Visite

giugno 24, 2009

L'AGILE VOLPE BALZÒ SUL CANE INFINGARDO

Certo poi, per carità, io son quanto di peggio ci può essere, sul ramo “dipendenti”. Un uccello che sarebbe meglio non far posare mai. Dal punto di vista del ramo, dico.
Per un po' mi son baloccato con l'idea di avere una qualche qualità, una qualche propensione artistica. Mamma mia.
Comunque, niente di tutto ciò. È alquanto sicuro, sì. E quindi mi scopro ora a non aver più niente da dire, niente da pensare, niente per cui possa dire di me qualcosa di significativo. Io sono quello che... Sono bravo a... Io faccio... Io...
Niente, io non faccio niente, e vado alla deriva, trascinato, senza nemmeno esser poi così simpatico, o acuto, o interessante per qualcuno. Certo, è curioso quello che dipende dalla semplice energia: sei tutto o niente, dipende da come ti senti, dall'energia che ti scorre dentro. E dov'è la verità, se ce n'è una? Quanto vali? Cosa sei?
Ogni strada che percorri dovrebbe avere una fine, quantomeno un senso, una direzione. Un passo dopo l'altro, sì, ma verso una qualche meta. Un sacrificio, qualche rinuncia: ma per arrivare a qualcosa. Io vado nel buio, un passo dopo l'altro, e la strada non ha senso.
Cazzi miei, ci sarebbe da dire, visto che comunque ho smesso coscientemente di coltivarle, quelle cose, fosse per colpa mia o per le congiunture maligne della vita,e h?
E quindi ora mi ritrovo nel settore del turismo, a trattar coi gruppi ed altre amenità. Solo l'ultimo di una lunga serie - una lunga serie destinata a proseuguire, non c'è altra soluzione - di lavoretti sciapi per Tizio o Caio, in cui ti fai carico dei loro problemi o ti prendi a cuore dettagli noiosi e del tutto superflui per la tua vita. Il gioco è sempre quello, sia che tu debba smistar telefonate, registrare una nota spese con rimborsi a piè di lista, prenotare una guida turistica, verificare una bolla.
Magari un giorno cambierà; mi piace dirmi fiducioso & gravido di speranze per l'avvenire.
Magari no.
Nel caso: pace, eh?
Certo io posso dire di non averci provato (o di non averci provato abbastanza), ed è quindi andata male. Che vi aspettavate, da uno come me? Non è un risultato perfettamente in linea con tutto quel che precede? E se non lo è, sarà uguale?



4 commenti:

Lypsak ha detto...

Ohccazzo. No, eh.

Comunque vabbeh che siamo lettori farlocchi, ma qualcuno che ti giudica interessante intorno ce l'hai... e mi pare che, insomma, anche sotto un certo punto di vista... già lo dissi e lo dichiarai che se ero sistemata sull'altra sponda ti avrei pasturato la compagna di vita... ce n'è tanti che stanno peggio, e ci grufolano pure contenti, in questa consapevolezza...

ciofo ha detto...


Oioi, la depressione da lavoro insulso e' una brutta bestia!!


Ma poi passa e scopri che in realta' i lavori sono tutti un po' insulsi; semplicemente non puoi fare una certa cosa tutti i giorni per anni e continuare a trovarla interessante, anche Hugh Hefner secondo me ogni tanto dice "che palle sempre le solite cose ma che senso ha", e allora.

utente anonimo ha detto...

Certo, vista così è una prospettiva interessante...


POVERO HUGH HEFNER, lì...


e in effetti, mi sento già meglio

utente anonimo ha detto...

E cos'avrebbe "uno come te" che non va? Di persone che ti vogliono bene e che ti ammirano, intorno ne hai MOLTE di più di quante ne pensi (se le pensi). Tu svaluti la tua intelligenza e la tua sensibilità, sicuramente difficili da comprendere dalla mediocrità della maggior parte della gente. Certo mi rendo conto che anche la sfiga ha imparato bene il tuo indirizzo. Cancellarsi dall'elenco telefonico? Non ti arrendere mai, e te lo dice una che si arrende spesso...