DICHIARAZIONE SOLENNE
Ok, sì; dunque. Da oggi la presente rimessa di stronzil presente blog, certo, prende una deriva mistica. E poetica, come in ogni degno mysticismo. Del resto, poetico lo era già (ah sì?); e del resto tutti siamo poeti, scrittori, pyttori, e via e via. In una parola: artisti. Basta poco, per ogni disciplyna. Quindi, io sono artista, o anche ARTISTONE. Si dia inizio alla catarsi.
CEPPÎ RATTI 
Io non volevo proprio esser qui, mai – 
ovvero 
sarà anche vero che i professori 
universitari 
sono chiusi nelle loro torri d’avorio 
e 
dibattono problemi futili 
tipo 
l’intellettuale mitteleuropeo e la situazione italiana 
o 
la prima redazione di Fontamara 
o 
il pensiero politico nella letteratura post-unitaria del meridione; 
sì, senz’altro, 
ok, già; 
ma 
Cristo 
Santo 
guardati, 
figlio mio guardati, 
dal mondo del lavoro. 
Di tutti i mondi 
questo è la merda 
lo spreco di vita 
a 360°. 
In verità in verità vi dico: 
meglio il lazzaretto, 
meglio la droga. 
 
 
3 commenti:
Son pöeta, io...
mi compiaccio, sì, e anche un po' men dolgo.
Chiusura con motto latino, come ogni poeta laureato che si ryspetti:
IN CVLVM ANDAMVM
Commovente grazie grazie
ho le lacrime agli occhi.
adie
Meglio ancora della droga è l'esegesi.
Questo poema è stato illuminante per me che temo come la peste bubbonica nera a scacchi la caduta delle torri adamantine universitarie, ma non vedo anche l'ora di buttarle giù personalmente con uno schiacciasassi... Ah, l'eterno dilemma...
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