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dicembre 16, 2003

Emeriti signori; care (un par di palle… ) signore; innumerevoli teste di cazzo: anche quest’anno, il Natale si avvicina, e con lui, le solite preoccupazioni. Arriverò a Pasqua? Il mio gatto, picchia e mena, riuscirà ad accoppiarsi? Vincerò finalmente una mano di backgammon, ma soprattutto riuscirò mai a capire come cazzo si gioca? E soprattutto, la più classica: Cosa accidenti regalo al prossimo? Ma proprio perché IO vi voglio bene, e vi vorrei giusto vedere tutti quanti schiantare proprio mentre siete qui a perdere il vostro tempo così – no scusate ho sbagliato, volevo dire insomma che vi volevo dare qualche paterno consiglio e cose simili, accidenti. Poi, in realtà, ho 15 anni, e mio padre è stato dichiarato disperso in Abissinia durante la prima conquista italiana (quella di Crispi, ovviamente), però io i paterni consigli ve li do lo stesso. Alla faccia vostra.

Lo sponsor di oggi è il NEGROZIO “Da Abdul l’Ambulante – cianfrusaglie inutili ma brutte”. L’esercizio in questione, che apre tutti i giorni (su una stuoia di vimini, o anche su un più generico telo) alle 9.30, vicino piazza del duomo, vigili urbani permettendo, propone una vasta scelta di presenti per tutte le età. Come al solito (quale solito?) ne illustriamo ben 3.

1)      “Almirante, il Pupazzo Ignorante”. Immancabile per la vostra autostima (che certo sarà bassissima), Almirante, Pupazzo Ignorante, è un simpatico orsacchiotto bianco, ma sagomato a forma di divieto di sosta coi boccoli, dal quale, ogni qualvolta che premerete il naso, sentirete lanciare le peggio maledizioni in celtico antico (in realtà sono fragorosi rutti, ma datta la gutturalità di detto idioma, è assai facili scambiare gli uni per gli altri), laddove invece, ficcandogli un dito in culo, avrete l’onore di sorbirvi questa simpatica litania: “io penso che Lei sia una persona veramente di merda, sprecisa e poco seria, e di sicuro Sua moglia la tradisce col primo che capita. Vedrà che in capo a una settimana, Le capiterà qualcosa di molto brutto”.
2)      Varii giochi per la playfashion tre e F-Box a ben poco prezzo, tra cui Pac-merd (unico caso di pacman coprofago della storia); Virtual Inseminator (videogame molto bello, perfetto peraltro per quei frustrati di merda che di sicuro sarete, e che consiste nel mettere in cinta la pupa di turno, ovviamente scansando tutti gli ostacoli che incontrerete lungo il percorso, tra cui l’ex ministro Donat Cattin con in mano un mazzo di preservativi; Irene Pivetti rapata a zero, e per questo ancor più bona del solito – una vera e propria sirena; uno stuolo di femministe isteriche ma belle dentro che vi spara proiettili di pecorino ben stagionato e per questo – ahinoi! – durissimo, ecc ecc); Space Invaders 835 (classico arcade-smazzasmazza-sparatutto-adventure in 3 persona ma col riporto di due, in cui impersonate Gasparrius, perfido mago buono (?) che deve far approvare le sue leggi strambe ma oneste per volere del capo (???) nonostante l’immancabile orda di alieni che spara, movendosi però solo in girotondo)
3)      Un set di portachiavi in torrone morbido, tempestati di merda e/o cioccolata, rispondenti al nome “Indovina chi viene a cena”. Regalo perfetto per ingraziarsi le phyae, specie qualora ci fossero portate (in quanto porta-chiavi) le chiavi di una Mercedes Kompressor ultimo modello (utile, fra l’altro, per gonfiare i palloni e/o le ruote della bicicletta), è qualcosa che Abdul l’Ambulante vi consiglia caldamente, il tutto al grido di “DIEGI EURO, CAPO, DIEGI… NO, CAPO, NO GINQUE: DIEGI… NO CARO: DIEGI!”

Orsù, che aspettate! Garruli, andateci; ditegli che vi mando io. Di sicuro il buon Abdul vi risponderà che gl'importa un cazzo a lui, e anzi se volete comprare bene, sennò aria, che lui al su' paese era pure laureato in termodinamica applicata ai delfini, maledetta la televisione che l'ha convinto a venir qui, che tutti gli dicevano che qui sì che faceva una vita da guappo.

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