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aprile 12, 2007

RECORD-DI-PALESTRA™ proseguono indefessi, che i typi s’affastellano e reclaman posto al sole in galleria d’obbrobrî. Ma son sempre quelli, dessi. Kretschmer c’aveva ragione: tra il Leptosomico, spesso Schizotimico, e il Picnico, spesso Ciclotimico, non vince nessuno; però fanno tutti e due parecchio cacare, giacché noi umani siam proprio delle merde limitate e ripetitive.

Oggi: IL CATTIVO DI LULÙ L'ANGELO TRA I FIORI®
Il Cattivo di Lulù l’Angelo tra i Fiori® ha la pelle fortemente olivastra e un bel monociglio sapido. Il suo nome è frutto di intensy momenti spesi a pensare a chi diavolo possa ricordare, e questa è la migliore delle ipotesi, che precisamente e meglio lo qualifica; del resto, se non avete mai visto Lulù l’Angelo tra i Fiori ("mòndo... biòndo lülù... cuore... di poesia... bòcca... senza bugïa") direi proprio che son cazzi vostri; io, se vi par di volervi limitare l’esistenza così accomodatevi pure, poi però quando a 35-40 anni la depressione v’attanaglierà e la barba vi diventerà rada e le gengive si ritrarranno infelici e gli arti cederanno in preda a sconforto agli arti™, non venite a piangere da me. Sicché, si diceva. Il Cattivo di Lulù l’Angelo tra i Fiori® ha una sola idea, che gira in quel capino. Fica. E chiunque si trovi a non esser provvisto di fallo e si trovi nel suo raggio d’azione, riceverà le sue attenzioni e/o parole e/o beneficio di un contatto tattile. Sì, poiché gli par foriera di felice riuscita d’abboccamento amoroso, una pratica nella quale egli s’avvicina, spara una stronzata qualunque all’orecchio della malcapitata trota e magari gli dà pure un pizzicotto sul fianco, mentre questa sta tirando giù un par di libbre al Tràfigo Frigio (macchina pei muscoli tricipitizy), o gli spinge su le gambe mentre questa le sta tirando su di suo al Cybòrio Perfido (macchina per le estremità gambali – ma allora sapete veramente un cazzo). Poi ride felice, mentre s’allontana, per tornar di lì a breve, esaurito il giro del suo terrorizzato e riottoso harem malgré-soi même. Da uno a dieci, puzza solo quattro, quattro e mezzo. È benodoroso, Il Cattivo di Lulù l’Angelo tra i Fiori®, forse memore del nome, fors'in nome della sua myssione. Chissà.
Il Cattivo di Lulù l’Angelo tra i Fiori® lo vedrai anche a ciondolare in centro, il sabato mattina, e la tecnica sarà la stessa. Passa una, all’orecchio gli dice qualcosa. E quella sen va, pei cazzi sua e con fastidio malcelato.

TESTA-A-ANANASSO®
Stesse peculiarità del precedente, ed ancor meno avèllo (tre/tre e cinque), per complessione fisica purtuttavia differente: cranio ananassiforme ma senza la cippa di verzura che si taglierebbe comunque via; pelle più chiara e espressione più vacua. La strategia è la stessa, e la devono aver buttata giù insieme, magari davanti a una bella Prinz-Bräu tiepida, salvo che costui si rivela vieppiù pertinace e pervicace, e la sua ostinazione nel Pediatio Trotae è ben più alacre e parcellare. Piglia una, ci sta un’ora, salvo toccarla o amichevolmente (?) pizzicarla a fin incontro od inizio.
Testa-a-Ananasso® sarebbe anche sposato, ma ciò turba no il soggetto, il quale tornerà e tornerà, zelante e solerte come l’IVA verso la sua Idea Pura di Platonica ascendenza, il suo noumeno di memoria Kantiana, nell’innanzi concedendosi qualche studiato (anche come posizione – laddove c’è Troterella solinga e malaccorta, accanto si alloca illum) quanto pretestuoso e vano esercizio: fica.
Testa-a-Ananasso® un giorno sparì, ed alcun pensò che il tempo per lui foss’ormai giunto. Quale? Quello dell’Uomo del Monte, par chiaro. Sarebbe stato meglio e tanto, sì. E 'nvece.

1 commento:

ophelia_ ha detto...

la faresti per me la scheda di Hydargos, il diabolico testa-di-piripicchio che mazzolava notte-e-dì il mio adorato Actarus?!

àssie-àssie

:)