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settembre 25, 2006

L’inverno si avvicina, ma i milanesi son sempre lì, pronti ad andare, tornare e ripartire, alacri e produttivi. Se il mese è sempre (ovviamente) l’agosto, si può certo scriver del passato, anzi dice sia più agevole e obiettivo, come sosteneva anche Marcel Proust in uno di quei tomi della Recherche o forse era Giuppy Brusco, artista milanese per antonomasia, capace di lavorare 16 ore di fila, nel frattempo suonando col culo un Canone di Pachelbel, calcorare l'IRAP e esprimere i più moderni concetti di marketing-mix, nominando 14 volte le parole "efficienza", "know-how", e "new-brand style". Sicché vedrai saprà di certo anche la Recherche di Proust, ti pare?
VACANZE DA MILANESI
Il racconto odierno è di un’anonima amica meneghina, dal fecondo Humus dell’Hinterland (da spianare con priorità patologica, altro che cazzî)


Ciao, sono K. da Buccinasco Stranguglione, ho 24 anni e studio Economia Aziendale (indirizzo Marketing e Strategie d’Impresa) alla mitica Bocconi. Scrivo soltanto perché so che i nostri tipi non leggono questa rubrica, e cambiandoci comunque l’iniziale del nome. Con la mia amica J., di Pregnana Milanese, praticante avvocato in uno studio del centro di Milano, e studentessa in Giurisprudenza, quest’anno ci siamo fatte le isole Greche. Mikonos e Santorini consigliate dal nostro gruppo di amici e lasciando a casa i rispettivi boys, dietro abbondanti rassicurazioni e promesse. Doveva venire anche la P., di Vimodrone Buccianteno, ma un po’ gli esami (si sta per laureare in psicologia) e soprattutto il fidanzato, che alla notizia si è imbruttito, alla fine ci ha lasciato da sole.
Ma una volta là, invece, ci siamo scatenate!!! Sono vacanze o no? E poi c’era da festeggiare l’incontestabile fatto che siamo KAMPIONI DEL MONDOOO!!! Eravamo quasi soltanto italiani e figa se ci siamo divertite! Lì si vive solo di notte e si può dire che non abbiamo quasi mai visto il mare, comunque bellissimo (le sole due volte che ci siamo state), né scattato fotografie. Volevamo una vacanza all’insegna della pazzia, pazza come lo siamo noi due, amiche da sempre, e anche se i nostri boys non vogliono, piene di energia e voglia di divertirsi: non ci possono incatenare, noi due, e vi assicuro che lì ci siamo proprio SCATENATEEE!!!
Fin dall’arrivo, al cocktail di benvenuto organizzato dal nostro resort (un paradiso in tutti i sensi, senza tralasciare i divertimenti!), abbiamo capito che era stata la scelta giusta: l’happy-hour che ci hanno riservato ci ha fatto sentire a casa e cantando a squarciagola il POOO-PO-PO-PO-PO-PO-POOO da KAMPIONI DEL MONDO abbiamo cominciato a fare outing, conoscendo gente su gente. Tipi simpaticissimi e qualcuno decisamente figo!!! La sera, grigliata sulla spiaggia e vino, tanto vino, poi in camera a prepararsi e farsi strafighe e poi via, in uno dei molti locali (meravigliosi, alcuni all’altezza del Buddha!). Abbiamo bevuto, fatto ogni volta l’alba, conosciuto gente nuova, cantato e riso a crepapelle, ballato sui tavoli con le mani fra i capelli (una volta in topless)… no, non abbiamo fatto le brave, ve lo confesso. Ce lo meritavamo, una volta l’anno. In ferie ci si deve scatenare e io e lei pensiamo che sia il momento meno adatto per avere il boy dintorno! Eravamo sempre ubriache, tutti i mojto, dormivamo il pomeriggio e poi andavamo a vivere, e a conoscere gente speciale. Tre o quattro volte è capitato. Modestamente, sia io che la J. non passiamo proprio inosservate, no… se i boys sapessero…
Ma la pazzia più grande l’abbiamo fatta l’ultima sera, quando a ballare abbiamo conosciuto il Fabio, un tipo che assomigliava (anche nel nomeee!!!) tantissimo a Cannavaro. Cioè, la J. l’aveva notato sin dall’happy-hour, quando lui se la guardava di sopra e di sotto, e lei gli restituiva gli sguardi. Avevamo una minigonna di Gucci lei e un paio di shorts Richmond io, e tutt’e due un top SY senza maniche e con la schiena scoperta. I tacchi di Prada e Guess facevano il resto. Figa se ci fissavano, lui e i suoi amici… a ballare lui è venuto da noi, che ballavamo abbracciandoci, con un cocktail in mano. Ballava lì intorno a noi, strusciandosi ogni tanto: quando ha detto che si chiamava Fabio, io e lei ci siamo guardate, e pensavamo di sognare. Gli abbiamo chiesto: ma sei proprio lui?, e poi siamo andate al bar; io gli ho sbottonato un bottone della camicia bianca, dicendogli che stava sudando, e abbiamo riso tutte e tre, perché lui ha detto che non poteva fare altrettanto con noi. Era bellissimo! Ci ha fatto conoscere i suoi amici e poi, tutti e tre, siamo andati sulla spiaggia. E lì è successo: eravamo un po’ fatti, con tutti quei cocktail e quelle sigarette, e poi il tipo meritava, non c’è da dire.
Altro che le avances del solito professore anziano e grasso dell’Uni!!!
Ai boys abbiamo raccontato che ci siamo divertite, ma non troppo, e che il tempo non ci ha aiutato molto, come sole e abbronzatura, ma da quando siamo tornate io e la J. ogni tanto ci facciam l’occhietto, ripensando a quanto meritava e quanto è bello scatenarsi in vacanza e fare le pazzie, con un’amica tutta speciale come lei.
E poi: POOO-PO-PO-PO-PO-PO-POOOOOOOO!!! SIAMMM KAMPIONI DEL MONDOOOOOOOO!!!


