la mia canapona, amaVa come un caffè senza zucchero in un bicchierino di plastica un po' sciolto e quindi tossico (pure). Fanculo.
Ma (ricordate?) il cliente ha sempre ragione, e pur trovando difficilmente contestabile la successiva chiamata dalla teutonica agenturen che si lamenta del fatto che il loro gruppo Heillingensgruppen si è visto dare come dessert nr. 1 mela (nemmeno cotta), ed è alloggiato in un cinque stelle indi per cui son pregato di chiamare e parlar duro con lo staff perché cose simili non succedano (e anzi anche per quel che riguarda la colazione avrebbero da ridire perché ieri son finiti i panini, e la cosa migliore sicché sarebbe esser là per colazione, giusto per controllare come van le cose), non mi resta altro che chiamare prima i singoli alberghi, i quali mi daranno la loro versione dei fatti. E pressappoco:
il cibo era ok, tant'è vero che nessuno degli altri ospiti si è lamentato;
i ragazzi hanno fatto il diavolo a quattro tutta la notte e i professori li hanno lasciati fare, tanto non rompevano mica cose loro;
la ragazza intollerante a noi non ha detto che lo era, ragion per cui ci era difficile saperlo;
hanno spaccato una porta e provato a dar fuoco a una tovaglia;
che ci sia la muffa è alquanto difficile, se c'è una ragnatela che la donna dei piani non ha visto tante scuse, ma ce lo potevano dire a noi, si faceva prima;
non abbiamo servito maiale;
ma loro a casa loro usano camminare con le scarpe sugli asciugamani?
Poi, nello specifico:
La professoressa Girmino è un soggetto alquanto peculiare, tanto che ieri sera all'arrivo non ha voluto consegnare il voucher, adducendo motivi di formulazione non gradita, quanto a terminologia, della domanda;
La preside vuol fare la preside anche con me, ma io non sono mica un suo alunno... inoltre non le piace la camera perché – ha detto – è triste.
Il mio tytolare insiste perché al ritorno dai loro giri, almeno il più stragiato di questi gruppi (il più stragiato sarà anche quello con la maggior concentrazione di piantagrane, suppongo) veda la mia fulgida figura in hotel, prima di cena. Beninteso, ciò perché un complain (!) potrebbe teoricamente inficiare la possibilità che egli/ella paghi la rata del finanziamento per il gippone e/o la casa a Vitruvio di Marmeto con vista mare/canale di scolo dipende da dove ti giri.
E quindi tant'è. Son già là che parlo con la Girmino, la quale si lamenta dei balconi e del fatto che stasera hanno roast-beef. Di solito il roast-beef in alberghi come questo sembra un omogeneizzato, e inoltre lei lo ha mangiato oggi, a pranzo.
Maccazzo, grazie! Tutto ciò aiuta senz'altro il mio rapportarmi al mondo, e migliora notevolmente la mia visione della vita, che tendo a esperire come spazio tra un ben definito punto x (la nascita) e un più incerto punto y (la morte), da riempirsi con quante più parolacce e meritate ingiurie al prossimo ti sia possibile inserire. Inoltre, ha effetti non trascurabili anche sulla mia autostima e cristiana sopportazione del prossimo.
I ragazzi in disparte fan flanella arrazzati (chi può), o incuriositi guardano (gli sfigati, quelli/e che non son – vuoi per gli occhiali a culo di bottiglia, vuoi per la circonferenza corporea, vuoi per l'odore emanato – presi in considerazione da individui dal sesso opposto al loro) il disgraziato lì, che ascolta - e dice sì mi scusi no ha ragione sì però ecco sì esatto, mi spiace eh, sì...già, proprio così - la loro professoressa, buona donna (buona donna un cazzo).
A fin di tutto, obbligato resoconto telefonico (a carico mio) al capo, il quale ascolta ma non capisce un cazzo, e per il quale tanto è sempre colpa dei propri dipendenti, nella fattispecie me.

2 commenti:

Lypsak ha detto...

Ma tipo un lavoro come spazzino? O come becchino, meglio ancora. Almeno è difficile che i clienti esprimano i loro lamenti, tutt'al più saran lamenti funebri, ah ah ah.

ciofo ha detto...


E gli ci vorrebbe un po' di guerra di quelle serie (o di gioco di ruolo dal vivo tanto e' lo stesso) vedrai gli passerebbe!



La prossima volta cantagli la strofetta "Se invece del vitello t'han dato il mulo / tu magna statte zitto e vaffanculo" vedrai ti rammentano.



Poi fossi un albergatore le gite scolastiche le ospiterei solo dietro cauzione di un centinaio d'eury ad alUNNO(!) da restituire (ma anche no!) dopo aver pagato i danni.