Visite

gennaio 31, 2007

Cena di gala per i Telegatti. E hai detto l’Oscar, o magari il Nobel. Verso le una del mattino si presenta in sala Lui, e le donne-mediaset si bagnano e gli uomini-mediaset ejaculano. Ogni Versailles ha il suo Re Sole. E questo ci dà dentro a distribuir facezie, piacionerie, svolazzando come un colibrì di tavolo in tavolo.
Dopo un intermezzo di tristezza – e qui gli uomini-mediaset chinano il capo, dolenti, e le donne-mediaset emettono lagrime e strida – con la confessione di esser stato vittima, per tre mesi dopo le elezioni, di una “terribile depressione, tanto che non leggevo più i giornali", ad Enrico Gasbarra (presidente della Provincia di Roma) dice: “Ehi Enrico, prima o poi dobbiamo fare un governo insieme. Voi siete moderati come noi! Magari ci mettiamo dentro anche i DS, tanto ormai sono liberalizzatori, no?”
Su Claudio Bisio, noto filosofo-intellettuale sinistrorso e teorico marxiano assai rigoroso, autore di testi di lucida analisi della società contemporanea sulla scia di Adorno e Bloch - ah no, forse si parlava del conduttore TV, che magari è di sinistra come può essere dell’Inter: “Gli ho chiesto di spiegarmi le sue radici di sinistra, non me le ha sapute dire, avremmo bisogno di un’altra cena. Ormai essere di sinistra è una moda”
Al tavolo del Bagaglino, poi, tutto s’accende. Fra personalità dello spessore di P.F. Pingitore, Pippo Franco, Pamela Prati, Leo Gullotta e Valeria Marini, le attenzioni del Padrone sono catturate dall’acutissima Aida Yespica, la quale dice: “presidente, con Lei andrei su un’isola deserta!”. E lui risponde: “e io con te andrei ovunque”. Ecco, magari andate in culo, e moriteci, entrambi. Sarebbe molto bello, sì.
Ma il tour continua, e dopo altri simpatici frizzi e calembour con Zucchero e Pippo Baudo si passa ad apprezzamenti su Rita Rusic (accomunata alla summentovata Valeria Marini da – nientemeno –Vittorio CecchiGori!), Melissa Satta e qualche altra trota mezza ignuda, fino al siparietto col duo d’Intelligenze Somme Mara Carfagna e Micaela Biancofiore: “guardatele, sono brave e belle…”. Del resto: le guardate, lo capite, no?
Specificamente su Mara Carfagna: “guardatela, se non fossi già sposato me la sposerei”.

Ecco tutto: la cultura, la politica, la donna, secondo lui.

Poi, stamani, la seconda moglie del medesimo, Veronica Lario in Berlusconi, con difficoltà vincendo “la riservatezza che ha contraddistinto il suo modo di essere nel corso dei 27 anni trascorsi accanto ad un uomo pubblico, imprenditore prima e politico illustre poi”, inoltra un’elaboratissima missiva in luoghi ostili ("la Repubblica"), al fine di chiedere pubbliche – “non avendone ricevute privatamente” – scuse per le considerazioni inaccettabili a cui si è lasciato andare, “affermazioni che interpreta come lesive della sua dignità, affermazioni che per l´età, il ruolo politico e sociale, il contesto familiare (due figli da un primo matrimonio e tre figli dal secondo) della persona da cui provengono, non possono essere ridotte a scherzose esternazioni”.
Ora, la cosa ci interessa eccome, eh? Del resto, da sempre la regina pubblicamente chiede al re, e viceversa, ed anche – esempio – l’ingravidamento dell’una ad opera dell’altro è necessariamente cosa di pubblico dominio. Figuriamoci i bassi richiami dell’uman condizione, con tutto ciò che la debolezza della carne sa comportare.
Quindi, la cosa è vieppiù interessante e ci tocca certo nel profondo, considerando soprattutto che magari adesso arriva pure la risposta del sovrano, sempre a mezzo stampa-editto-emanazioneimperiale, giacché, vincendo tutte le ritrosie di nobil lignaggio eppur sì schivo e altamente dignitoso, l’importante è che i sudditi abbian materia di parlare, anche della grande civiltà, politezza ed erudizione di chi su di loro regna. E sempre, sempre, sempre: un bel po’ di panem et circences.

