Visite

dicembre 15, 2003

DOTTOR MERDA, IL - Curiose Recensioni de, Le.

Monsignor Tapiro Badinassi, Io so scrivere bene, ed. Provocazione Dura, pag 257, eurii 18,35. Fantastico: un libro dattiloscritto (si badi, dattiloscritto, non stampato o cmq scritto su computer: DATTILOSCRITTO, cioè scritto a macchina, pagina per pagina) dall’autore stesso, che ripete per circa 1,257,000 volte la frase “Le ore del mattino han l’oro in bocca”. Senza mai sbagliare. Alla fine, converrete tutti, il libro può benissimo intitolarsi Io so scrivere bene. Il fatto che ne esista solo una copia, tuttavia, nuoce alla commerciabilità del libro in questione, ma comunque son dettagli. Tanto, se lo devono leggere le merde…

Lorenzo Berti, Blog! Un’operetta vana e inconcludente, ed. Imodium ACE per la Diarrea, pagg. 73, eurucci 22,20. Ancora il popolare (???) autore nano, ma altissimo moralmente, che pensa bene di rompere il caz… cioè, no dicevo, pensa bene di tornare a noi con un nuovo lavoro, un pastiche che non si sa bene cosa sia, anche perché scritto a lapis (“a penna – dirà lui in una intervista al New York Times Book Review, eccezionalmente rilasciata a Paul Auster – insegnano a scrivere dalla seconda, e io mica ci sono arrivato, ancora!”) e pieno di scarabocchi e disegnini. Tuttavia, le parti migliori sono quelle che l’autore, vuoi per futili motivi, vuoi per alterchi col vicino di casa (un enorme grongo di 18 kg., che abita al piano di sotto ed ha il vizio di tenere sempre lo stereo troppo alto – ma che volete farci, adora i disturbi che si sentono fra una stazione e l’altra della radio), lascia bianchi, sperando nella benevolenza del lettore futuro. Che non ci sarà. Non la benevolenza, proprio il lettore. Cristo, un po’ di comprendonio!

Fachiro Mystico, Bruno Vespa, che stronzone! , ed. il Cavaliere della Minchia, pagg 4, eurucci 120. Libro scritto in terza persona, oltreché decisamente col culo, racconta invece l’esperienza personale dell’autore – Fachiro Mystico appunto, agile ma interessante camionista butterato della provincia di Caserta (PV) – allorquando venne invitato presso la nota trasmissione di Brunovespa, Porta a Porta. Il buon Fachiro, furbescamente, si era gabellato per abile ed esperto politologo, tra l’altro perfettamente a conoscenza dei piani segreti & pericolosissimi della Siria (la quale, pare, aspira a conquistare il mondo, avvalendosi inizialmente della complicità dei fantini che corrono il palio di Siena, il tutto attraverso un progetto che fa capo nientemeno che a Cappone Rosolato, furbo & mysterioso nome in codice del pluripregiudicato Rosolato Cappone, quello della Cappone Panforty & Barbe Finte per tutti, ma non per te srl), ma, nel momento in cui fu visto scendere dal suo IVECO con rimorchio, nel parcheggino di Saxa Rubra (accanto al Cavallo Storto e Brutto, noto simbolo della Rai - Radio Atelevisione Italiana), vide scemare tutti quei punti-stima che si era guadagnato al telefono. Forse perché trasportava un carico di panforte al gusto cappone? Forse perché entrò negli studi televisivi urlando sguaiatamente l'inno dell'Avellino? Nessuno può dirlo con certezza. Si sa solo che quella sera, Vespa lo cassò dalla scaletta a favore di una costruttiva intervista all’Orso Yoghi. Questa è la sua testimonianza diretta, che tra l’altro, ha il pregio di durare pochissimo (certo, costa pure tantissimo, ma mica vorrete tutto & subito eh?).

Nessun commento: