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gennaio 30, 2006

I RICORDI

Mi ricordo, sì mi ricordo UGO PERA, che non si chiamava UGO PERA ma Stefano Ciapetti, però Ugo lo chiamavano già, e Pera glielo misi io, perché era fatto come una pera, col culone largo e le spalline piccole. Me lo ricordo, sì, UGO PERA, che era praticamente glabro, con la pelle bianca chiazzata qua e là di rosso, che si vedevano tutti i pori in superficie, come un pollo, e che sparava cazzate a raffica perché era pieno di complessi. Era un gran sudicio, UGO PERA, e c’aveva sempre gli orecchi che colavano cerume, come fosse marmellata. Forse era una malattia. Forse no. Ad ogni buon conto, tenendo conto anche di questo, vuoi che non sia già morto? UGO PERA: morto, marcito… che differenza farebbe?

2 commenti:

alicelisergica ha detto...

nessuna.

ciofo ha detto...

"gli orecchi che colavano cerume come fosse marmellata" e' un'immagine che mi perseguitera' anche nell'oltretomba (o nelle prossime due orette ora vedo).