Il fatto è che, né più né meno, siamo un popolo da bagaglino e telegatti, e l’elegante posatezza e garbata retorica della regina fa l’effetto d’un’algidissima regnante straniera catapultata suo malgrado in una realtà che le è lontana quanto la merda al cielo, con l’aggravante che – si presume – in tempi nostri son cadute o cambiate le strategie (oggi vale quella del TUTTO si compra, coi mezzi) diplomatiche per intrecciar le dinastie, per cui a Louis XVI si dava Marie-Antoinette von Österreich e via e via – salvo che poi finiron male tutti e due, cazzî loro – e quindi, come dire… te lo sei preso te, te lo tieni. Non te n'eri mai accorta, in 27 anni? Non ci ammorbate co’ vostri discorsi. A me mi tocca alzarmi tutte le mattine, per andare a far qualcosa di cui non m’importa una segaccia nulla e che si sta rubando gli anni migliori, con la scusa che uno deve mangiare (animali dovremmo essere; nient’altro che animali - del resto molti lo sono, e vivôn pure bene), portando all’atrofizzazione del cervello, alla rovina della mia unica vita e magari – a seconda de’ lavorî – anche a parecchie magagne fisiche.
Quindi, Signore e Signora, andate a fare in culo. Più lui che lei (a lei, una piccola parte di solidarietà, magari), ma anche entrambi, certo.

12 commenti:

piperyta ha detto...

ahahahahahahahaha purtroppo è così.quello che vuole i grande pubblico /plebaglia lo trovi ovunque

quello che meriterebbe di essere visto invece ti obbliga a noleggiare carovane, parapedii, scalare rocce attraversare fiumi etc. insomma un sacco di sbattimenti per qualcosa che comunque ne vale la pena fidati è un bel filmetto quello da vedere

e grazie per esser passato dal mio blogghetto

ciau

chiara

elisir76 ha detto...

ti andrebbe di sposarmi?

Paperogonfio ha detto...

Sì, ganzo! Ho sempre sognato di sposare Marty Feldman!


Gobba? Quale gobba!

utente anonimo ha detto...

Caro Papero, dobbiamo essere grati al nano: così "curtu", eppure riesce a fornire alla rete tanto materiale! sembra abbia una particolare predilezione sadomaso ad essere preso per il culo...

Grisson ha detto...

La moglie del berlusca sotto sotto non voterà rifondazione?

adie

utente anonimo ha detto...

fonte (cazzo di fonte; ma pari alla notizia) QN: Milano, 1 febbraio 2007 - In realtà, a mandare su tutte le furie la moglie dell'ex premier sarebbero state alcune attenzioni che Silvio avrebbe rivolto all'attrice napoletana Benedetta Valanzano, 21 anni, già protagonista della fiction tv ("Ho sposato un calciatore") e del film di Jerry Calà, "Vita Smeralda". Lo scrive il sito dagospia.com. Ma c'è dell'altro: scrive La Stampa: "... Berlusconi aveva confidato a certi amici di partito che «mia moglie mi ha cacciato di casa». L’avevano presa come una battuta, vai a immaginare. Della lettera, in gestazione da domenica, lui ufficialmente non sapeva. Però doveva averne qualche premonizione, poiché lunedì da Roma risulta partita un’ambasceria, condotta da Letta medesimo e dall’Avvocato Niccolò Ghedini, per convincere Veronica a desistere dai suoi propositi. Inutilmente. Inutile pure l’intervista che Berlusconi aveva rilasciato al settimanale «A», diretto da Maria Latella, dove si scioglieva in un inno d’amore per Veronica unito all’elogio della sua comprensione. Stavolta però qualcosa ha messo talmente in allarme la moglie, da spingerla addirittura a scrivere su Repubblica. Ed è un qualcosa che, per gli ambienti bene informati sul Cavaliere, non ha nulla a vedere con le battute da cascamorto regalate alle «veline» dei Telegatti. C’entra semmai la smania di cambiamento che l’ha afferrato in questi mesi, il giovanilismo improvviso, l’infatuazione per i circoli della libertà, quella “voglia di innamorarsi” che lui stesso ha svelato in un comizio a Genova, quasi fosse sul punto di voltare pagina nella sua vita.

C’entrano le chiacchiere, le maldicenze interessate su qualche nuovo amore giovane, addirittura su un ipotetico terzo matrimonio, che magari sono giunte all’orecchio di Veronica...». La quale ha citato nello sfogo il romanzo di Catherine Dunne, «La metà di niente», in cui una moglie dopo vent’anni di matrimonio e tre figli viene abbandonata dal consorte.

