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ottobre 24, 2006

EROI MODERNI – ADERISCI ANCHE TU ALLA NUOVA CAMPAGNA! RICHIEDI SUBITO IL MODULO DI ADESIONE ALLA VI.B.(I.T.)! 

“Scelga un posto dove trascorrere una bella serata”, [gli ha chiesto Daria Bignardi, una che se invece di fare il Grande Fratello fosse andata a mietere il grano avrebbe fatto assai meglio.] “Un luogo tra questi due però: la villa della Certosa del Cavaliere o il Billionaire di Briatore”. Per Oliviero Diliberto, che ha avuto in garage una Fiat Palio, l’alternativa è parsa troppo satanica. Ha fatto così col capo e poi si è fatto esplodere: “Al Billionaire ma imbottito di tritolo!”.
Il rito kamikaze gli dev’essere parso l’unica via di uscita onorevole e consapevolmente antagonista, l’ultima difesa allo sfregio di entrare nel capanno lussuoso di Flavio, l’uomo-dollaro [o uomo-merda, dipende da come lo si guarda]. A parte, nessuno se lo è chiesto, di capire come diavolo ci sarebbe potuto arrivare - se non da imbucato - nel vippissimo fortino sardo. Diliberto infatti teorizza (e dichiara anche di praticare) l’insuperabilità di una vita da quattromila euro al mese, “perché il resto lo do al partito. E dico che non è affatto poco, con quella cifra si vive bene, si arriva alla fine senza scosse, si ha anche la possibilità di fare spese voluttuarie” [ammirazione sincera, direi, per una delle prime parvenze di decenza (e del resto non sarebbe nemmeno chissà quale privazione!) che ci è dato di vedere – e se poi, invece di darli al partito li desse a qualche organizzazione di beneficenza ammirerei ancor di più].
L’intera mattina è passata tranquilla, nessuno si è accorto di niente, o comunque chi ha visto e udito, conoscendo Diliberto, ha compreso e perdonato. Verso le due, appena dopo l’ora del ristorante, hanno raccontato l’episodio a un deputato di Forza Italia [il partito delle persone serie], Giorgio Jannone. Jannone, subito scosso, ha diramato una lunga e preoccupata nota nella quale si ritiene che la battuta […] fosse proprio vicina nel configurare un gravissimo reato penale: “Questa è apologia del terrorismo! Non è ammissibile che Diliberto possa esprimersi in questi toni. Neanche se scherza”. [ahahaha] È partita una richiesta di chiarimento, una delle tante che i deputati si scambiano durante la giornata e sempre attraverso testi scritti. Infatti costoro pur abitando sotto lo stesso tetto di Montecitorio, e avendo agevolmente la possibilità di chiarirsi, producono note ufficiali che convergono spesso in interrogazioni e interpellanze [io mi ricordo con affetto quella del Maestro (?) Zeffirelli, altra mente illuminata, che ne fece partire una per portare sotto gli occhi di tutti il fatto che gli arbitri eran comunisti perfidi e non davano - cosa importantissima, ancorché assolutamente raccapricciante! - scientemente i rigori al Milan]. Così ieri: alla carta di Jannone, altre carte. Una dell’onorevole Piero Testoni [ma sempre ForzaItaglia, mi pare ovvio] e una del deputato Salvatore Cicu [idem, certo – sono oberati dalle cose serie, i Forzitaglioti]: “Deve scusarsi per quello che ha detto”.
[…]
 
E allora, cosa aspetti? Su dai, fai qualcosa di utile! Aderisci alla nostra nuova campagna, entra a far parte della VI.B.(I.T.)!
“Visita il Bilionaire – ma Imbottito di Tritolo!”
Va bene anche il Twiga, e va bene anche, qualora il trytolo risultasse di difficile accessibilità, sostituirlo con sapidissime bombe-merda da scanicare in giro, negli angoli più buî dei locali in questione. Stùdiati gli event-schedule (!) dei locali in questione, e scegli il giorno che preferisci: tanto, Briatore e Brosio ce li trovi sempre, assieme ad una manciata di vippazzi tristi, politicucci sordidi, calciatori & procuratori idioti, fiacce montate, attorucoli miseri. Poi, il resto sta al proprio stile & capriccio: farsi saltare e amen, ricoprire di sana e taumaturgica soluzione merdosa gli astanti, liberare un carico di procioni con la rabbia, travestirsi da Jason di Venerdì13 e lasciare che la buona vecchia motosega faccia il resto.
Dai, iscriviti anche tu! Contribuisci a rendere il mondo migliore! Perché no?

4 commenti:

Paperogonfio ha detto...

La fonte da cui è tratto l'articolo è Repubblica.

Ah, tanto per notare, in margine: il declassamento Standard&Poor's su cui tanto strombazzano i Forzitaglioti - a parte che tanti co-strombazzatori poveri non sapranno nemmeno cos'è - è nulla più che un evento che si ripete, dal momento che ci fu esattamente anche (con buona pace del cavalier bugiardoni, che tra un'immersione populista e l'altra ha avuto da dichiarare qualcosa come il mio governo non ha mai subito l'onta del declassamento) nel 2004. E nel 2004, al governo chi c'era?

comunque sia, di seguito il link ad uno degli articoli del periodo:


http://www.dsonline.it/stampa/documenti/dettaglio.asp?id_doc=19381


no, così, tanto per puntualizzare, eh?

Pincherle ha detto...

ciao papero

eheh mi potrei unire se non fosse che in fondo, quello è un locale in cui si può scegliere se entrare o meno...insomma viva la libertà. Il problema si pone per il governo e per il politicanti: si può dire che anche lì, come in locale, scegliamo dio entrare votando. Nella realtà dei fatti non è così!Noi votiamo è vero, ma poi siamo costretti a consumare qualsiasi cosa ci venga servita:gaffe di basso livello, scarsa diplomazia, beffe di ogni tipo e alla fine, dobbiamo anche pagare il conto...

Grazie di essere anche tu unito con me contro i rutti dei capi!!

Avviatura ha detto...

No, ora c'è un poìno da incazzassi: al Twiga io ci vo senza tritolo, né tantomeno boNbe-merda; prima d'entra', diluvio un tegame di zerri sotto 'r pesto, cavolo strasciàto co' porri, fagiano 'n umido e 4 litri di spuma der Papini©.

Dopodiché, m'approssimo a ruti al bancone e non appena vedo brosio pisano (che me lo piglia 'n mano, la rima m'obbliga, mica Metastasio, vero) mollo un ruto che ni fo diventa' capelli come Valderrama.

aenyma ha detto...

Aderisco subito al V.I.B., però non mi pare il caso di perdere la vita per quella gente e quel locale.


Mi presento con un bazooka, ed elimino il problema senza farmi male io.