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ottobre 03, 2007

Signore; Signori; Merde:
è con gïoja somma et alacre (in realtà con malcelatissima scarsità d’entusiasmo frammista a stizzitissima malavoglia) che vado INDJEGNIOSO a rinnovar tosto (tosto una bella sega, come si potrà ben arguire; ma come diciamo noi in quel di Calatrava, quand la fava si puppava in cul s’andava e seco un cazzaccio si portava: chi va piano va sano e s’infarina, va lontano chi dorme giù in cantina – tanto per cytare il sommo demiurgo di qui, oh bontà sua, quando ne rimembro ‘e versi sapeste sapeste il pesto antico, per tacer delle mosse di corpo e botte forti a seguir rrrapido) il mio complicatissimo congegno genera-rutti (per cerimonie, facili momenti di trionfalismo o solennità, trivialità amena, etc.), assommata alle consuete (e a marca CEAP – ora però basta parentesi, eh?) lyngue di menelicche (però aromatizzate al ginseng agliato e in fiamme, per una ancor più sympatica riuscita), palloncini scorreggioni et simil maraviglie ludico-fanfaristiche; il tutto - 'nzomma - per comunicare a tutti quanti voi, signore (ivi includendo anche troje & bagasce – s’era detto basta parentesi, oggesummaria, non ci si capisce più un cazzo), signori, merde, che…
IL PAPERO È TORNATO!!!
(cioè, questo è da ritenersi valido almeno ai sensi dell’art. 346/bis del D.Lgs 1006/2007 comma 1 fratto 2, elevato a potenza al 15 e stretto fortissimo cor una brugola del 16 tipo jer sera che stringevo quella della doccia e nel frattempo pensavo a te, o Bruno – insomma, ciò vale almeno finché non mojo, o la pellagra non mi fiacca nel corpo, oltreché nello spirito; il tutto senza tener conto certo delle normative sulla privacy, che m’imporrebbero anche un bel ballino di cazzi mia, coatti e necessarissimi, anche perché non avendo io né idee né costrutto alcuno nell’apporre scritti tipo di questo tenore, cosa cazzo ci scrivo a fare? Eh? Eh? Eh?)
Comunque sia: ne siete contenti e/o orgogliosi? Ylari? Gai? Ghei? Frei? Gei? Pei? Tei? Ci-ci-ci-ci zzzif? Frim-frum-frum-prem-prem? Preeeeeeeee? Broooot? Zum prim prem graaaa prem prem prem PRO! ZOT! PEM!
Sì amici (amici una bella sega, mio unico vanto e potere è dirmi orbo e monco soprattutto d’amici, dai quali mi guardi bene iddio, come diceva bene il saggio Sasgavronsgkij, prima di morire morto stiantato causa il meccanismo a pressione del suo necessaire), son tornato, e dunque m’è d’uopo in urgenza assoluta salutare il Fratini, che trovasi disperso nel mar della Cina, a seguito d’un maldestro nonché pedissequo tentativo d’imitatio Marco Polum Florentinum. Il Kublai Kahn l’ha iNprigionato, offeso dalla di lui gradazione rosso-arancio del cuojo capelluto, oltreché dal bieco tentativo di spaccio di sostanze nocive (il cumino) presso l’autoctona popolazione indigena. A breve (anche no) farò partire una sottoscrizione/colletta/rosarione-a-boe affinché il mariuolo/manigoldo/facciona-di-cazzo-gialla ti liberi, non temere, caro Lei (Lei chi?). In the meanwhile, una prece per te, caro Lei (Lei chi?) e pensa, mentre guardi il mar giallo, a spiegarmi come cazzo farà un mare a esser giallo, oh ma allora se le cercano proprio eh? È come se laggiù, tipo in NÉGRIA™, ci fosse il Lago Negro – eh, voglio dire, almeno non tiriamoci la zappa su’ piedi, eh?
Comunque sia, svelto (participio passato di svellere, lo dico péi meno abbienti culturalmente e/o grammaticalmente – ammesso che così si dica, poi, sai la figura da Capomastro-A-Palazzo) dagli umani obblighi quotidiani qual questo presente testé sbrigato, assenza forzosa et ingiusta m’imporrebbe ora, a rEmedio & consolatio degli afflitti, che raccontassi quantomeno un dracma di quanto m’è successo et accaduto (pleonasmo, sì: sfava?) in questi ultimi mesi e giorni et ore.
E invece nulla, puppatemelo duro. Alterigia & dispregio son gl'unici miei palpiti, ormai.
Pvrtuttavia vi rammenterò io che, notando com'in sede di commento precedente avete Voi mentovato – bontà vostra, io al massimo ricordo quando Ivano Bonetti giocava ala sinistra nella SANDORIA – Isozaki, quello del museo di Milwakee (“Lamiere mosse da magico vento, forse di provenienza rettale”, opra da me vysionata solo in foto, PULTROPPO) di cui ora non ricordo il nome, oltreché soprattutto il Calatrava (sia in forma d’inclito principato nonché d’architetto); vi ricorderò, dicevo, che di ponti di Calatrava ce n’è uno anche nel ridente paesello di Gello (puppatemi l’uccello – oioi, la rima, LA RIMA!), vicino al Turco, notissimo ristorante in cui è possibile fumare-come, bestemmiare-come, cacare-come – appunto – un Turco, non fosse che il proprietario trovasi ad essere Ferruccio Mirco, anni quarantatré, nativissimo della vicina Val Fiammona (prov. di Degrado), nonché orgoglioso possessore di regolare abbonamento al mensile “Beccaccia Oggi”, rivista in cui l’omonima bestiola vien vezzeggiata péi suoi cangiantissimi colori et piumaggio, salvo poi averlo regolarmente in culo ad opra di cani, cacciatori e picadores; ragion per cui – in definitiva (ora caNbio discorso & soggetto & costrutto, tornando a bomba al Mirco, scusino l’arditissima syntassi) – se assumete coNportamenti riconducibili agli usî dei discendenti dell’Impero d’Oriente il proprietario magari se n’ha parecchio a male.
Orbene, questo ponte di Calatrava - al contrario dell'altro, syto sul sivilliano Guadalquivir (tocca quir - ahahahahah) e constante in un complessissimo quanto spartano e di dubbissimo gusto pezzo di cemento ritto nell'aere (sì, proprio tipo fava), con agganciati ogni sorta di tyranti a gioiosissimo caso & capriccione dell'artista - è tutto di ferro e joni d'elettricità, ed è uso comune che la gente l’attraversi canticchiando un facile quanto orecchiabile motivetto, che qui non riporterò, giacché a scriver l'ovvio si fa peccato, ma ci si azzecca quasi seNpre, come diceva coso lì, cé ghevara (o era Scevarnazze?). Che poi, conoscendo io il sommo Avviatura™, lascio benvolentieri (in realtà no, è solo che c'ho da andar a prepararmi un bel panino alla frittura & cecy fischioni) l'onore a lui, di scoprir l'arcano.
Come direbbe il Calatrava: porgetemi la mano, vi saluto. Giuro, non vi ce la metto, la fava...

