Visite

aprile 19, 2007

TORNIAMO A’ VECCHI SANTI (VECCHI? SANTI? TORNIAMO?) E LASCIAMCI RAPIRE SU LE ALI DEL VENTO (VENTO?): I RECORD-DI-PALESTRA™ QUEST’OGGI V’OFFRÔN ANTOLOGIA & TESTIMONÎO D’ALTRI CASI DUE MESCHINI E TRYSTI, FORTE DEGNI D’AGOSTINIANA PIETAS MA ANCHE UN DI PO’ BEMBESCA MYSURA (SÌ, EH?)

CACCHIO®
Il vocabolario d’italico volgare “Sapere a Rate ed anche in Contumacia” pubblicato da Brvno Manesco presso l’editore Villa Castelcrescente (CAP), ci dice che il cacchio è il germoglio non fruttifero di vite o d'altra pianta. Il cacchione, invece, qualora alcun volesse edursi e già che ci siamo, è la parte superiore delle prime penne degli uccelli, ovvero l’uovo della mosca o di altri insetti, ovvero la larva dell’ape.
Ma Cacchio® può esser’anche un tipo abnorme, col nasone e con du’ spalle che païan sedici, e la barba sempre incolta, e vestito sempre uguale, sia in versione tutti i giorni (appunto: tutti i giorni uguale) che ‘n versione da palestra. A qualsiasi cosa gli direte (ma non fatelo; taci e tira dritto – è tempo assai meglio impiegato), lui risponderà: “CACCHIO!”, col vocione di caverna e con fare un po’ beota.
Di solito alza pesi immani, solo per bicipiti e le spalle e i pettorali, lasciando tutto il resto alla mercé del caso e del mangiar smodato e male, indi per cui c’avrà le gambette secche secche e un bel buzzone teso. Pare un povero infelice.
Il concetto più articolato che i più (non certo io, che nol frequento – già la vita è dura…) gli han sentito esprimere fu alla festa di Tortello – il povero Tortello giacché c’ebbe la sua due mesi addietro, morendo d’inedia e tedio e stenti (ah, ad esser tardo ma mansueto!) – che fu (la festa, dico) da lui voluta per celebrare il raggiungimento di 80 cm di circonferenza geva. Insomma, davanti ai vassoj di pasticcini (tra cui diplomatici, danesî, fedore e bignole) Cacchio® esclamò:
“BADA CHE PASTICCERIA!”
E lì fu tutto. Poi ne mangiò dieci o quindici (22) e tornò ad alzar pesi colle spalle e 'l petto e bracci. A chi gli chiese qualcosa, rispose:
“CACCHIO!”

PARA’-PANZONE®
Para’-Panzone® sovente porta disinvolto ma orgoglioso una bella maglietta con su scritto “NOI S’ALZA DELLA GHISA”. Ommioddio. Non fa il meccanico, né l’operajo metallurgico: è soltanto riferito ai dischi omonimi (omonimi?) che mette a profusione & mano piena (mano piena?) su’ bilancierî, e urla. Lui, no il bilanciere, che al limite ciga e incurva. Un’alzata, un urlo smodato e terribile, da sforzo(o chi sei, Monica Seles, domeneddio l’abbia in gloria? – tra l’altro: è morta o viva? Alcun ne sa qualcosa, o ce ne frega?), tal che un si chiede: si sarà cacato addosso? Sì la regola & costume.
Dice (lui) d’essere istruttore di qualcosa, forse di Campana™, o preparazione di Vodke alla Cascia, ed è para’ gonfissimo e bolsissimo ancorché (tale & quale a Cacchio®) col panzone, giacché gli addominali son mvscoli da estate e effeminati segaligni, e quel che conta è tener le braccia assai distanti dal tronco, perché non ti ci stanno. O ‘l non poter posseder camicie, e parer gonfiati dal bvco del cvlo.
Parà-Panzone® ti vuol bene, e se ha finito i pesi da tirare, ti chiede se anche te gli puoi montare sul carrello del Leg-Fortissimo-3000 (la macchina per farsi uscire l’ernie e doventâr le gambe tipo GIG) che lui si mette sotto e t’alza. O fargli massa contro il Rufolo Sordito (macchina per vogare e rivogare, col chiaro fine di sviluppare un’indole marinaja) che lui ti tira in qua. Te e ‘l budello di to’ ma’, se c’è.
E strepitî, ogni volta.

2 commenti:

muflons ha detto...

Tra l'altro io ho la fortunona d'avere CACCHIO(r) niente popò di meno che come postino!!!!

Cor una motoretta minuscola e tutta scassata ei s'appresta a lanciar la posta un po' a casaccio, qua e là, o anche là e quà... e qui la rima è d'obbligo...

EEEEhhh son fortune...

utente anonimo ha detto...

E se sei fortunata Parà-Panzone dopo la ronda passa pure a trovarti sul posto di lavoro... qualunque esso sia!