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febbraio 13, 2007

Conoscevo un tizio, una volta, che andava a scuola. Non gli piaceva per niente, e andava malissimo in tutte le materie o quasi. Non solo: a metà lezione, ogni tanto si alzava e si metteva davanti alla finestra, a guardar fuori. La professoressa lo richiamava, ma lui non la registrava nemmeno. In classe non prestava attenzione; non era né maleducato né troppo indisciplinato: però niente lo interessava, della scuola. Odiava i libri, odiava studiare, odiava la campanella; non gli fregava niente di Carlo Magno o di chi ha inventato la lampadina.
Cosa successe? Dopo un anno o due così, i genitori lo tolsero da scuola, e lo mandarono a lavorare. È diventato un bravissimo meccanico. Si appassionò al lavoro da subito, ed ora ha la sua officina. È più o meno felice, penso. Vive nel suo mondo. Continua a non saper chi sia Carlo Magno o chi abbia inventato la lampadina.

Ne conosco un altro. Io. Io odio andare a lavorare. Odio dovermi alzare la mattina, andare dove vado, fare cose di cui non m’importa assolutamente niente; esser serio quanto e quando si deve, intrecciar rapporti umano-sociali con persone che non mi riguarderebbero; impegnarmi su cose a cui non mi sognerei nemmeno minimamente di interessarmi, far finta anzi che queste siano proprio come mie, eccetera, eccetera. Lo trovo terribilmente stupido.
A scuola, mi piaceva tanto: mi piacevano i libri, i corsi; mi piaceva studiare, mi piaceva sapere in cosa consistesse il Dolce Stil Novo o chi aveva retto il governo dopo la caduta di Crispi.
Cosa successe? Non lo so. Sto ancora aspettando che arrivi qualcuno, mi tolga dal lavoro e mi metta da qualche altra parte. Lo sto aspettando da cinque anni, sei. Non ricordo in cosa consista il Dolce Stil Novo o chi abbia retto il governo dopo la caduta di Crispi. Né so qualcosa dal Mondo del Lavoro: scadenze, fornitori, fatture, eccetera.
Ogni tanto guardo la finestra, fuori.

Ogni giorno è peggio. Uno non sa più quello che vorrebbe, nemmeno. O quello che è.

7 commenti:

coprofilo ha detto...

ecco perchè abbiamo bisogno che ritorni la monarchia e l'istruzione non sia più obbligatoria per tutti !


:-)


amo questo blog di merda !

utente anonimo ha detto...

Il Grande G. mi ha appena chiamata "figliola", ma non in modo benevolo, ti cito la frase completa: "Oh, però qui mi manca della roba eh, figliola!". Della serie che non mi sforzo neanche di chiamarti per nome.

Ivece stamane mi ha chiamato "Benedetta Alessandra":

"MABBENEDETTALESSANDRA! Lo vedi che questo fasse nun è arrivato!"


Io volevo fare la ballerina...

Grisson ha detto...

Nooo Papero no mi andare in crisi!!!!!!!!!!!!!

Adie

solaria ha detto...

ah, come ti capisco.....


io esco per la luca pesce editore (vedi www.lermellino.it e il sito della rivista underground press) una casa editrice microscopica... ma almeno non mi fanno pagare niente...

e te che pubblichi? prosa, saggistica, poesia, tomistica?

EvaViola ha detto...

Ma la soluzione è così semplice...

Licenziati.

elisir76 ha detto...

bellissimo, io idem, tutto uguale. fuggiamo insieme verso un luogo a caso..fuori dall'italia, che so..edimburgo, campAGNA INGLESE..

utente anonimo ha detto...

Ho fatto il test che mi hai mandato:

prima mi è venuto STUPIDO, poi, non contenta, l'ho rifatto, cambiando il colore preferito dal blu al bianco e l'elemento naturale dal cielo estivo al ghiacciaio e m'è venuto SFIGATO! Stupido e sfigato, come se non lo sapessi anche da sola...

MUUUUUUUU!!!!!!!!! (FLONS)