Visite

novembre 28, 2005

XIII.
Breve riepilogo dello stato di cose, a tutt’oggi:
1) È arrivata la liquidazione da quel maledetto ufficio. Sono stato felice quasi tutta la notte (quasi, perché verso le 4.30 mi sono addormentato e ancora una volta ho rifatto quel maledetto sogno). E l’ho impegnata quasi completamente per comprare il bancone, un cupo ma elegante mobile in cedro scuro del Libano, con tanto di vetrina orizzontale azzurrata e cassetti ad apertura controllata (da chi, a dire il vero non so spiegarmi, però). Una cosa chic. Arriverà la prossima settimana.
2) La tinteggiatura (si dirà così?) delle pareti è conclusa. Stanotte (io imbianco di notte, per motivi chiaramente religiosi) ho dato la seconda mano. Mi ha aiutato Cristino Di Pasquale, di anni 19, il quale è intimamente e pervicacemente convinto – invero, ignoro su quali basi – che sarà il mio commesso, al momento dell’apertura. Vedremo, di sicuro è un tipo bovinamente affidabile. Ma deve assolutamente togliersi le mèches.
3) Ho preso contatto con i primi fornitori. I cataloghi dovrebbero arrivarmi a breve, per posta. Ho dato l’indirizzo di mia cugina (dato che io non ho recapito concreto, ma solo domicilio, per motivi anche qui religiosi, e anche un po’ fiscali, a dirla tutta), quantunque ella abbia minacciato più volte di strapparli, semmai le dovessero capitare fra le mani. Mi sa che tra qualche giorno dovrò far la ronda alla sua cassetta della posta. Non è mai stata favorevole al mio progetto, fin dal principio… chissà perché!
4) L’insegna sarà disegnata da Gianfrusto (si chiama così in onore del Santo Patrono del paese, il cui monumento è proprio dietro al fondo di quell’accidenti di zoppo dalla parola assai poco sincera) Pupazzy, disegnatore di molle per orologi e riparatore di tele (o viceversa, non ho mai capito bene) a tempo perso. Ricordo che siamo stati bambini insieme. Letteralmente. O meglio, il fatto è questo: eravamo grandi amici, e una volta stavamo facendo dei dispetti ai ragazzi più grandi del quartiere, e uno – me lo ricordo come se la cosa avvenisse, diciamo, circa ventisette anni e sette mesi fa – ci disse: “se non la smettete con questo scherzo del basilico e dell’uovo marcio la vedete”. Il fatto è che quello soffriva terribilmente lo scherzo del basilico e dell’uovo marcio. Sopportava (e ci rideva di gusto) quello della carota con la benda da pirata, o quello del monitor in fiamme; però il basilico e l’uovo marcio proprio no. Due bambini, però, non possono resistere alle debolezze altrui: alla terza volta che lo fregammo, ci prese con rabbia e ci legò insieme, così stretti che nessuno riuscì a slegarci per i successivi sette anni, vale a dire fino a quando ne compimmo quindici. E anche in quel caso penso fosse più per il fatto che i nodi si erano allentati col tempo, che non per la forza bruta del domatore di leoni del circo Medrano presso cui ci eravamo recati, speranzosi.
5) Infine, il comune mi ha dato tutti i permessi necessarî e disponibili affinché possa inaugurare quanto prima (manca solo il permesso relativo al 4 di ogni mese, ma questi sono dettagli, vedremo). Grazie alla mia estesa rete di contatti internazionali, inoltre, per l’inaugurazione mi sono assicurato le presenze di: Moira Orfei (la quale non mi ha mai perdonato il fatto che da bambino abbia usufruito del circo Medrano, per slegarmi da Gianfrusto, come ricordavo poco sopra – magari questa è l’occasione per dimenticare il passato), l’on. Achille Totaro (su chi sperimenteremmo i primi scherzi, sennò?), Al Pacino, e L’Uomo con i Peli delle Ascelle più Lunghi del Mondo (in arte, U.P.A.L.M. – non ci conosciamo personalmente, ma si è detto entusiasta ed onorato di partecipare all’evento. Non ricordo nemmeno come sono riuscito a contattarlo, a dire il vero; ma mi pare che il suo numero di telefono fosse sul Guinness dei Primati).
Ci stiamo muovendo, direi…

1 commento:

utente anonimo ha detto...

Ciao Carpazio! Passavo per caso di qui e ho pensato bene di lasciarti un salutino. Buona giornata!

Nedo