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gennaio 24, 2006

GIONNI TRAINO, Il cane di merda, ed. Mediamentu Fraxi, € 12,80 Extraterrestri, un canneto al margine della superstrada subito dietro il guard-rail, un tv-color 24’ pollici che perde, il cornish pastry, un cane di merda con in bocca un limone: c’è tutto nel nuovo romanzo di Gionni Traino, perfettamente legato dal filo blu elettrico della fantasia. La storia di Gionni e Gècche, amici per la pelle con la passione sbandata per le bevute e le passeggiate lungo il fiume Brama, raccontata da 7 racconti slegati fra loro, che insieme vanno però a realizzare un perfetto affresco, un “superbo quadro d’assieme” – per dirla con la rivista letteraria “Ciùo Biondo”, la cui entusiastica recensione certo farà da traino al Traino (se ci è consentito il gioco di parole): Gionni che mangia il Cornish Pastry al montone in Irlanda mentre Gècche lavora alla catena di montaggio, Gècche che scaglia una bottiglia di Kambusa-L’Amaricante contro il suo televisore, istigato da Gionni, Gionni e Gècche che lavorano insieme ad un cane di merda, con la merda che è messa da entrambi. Appassionante, fantasioso, esilarante, almeno finché non entrano in scena gli Extraterresti i quali, brillantemente rappresentati come dei grossi funghi “nocivi per il prossimo tuo come per te stesso” sterminano tutta l’umanità, rimanendo in contemplazione mistica di fronte al misterioso monolite (e il critico accorto e avveduto non potrà farsi sfuggire la citazione Kubrickiana) di materia scura, caniniforme; quindi tornano sui loro dirigibili a forma di maiali e balene, destinazione l’ignoto. Ma arricchiti.

Un libro veramente bello; perché non lo regalate a chi odiate?

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

OIOI, DEH...

ciofo ha detto...

oddioddio lerisa le risa... oddioddio le costole, le costole... oddioddio rigozzo rigozzo...



ora basta ridere! >-(