Su, dai, milanese, posta anche tu le tue vacanze da paradiso... condividi con gli altri la tua grande passione d'esser milanese e andare per il mondo a urlare PAPIII e a far discorsi-a-pera!

9 commenti:

Fiorani ha detto...

Le prada tacco 10, insabbiate.

Cannavari che le si avvicinano, predatori.

Lì impantanate, ipocritamente felici di non poter fuggire.

La vacanza, una legitimazione assoluta. Primo mattone della bestialità.

Questo siamo?

Paperogonfio ha detto...

Già, questo siamo, sì...

non scordare l'isola dei famosi, mariadefilippi, D&G, le suonerie del cellulare, i pantaloni Richmond e il PO-PO-POO. Legittimazione assoluta. Questo siamo, e anche peggio, sempre peggio, semrpe più giù, perché come diceva il mio ydolo PAPEREGA in un qualche Topolino ormai smangiucchiato dalle falene (?) e dai bài (?): "Nel peggio si va all'infinito". O era Leibniz? A me mi pareva Paperega, ché.


E poi, non dovresti essere al Gabbio? (lo so, l'ho già detto, ma è più forte di me... - te sei Fiorani e quindi devi/dovresti essere al Gabbio. Con te Ricucci e Fazio. E già che ci siamo pure Berlusconi, va'...)

Fiorani ha detto...

E con me la terza sorella Lecciso, le boy band, Malgioglio e tutta la grenga Rai-gate, i fichi d'india, le meteorine del tg4, i calciatori coi motoscafi, i mastelliani, i (n)arc(i/o)tizzati, i Forza Italia, chi utilizza vocaboli tipo 'trendy', quelli di Tortona. Gli intellettuali.

Siamo un Paese garantista, però. Risorgiamo tutti.

Avviatura ha detto...

Garaglò

Borble

Blobblò

Gagu&Garagu...

Ah, bene c'era 'r cavolo strasciàto co'porri che m'aveva fatto male a bestia, ho rigozzato tutto, bene, dé, ora un poncino Civili style e vo ner culo. Ma non mi congedo senza cimento nella poesia, con una cuartina (sì, cuartina):


Sono budella son di Milano

ciò la cappella nel buco dell'ano

Son di Milano sono budella

e come me c'è sol mia sorella


O con un frasario libero tipo Asturias (mica Coelho):


puppe cvlo

pvppe potta

pvppe

maniglione freno a mano sulla rena rocchettone telopigio potta cvlo pvppe

Avviatura ha detto...

Scvsate per la parola style, ma era una forsatura (sì sì, davvero una forsatura grossolana) necessaria all'ambivalenza del significato da collocare nel contesto della frase olé un sintagma complesso di senso coNpiuto boia allora lo vedi 'r CEPU m'è servito a quarcosa oltre a scaracchiare sullo zaino di derpiero.

tradite ha detto...

Ehi allora sei tu il milanese che era nel mio mare il mese scorso???

solaria ha detto...

addiacciante.

utente anonimo ha detto...

Leggetevi

Gli articoli su Beppe Grillo

sel sito anti-italiano


http://www.fottilitalia.com/

Avviatura ha detto...

Uelà, no mi se tem vard i ciap un caz, ti bev'un grubr, te bungg grub augrr, t'è capì?