[…] Adesso è partita la caccia all'autore e alle ragioni che hanno ispirato lo scontro tra la principessa chiusa nel castello e il re dalle voglie irresistibili. Per quanto riguarda l'autore che ha affiancato la signora Lario sembra ormai sicuro che la penna porti il nome di Ezio Mauro, il direttore di "Repubblica" A Roma impicciona si dice anche che il Cyrano di Berlusconi, cioè l'ispiratore della risposta tremula e genuflessa, sia Giuliano Ferrara, che ieri sera a "La7" ha fatto i salti mortali per difendere la dignità "maschilista" di re Silvio dagli attacchi perfidi di Natalia Aspesi “E’ un cafone".

E ancora: “Dietro la prosa di Veronica c'è però chi vuole vedere anche una guerra di successione per sistemare gli interessi finanziari di Eleonora, Luigi e Barbara, i tre figli che finora sono rimasti ai margini dell'impero. Nel dicembre scorso Dagospia rivelò le intenzioni di Marina Berlusconi di rilevare insieme al fratello Piersilvio (figli di primo letto) le quote di Mediaset destinate agli altri tre figli del Cavaliere. Il progetto mirava a concentrare nelle sue mani e in quelle del fratello Dudi le attività più redditizie”

utente anonimo ha detto...

Ma andate a cacare...coglioni...

invece di passare la massima parte della vostra vita a controllare quello che fa quel cattivone del Berluska rivolgete lo sguardo al mortadel Prodi e vedete in che condizioni ci ha cacciato ed in che condizioni ERA il suo governo. Che è durato come avevo previsto: neanche 10 (dieci) mesi..

Dio esiste...Dio esiste...

eheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheh

Avviatura ha detto...

Certo che Ddie esiscte, altrimenti non ci sarebbe posto nemmeno per quelli comme a te, che so' creature de Ddie vero peddavvero, come a quando a Bulgerio Caccavalle ci arrovesciò l'apine carico di boNbole sulla sctrada che va da Sasso Molisano a Frana Materana finendo sulla cuvva di Pascuale 'o Malommo e i sui du'gani ferocissimi che quanne ci arrivò l'apine ci scbranarono 'o cassone mentre le boNbole ci facievano ppém e in cuel momende ci esciette Padreppie che ni fa ecco, bbravo, e che non lo sai che 'o limite minime de trascporto boNbole 'ncopp'all'apine è di vendi, ma tu duro apportanne vendidue che poi ti ribalte e rischi de accide i cani ferocissimi che so' creature de Ddie? Meriteresse che ti faciesse fa' ppém a tutt'i'boNbole ma io so' buone e te faccio scoppià solo l'apine e roNpe' 'nu femore co'na frattura scomposcta e da allora Busdrago, no chillo, Bulgerio divenne divotissimo comme a te che sei creatura de Ddie.

Paperogonfio ha detto...

Parol'assantissime eddivote assai bene, carissime figliole (no figliole femmina eh, diche propi'atte, che canti pe'nnalza' meglio lode al nostre signore domeneddie e te fai chiama' come 'l preciutte). Solo che allui, pecchéccreatura deddie 'mpoche più deficitarie de zucche, gn'apparse propie abbelluscone (bbelluscone allui, no viceversa, che no'ssecapive), e gni dicette (bbelluscone allui, sempre) "ebbravo gamellone, non lo vede cheaggiro mi spernacchiane e'nsultanimmiverbo sant'e pie come fuss'un galumone qualunque? Vuoi guadagnarte'l paradise? Vai eddifendi gl'interessi de'mmi partito e dell'azziende, che qui sennò mi metteno 'n gattabuie a trascporta' lammerda da un capo all'altre di'ccortile. Meriteresse ch'arrivasseno i comuniste e lelin ecchegevare, se non era pe'mme! Vai, bello, alzat'eccammina, che se mi preghi pebbenino ti levo pure l'irpeffelliva. E propi'n cuel momende all'uttenteannonime di cui sopre, gn'accreditonno in banca duecente azzioni mediasette pe'spostare fondi nere, gni diedero una gravattazzurra e gn'apparse i'ccoro di fozzaitalie che cantave, e da allora lui doventiede devotissime abbelluscone e a quegl'attri, lì, tipo Emiliefede, Schifane, Bondi e Cicchitte, chesso' tutti creature de'ddie.

Ame, e fozzitaglia attremila.

utente anonimo ha detto...

ehehehehehehehehehehehehehehehehe...vi rode?


arihehehehehehehehehehehehehehehehehehehe...


utente anonimo ha detto...

Condivido tutto.

P.S.: Mara Carfagna, fammi una ...

ciofo ha detto...

[citazione cinematografica mode ON]


UTENTIANONIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII?????????????



PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRrrrrrrrrrrrrrr........


[citazione cinematografica mode OFF]