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marzo 19, 2007

MESTIERI DIFFICILI E CAPZIOSÎ: L'RdS

“…era un lavoro davvero certosino quello che ci trovavamo a dover sbrigare noi, lì. Spatola, grattino, paletta, piccolo bisturi per minimi ritocchi; il tempo sembrava volar via come fosse acqua che scorreva. E c’era ancora da modellare, ritoccare, limare: tutto doveva esser perfetto, nelle misure, nella levigatezza, nel realismo. Alzavamo lo sguardo per riposare un attimo gli occhi e poi tornavamo al lavoro, la testa china sul materiale, attenti e concentrati. Ogni minimo errore, l’avremmo pagato caro, carissimo. È sempre così, quando lavori sulla precisione e sulle dimensioni minime. Spatola, pennello per togliere la polvere grattata, manipolazione per dare o render consistenza. Ancora spatola e paletta. Il colore – il più simile possibile, doveva essere – dove questo veniva via. Prima scolpire, ricreare volume; poi modellare, rifinire, ritoccare. Era una gran fatica, essere un RdS. Però alla fine era una vera gioïa, vedere come avevamo rimodellato anche quello, di stronzoli. La gioïa di vedere come avevamo salvato uno stronzolo dalla decomposizione, eternandolo, niente poteva eguagliarla.
Ah, il gaudio d'un lavoro ben fatto!
Perché la natura deve essere preservata. Arricchita, aiutata; magari spinta al di là della sua caducità e transitorietà fisiche, in nome dell'imperitudine del capolavoro. Per questo ci siamo noi, gli RdS!”

Landucci-Gostonicchi Anacèrio & Mazzacane Sultana, Restauratori di Stronzoli

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