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marzo 19, 2008

Sissì, lo so,
son veramente il peggio, il re del cazzo e della merda di samraimiana memoria, anzi di più, molto di più: più grigio & monotonissimo per esempio, ché avrei potuto scrivere a profusione, vuoi di padrepie che l’hanne riesumate eppareva propie propie come se non era mai mòtto specie pélla babba tutta bella & pure profumosa, di berlusconi che va in giro a candidare phyae precarie, consigliandole prima di farsi sposare dal Dudy, non senza farsi mancar pria gli strappi dolosi al programma degli avversari, così tanto per fare un sympatico gioco democratico. O di Bossi che – tenacissimo, il senatùr del menga – ancor non muore. O, ponendo a parte tai cose di bassissimo profilo nonché marginalissimo interesse, potevo raccontare di POL.FER., la nuova fiction di sicuro & indubbio successo, prossimamente su tutti i migliori schermi (la si era pensata coi miei amiconi – un cazzo, si ricordi sempre che io non ho amici, giacché tutto mi fa difetto fuorché la superbia & l’astio – DANERCHIA, FERRAÙ e la mi’ moglie NEDO™, prima di recarsi a vedere Persepolis davanti a una bella tegamata di finocchi alla lupesia, cioè la frase sarebbe una subordinata temporale penso, nel senso che prima di vedere Persepolis ci trovavamo davanti a una bella tegamata di finocchi alla lupesia, in altro luogo insomma, e poi dopo siamo andati a vedere Persepolis, no che s’è visto il summentovato film di fronte a una tegamata del succitato quanto gustosissimo manicaretto, il discorso è anche che non c’avrebbero fatto entrare mi pareva chiaro, lo spiego solo perché siete stronzi), e poi c’era anche un’altra cosa che c’ho riso un giorno e una notte e ora non mi ricordo ma vedrai doveva essere una cosa degna di per ridere. Ah già, vedrai era una cosa dalla serie de I fiori ci parlano, dove ci volevo aggiungere cose del tipo e io parlo a loro e ci dico questo questo e quest’altro tipo anche perché? Perché? PERCHÉ?, da lì le mie matte risate ma ormai è andata me lo tengo per me e ci continuo a ridere io medesmo in culo a tutti quanti voi, portando sei. E poi magari c’avevo anche da scrivere di Topesio®, un altro ottimo carattere (dall’inglese character, personaggio; non già dagli italici indole, maniere, modi) a far bello sfoggio di sé sulla svdatissima ribalta dei Record-di-Palestra™: ma anche quello m’è passato, vi basti sapere che lui è Topesio®, soprattutto péi capelli suoi, e tanto fa.
Indi potrei financo addurre p
üerilissimi motivi, tipo un corso per bybliotecario (ebbene sì: ambisco, ascosamente ambisco, ad esser colui che si rivolge all’inclita utente alla ricerca del Polito e del Cesano, sempre perorando – ei – nobilissimi argomenti quali la frenata nelle mutande, la fava come un tubo di stufa, la rabbia incontrollata e via dyscorrendo; ma che ve lo dico a fare, si capisce un cazzo a giro dei desii delle persone), od un altro per operator telematico pei servigi tvristici, il tutto colle più belle materie tipo autoimprenditorialità e creazione d’impresa, modalità FAD, bylanci & risconti & ratei (ci capirò mai una sega?) e‘più beï coNpagni d’avventura – per tacer de’ tutory, razza vyllana – tipo Bozo il Bamba meraviglioso, Ritardo Spinto, Bolsità Tacita & Inquietante, Logorrea Balcanica Molesta and so on. Pvrtvttavia (dico: pvrtvttavia), il corpo docente riman validissimo, e in ciò menzion d’onore per quello di Tènniche di biglietteria, un omone arancione colle camicie di fuori, che ogni giorno che passa si va ad affiancare a Philip-Seymour Hoffman nella mia personale idea di idolo maschile del tutto scevra da implicazioni sessuali o generalmente amorose, che io son sposato e non si metta a giro voci barbine sulla mia virilità, la mia è solo ammirazione & stima incondizionata & devozione sommissima.
Ecco.
Ecco, dicevo: comunque sia, ho tralasciato d’ogni bene, qui? Eh? Eh? Eh?
No, stavolta non dirò come in consueto: CAZZI MIA; bensì metterò a parte i miei più piccoli lettori (son Collodi, io) d’una cosa, una cosa che testé s’invera (forse), una cosa che mantenente si fluidifica in (ok: penoso) agglomerato cartaceo (come disse una volta il Pestelli, facendo una lezione non ricordo bene su cosa – io non lo capivo mai quando parlava, il Pestelli; poi una volta trovai pure un suo libro, mi pare sulla musica russa: era uguale, non ci si capiva una sega – dall’epigrafe al colophon, che pure era del typografo). Et io ve la pongo – con ryspetto parlando – qui di seguito, questa cosa, per adesso in anteprimissima tipo come se andaste a comprar le fragole al supermercato, che ora sanno di rinchiuso e vi costan quanto una Grande Punto. Bravi, sì.
Comunque sia, pigliate e portate a casa, anche a rate:


