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dicembre 01, 2005

XVI.
Ta-dà!!! Come per magia, sistemati mille e più aspetti, ivi inclusi cavilli burocratici & affini.
Grazie all’aiuto di Limerno Pitocco, mio amico commercialista (Pitocco è il nome, e lui vuole, da buon burocrate, che sia sempre posposto al cognome), ho finito di compilare tutti i moduli, compreso il P-37/bis. Adesso ho il mio blocco di moduli 34/a, e il mio bel tesserino magnetico viola, verde e rosa – che figura fa, la mia foto formato tessera lì sopra! Ah, quale possente emozione!
Poi, presso l’ufficio registrazione marchi ho provveduto alla registrazione del “Dingo Ceruleo” (ho avuto alcuni problemi per il semplice fatto che la denominazione risultava tuttora registrata; ma, essendo al tempo stesso leggermente defunto il titolare, vale a dire mio zio buonanima, ho potuto/dovuto/voluto rilevarla), e quindi ritirato la nuova insegna, preparatami da Gianfrusto Pupazzy, il quale in realtà si è un po’ lamentato del fatto che in precedenza gli avessi dato altre direttive (relative ad un improbabile “Alla Faccia dello Zoppo”, sosteneva lui): ma è bastato somministrargli un paio di sapide calcagnate nelle gengive (date bene, certo), e fargli ballare innanzi agli occhi la possibilità che rivelassi il suo Terribile Segreto (!), che quello ci ha lavorato di buona lena tutta la notte di ieri, consegnandomela stamani. Inoltre, al proposito, avevo pensato a far realizzare delle piccole sculture (piccoli dinghi in bronzo o rame, però laccato in uranio – o anche pecorino di Leccino, dipende da quale dei due costa meno) da dare in omaggio ai clienti, magari ogni tot. di spesa. A tal proposito, scartato il bozzetto che mi ha inviato in visione Alberto Giacometti (troppo scarno, il suo dingo), la scelta rimane fra Giò Pomodoro (buono il suo lavoro, direi) e quell’altro lì, quello che usa sempre i sacchi di juta nelle sue installazioni, come si chiama… ah sì, ecco, Alberto Burri.
Inoltre, alla fine ho ceduto, ed ho assunto Cristino di Pasquale come mio assistente, facendolo però, grazie ad un abile mio sotterfugio psicologico sulla di lui debolissima mente, lavorar gratis. Anzi, per i primi tre mesi siamo d’accordo che mi corrisponderà una somma pari a 578,00 eurini secchi al mese. 578 x 3 = la cospicua cifretta di 1.734 euretti, giusto giusto la somma che mi rifonde delle spese di vernice e di un mio modesto debito di gioco con il dottore di Stramazzo (PH) e Gianfrusto sul Nerchio, dott. Marcello Melassa sposato Buccianti (ha una moglie solidamente femminista, e questa ci tiene a che si ricordi sempre il Suo cognome).
Infine, sono regolarmente iscritto all’albo (ASSCAR); è arrivato il bancone; ho fatto gli ordini (maggiormente, per ragioni di dogana, presso la ditta Italiana Carnasciali Gioiosi snc, anche se come prezzi non è proprio la più conveniente).
Aspetto fremente il 4 del mese successivo, per suggerire migliorie a josa.
Manca solo una cosa. Quella foto.

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