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gennaio 12, 2007

LAPO ELKANN: MI FACEVO INCULARE DAI TRAVESTITI, STRAFATTO DI COCAINA, FARMACI E DI TUTTO UN PO’; MA SONO SEMPRE LAPO ELKANN. COME TUTTI, NO?

I-I è il marchio “nomade e dinamico che da oggi si propone di realizzare Personal Belongings, oggetti unici e innovativi espressione diretta delle esperienze e dei gusti della persone indipendenti, che rifiutano l'omologazione di massa, che vogliono essere liberi, senza paura di essere se stessi”.
Ma perché, care le mie merde secche vilipese dal sole, vi dico tutte queste puttanate, così a piede libero?
Ma perché davanti a una vera e propria ressa di idiot… no cioè volevo dire giornalisti e personalità di spicco del mondo della moda, a Firenze (e l’Arno l’ha mancato, dannazione), Lapo Elkann ha lanciato il primo dei prodotti di Italia Indipendent (I-I), la nuova linea di moda da lui ideata e interamente concepita, sviluppata e prodotta al 100% in Italia, paese del cazzo in cui se hai i soldi e sei un povero imbecille sei comunque un genio e hai un sacco di possibilità&prospettive, specie se hai qualche parentela o affiliazione importante. Come in tutto il mondo, del resto, ma qui forse anche di più.
Nel caso specifico, il primo prodotto della nuova linea sono gli occhiali da sole “Server”, prodotti interamente in carbonio (“il carbonio è un materiale leggero e sexy” ha detto, rendendo proprio la prima e più appropriata immagine che il carbonio dà agli occhi di tutti), 47 strati, sistemati a mano. Ogni pezzo è – ovviamente – unico, e ci vogliono otto ore di lavorazione interamente artigianale per completarlo. Occorreranno tre mesi per averli e indossarli, ed essere così indipendente e rifiutare l’omologazione di massa. Il prezzo è 1.007 eurini secchi e ci stai largo.
“La decisione di partire con gli occhiali, unisex”, ha spiegato il sympaticissimo Lapo, “l’abbiamo presa perché attraverso di loro si vede anche dentro i sogni e, il nostro, è un sogno che come il vento vuole essere libero e sviluppare energia. Vogliamo essere il sogno di ogni consumatore che può anche personalizzarseli”.
OIOI GARAGLÒ BUAAAAARP GARAGLÒ IIIIIIIIIIIIIIIIII
Richiamandosi agli eterni (quali?) valori del Made in Italy, l’ottimo Elkann ha aggiunto che “il valore aggiunto dei prodotti italiani deriva anche dal fatto che produciamo interamente in Italia, a differenza del 99, 9% della aziende che lo dichiarano ma poi lavorano in Cina”, precisando infine che “la nostra filosofia, il claim di Italia Independent, è proprio Made in Italy 2.0. Come accade con i software in campo informatico, Italia Indipendent intende aggiornare il concetto di Made in Italy, integrandolo con elementi nuovi: contaminando lo stile, sostituendo lo status symbol al me-unique-symbol e aggiungendo l’innovazione alla tradizione”.
OIOI RIECCOCI BUAAAAAAARP GARAGLÒÒÒÒÒÒÒÒÒÒ
Tutti i prodotti I-I saranno venduti prevalentemente in rete (“dal prossimo mese il nostro sito internet, in esclusiva mondiale, lancerà on-line tutto il progetto di Italia Independent, e tutti i prodotti che seguiranno gli occhiali”), oltre che in pochi e selezionati negozi di moda in tutto il mondo.
A margine della presentazione, il buon Lapo Elkann – persona semplice, paradigma di vita per tutti i suoi coetanei – ha anche trovato il tempo per tornare sulla sua storia più recente, sul dramma che ha vissuto (?) e dal quale è uscito, augurandosi che “tutti i ragazzi come me possano dire quello che pensano perché io sono un ragazzo come tutti gli altri. Le donne? Sono importantissime per me, nel lavoro e nella vita personale. Purtroppo, ce ne sono poche nei posti che contano, dovremmo averne di più. Il mio errore è stata la cocaina, non l’eroina. È stato scritto molto sulla mia vicenda, cose giuste e sbagliate: ho fatto un errore, ho pagato (?), sono andato ad abitare a Miami sulla spiaggia, fiche giorno e notte travestiti bondage festini macchinoni piscine alcool sesso fisting pissing e via così Vieri m’è venuto pure a trovare con un par di troje altro che comunità o detenzioni o cose per pezzenti come voi, e poi quando mi son rotto i coglioni son tornato nel giro, una linea moda, paio d’occhiali e vai, alla grande, 1.007 euri a pajo o pagatemi il conto della villa a Miami e la coca e i lussî, imbecilli, cioè insomma volevo dire: ma ora posso dire non fate come me, non bruciatevi la vita”.

3 commenti:

Grisson ha detto...

Ma dai Lapo è solo un Poro Rgazzo Spaventato che Sicuramente devolverà tutti I Denari gudagnati ai Poveri Contadini Colombiani....

Adie

Paperogonfio ha detto...

Poiché m'era sfuggito, aggiungo un par di corollarî al mar di cazzate qui sopra:

"L’indipendente è colui che rifiuta l’omologazione di massa. Una persona libera, che non ha paura di essere se stessa; un beauty seeker che sceglie la “bellezza” a prescindere dalla griffe o dallo status symbol del momento. L’indipendenza è, quindi, un modo di pensare che trascende l’età, la nazionalità, la cultura, il sesso e la religione"

GARAGLOOOOOOOO' BUAAAAAAAARPPPP BROOOOOOOOT UAAAAAAAAAAARG OIOIIIIIII

e inoltre:

"Il celebre store fiorentino Antoine&Lili, ha creato per la presentazione ufficiale di Italia Indipendent, un Evento Unico alla galleria d’Arte Yul Brinner, una “impollinazione creativa” tra i linguaggi della moda, dell’arte, dell’intrattenimento"

AHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA


Sai che miele ci viene???

GiacominoLosi ha detto...

proposte per personal belongings innovativi per l'apo:

lamifava

il budello della mamma e del padre giornalista, morti e vivi nel casino

le basette del cazzo tagliate per cambiare look su consiglio di Kissinger

Juvemerda