Ah, quanto tutto è molto quïeto, quanto tutto è molto calmo, dacché son dysoccupato, e mia optima occupatio è rifare il letto, risciacquar stoviglie-scodelle-terraglie, tender panni anziani. Son qui con un mug del MOMA, nero nero come il caffè modello Starbucks che c’è dentro, con tanto di spruzzata di cannella e sugar-in-raw da frugare. Potrei lumare dalla finestra del mio loft un po’ di miseria, giù da basso, e scrivere di rabbia & frustrazione il Grande Romanzo che il mondo brama. Potrei mettere il camicione di flanella a quadri e guardar la pioggia sui vetri appannati dal vapore sprigionato dalla mia tazza di caffè, pensando pensieri acutissimi & lucidi su come questa società schiacci l’uomo e tutte le sue migliori aspirazioni, tenendolo compresso in una prigione che si chiama lavoro&dovere. Ma sono il tytolare dell’unico (un dei pochi, via…) blog che sdogana la merda e tutti i suoi derivati. Inoltre, non ho un loft, e non piove. Se guardo dalla mia finestra vedo una casa deserta colle persiane anziane, e un bel po’ di putridissimo pacciame. A dirla tutta non ho nemmeno il caffè con me. C’ho pensato sì a farmelo, poi mi faceva una fatica strafottutta, quindi niente. Tutt'al più un biscottino alla lampreda.
Tutto ciò premesso et considerato, cosa assai più a misura sarà il tornare ad occuparsi di ciò che mi si confà maggiormente, che nel caso in questione mi pare siano i
RECORD DI PALESTRA™
Quest’oggi (sì, quest'oggi una sega, neanche fossero quotidiani, ma vaffanculo): SFIGA®
2 commenti:
Già l'amo.
Un pochYno, da tërgo, ma l'amo.
a pYle.
M'è fatto l'arsumiglio, così!
No, scherzo, io c'ho solo sette canini, gli altri l'ho lasci alla mi' nonna sennò 'un mangiava.
Ah, sì, eppoi mi sa che so' donna.
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