PLOP!

3 commenti:

ciofo ha detto...


The Duck is Back!! :-D


(no non vuol dire "l'anatra e' nel culo" - o 'gnoranti! - pure volgari!!!)


Il Dottor Nerchio puo' essere orgoglioso del suo allievo preferito (si ma per sturar cessi & tombini - pagamento al nero - puzzo di merda a parte) B-)

Lypsak ha detto...

Accolgo la notizia con un leggero sfarfallio coronarico e una bracciata di madonne assortite (da indirizzarsi alla setta dell'origami del venerdì notte la quale, udisci o popolo bove, è retta dal figliòl di Isozaki, perl'appunto, con la stessa povertà strutturale che caratterizza il suo Santo Padre - mòri, cabròn - ma io dico quanto ce l'avrò co' l'architetti, che mai m'avran fatto lorolì? mah), e mi tappetizzo solerte dinanzi al Papero Sublyme (e, ricordiamocelo, sempre più gonfio, com'è giusto).

ciofo ha detto...


e se e' per quello il paperaccio, giustamente enfio d'ira e dysgusto per l'intero mondo, ha pure cambiato il testo per renderne la metrica vieppiu' agyle e lyneare, magari pensando che a qualcheduno sfuggisse il fattaccio, sicuramente ignaro che quel che scrive me lo leggo almen tre (12) volte o piu' e ogni volta ci rido come fosse la prima e comincio a capire perche'!! >-D


Protoni Impazziti a tutti!