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febbraio 03, 2010

GENOVA DICEVO, È UN'IDEA COME UN'ALTRA

Ascoltando
la Fantasia drammatica per pianoforte, di
Frank Bridge,
alla radio, in una
grigia giornata di gennaio,
una leggera pioggerellina fredda che picchia sul parabrezza,
riconosci che si tratta di Novecento,
pur non conoscendo il pezzo né l'autore.
Sorridi e capisci che forse non te l'hanno fatta del tutto,
le merde,
e che qualcosa è comunque sempre servito -
non ti avranno mai fino in fondo, capite.
Poi parcheggi la macchina,
ti affretti a piedi senza ombrello;
entri a lavoro,
e la magia svanisce,

ma questa –
cazzo di giuda –

è troppo un'altra storia:
mica si può aver
tutto,
dalla vita.

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