copertina
Tal bell'agglomerato cartaceo (come - lo si è appena visto - direbbe il Pestelli) è in uscita di qui a breve. L'editore è Giraldi, di Bologna. Al momento (il libro, no l'editore) è in ciano, vale a dire in stampa cianografica, vale a dire in stampa di prova, vale a dire che ne fanno una, io la pillio, la sfoglio e se mi pare il caso rompo i coglioni con altre mille e più capziosissime modifiche, ovvero dico va bene orsù, stampiàmlo tosto. Bello essere re.
Più qua péi particolari, notizie, approvvigionamenti (obbligatori per tutti voi che leggete, almeno nella quantità di 3 copie a cranio sennò S. Gaspare piange). Per ora, questa è la copertina. E Lorenzo Berti - ahimè! - son io, sì. Il papero invece è mio cugino, seppur negro e a becco verde.

7 commenti:

ciofo ha detto...

no cioe', ma e' vero SUL SERIO??? :-D


voglio la prima copia autografata con dedica e auguri (owwiamente di Morte Violenta Per Inenarrabile e Immotivata Mossa Di Corpo Dopo Masticazione Pandoro Con Gelato Come Faccio Tutti i Martedi [Il Pandoro Non La Morte E' Ovvio Ma Non Si Sa Mai] scusate la quadra)


cordapazza ha detto...

grandeee! in bocca al lupo e buone vendite, eh:-)

utente anonimo ha detto...

Anzitutto: son io, sloggato.


E adunque:

Il gatto da otto chili, lo prendo io.

Inoltre:

A seguire le belle giornate, spero voglia, a me & mia moglie Nedo (TM) esserci duce (nel senso dantesco del termine - lungi da me il chiorbone & i suoi seguaci, iv'inclusi quelli d'oggi, piccini ancorché gretti) & donno (idem) in quel d'Arezzo (o anche Remigione di Castaldo - prov. di TREBBIA), per una sympaticissima gitarella con annesso fritto mare (ad Arezzo?) da Oscare, ovviamente a desinare.

Infine:

m'inizia il corso di bigliettajo. Vergo queste righe a dispitto delle severissime restrizioni internet de' coNpiuter dell'avla (dico: avla), con furia e in malo grado. Indi me ne vado. Tosto & glabro. Pvrtvttavia (dico, ancora: pvrtvttavia), avanti ciò voglio esprimere la mia ammirazione tutta per i due tapini che hanno avuto l'avdire di cimentarsi col Svblime, fra' quali menzion d'onore pélla mantellina anziana della mulieris exemplaris (o phya bionda, per dirla col Sacchetti), che sola esprime quanto Amore & Psiche del Canova.

Quanto al libro, spero che ogg'istesso m'arrivi la cianografica. Allorquando sarà stampato (mi danno un quantitativo molto basso di copie, mannaggia), sarà mia cura (o magari no) farLe ricevere, cara Lypsak - la missiva era indirizzata a Vossignoria, lo dico solo ora - quantomeno una copia, ma magari scritta a lapis 3B1 che, come ognun sa, è la matita delle merde.


Saluti, oggi si vede qual è la capitale del Gipeto.

Io già so che è Capovaccajo, ma è perché son bravo.

ciofo ha detto...


noooooooooooooooooooooooooooooo lavoglioanchiounacopiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!


non ho il gatto da 8kili ma ho una Panda di 18 anni, va bene lo stesso?? dimmidisi dimmidisi dimmidisi dimmidisi dimmidisi dimmidisi dimmidisi!!!


utente anonimo ha detto...

agli ordini! prometto che ci provo!

GaryGlitter ha detto...

Sono commossa da cotanto sdilinguimento nel menzionare la mia byonda persona! Rimango basita e anche un po' lusingata!

ringraziamenti a profusione! :D

Lypsak ha detto...

Finalmente, e anche sollecitate dalla visita di lei e di lei NEDO sul nostro umyle et pensoso blogghettino ROSA(tm), abbiamo fatto quanto promesso... ci sta che adesso Amazon avrà qualche problema a gestire e sessanta miliardi di prevendite che SICURAMENTE assilleranno i botteghini, ma dopotutto son sopravvissuti a Harry Potta (con rispetto parlando), un po' di ossa se le son fatte anche se, mi rendo ben conto, la portata di quest'evento oscura completamente le futili gesta del maghetto occhialuto (mòja).