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maggio 22, 2009

AMAREZZE®

Trovo amaramente ironico & tragicomico il fatto che la maggior parte delle ore in cui sono sveglio e vigile le debba nel mio piccolo passare in compagnia del mio titolare, dei miei colleghi, di tutta una serie di incresciosi contrattempi, inutili cavilli ed obbligate azioni di cui niente od assai poco m'importa, riservando a mia moglie, ai miei nipoti, ai miei amici, alla mia famiglia e a tutto ciò che m'interessa soltanto ed esclusivamente ritagli di tempo, quand'anche ci riesco.

Questo è come si è strutturata, nel corso dei secoli, la moderna società capitalistico-tecnologica, la quale certo in tutt'altra direzione tira rispetto al configurarsi come il migliore dei mondi possibili. E molti di noi accantonano dunque la propria vita ed abdicano alle proprie scelte e volontà per nutrir di sé e mantenere in vita questo mostro, ormai talmente radicato che ci pare anche del tutto normale e imprescindibile.

Qualcuno se ne accorge, qualcun altro no (e vive meglio, forse), ma questo è un altro dire.

Se solo un marziano arrivasse fino a noi, e avesse modo di vederci all'opera, ecco probabilmente cosa direbbe:

“Per cosa cazzo fate tutto questo, in nome del cielo?”

3 commenti:

phederpher ha detto...

ce lo chiediamo anche noi, cè mica bisogno desse marzianij

Lypsak ha detto...

Sono arrivata alla stessa conclusione del marziano.

Comunque continuo a essere ottimista e a pensare che esista sicuramente un compromesso accettabile.

Oppure puoi continuare a scrivere e diventare ricco sfondato, una volta tanto, o via! E di mòvessi, eh?

ciofo ha detto...


Puo' darsi, o puo' darsi i marziani faccian pure peggio, mica si puo' mai dire.