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gennaio 23, 2004

Problemi di calvizie? L’incipiente ma del tutto involontaria visibilità del cuoio capelluto ti opprime e ti impedisce quasi di respirare, proprio come una cintura troppo stretta di almeno due buchi?


NON DISPERARTI, UOMO!

Dagli studi di Mazzo sul Tazzo (CC), nella lontana Négria, un pool di scienziati ha appena messo a punto un nuovissimo, rivoluzionario, metodo per debellare finalmente questa insidiosa & avvilente piaga! È venuta l’ora del…


GUANO DI PICCIONE


Basta con le inutili e costosissime lozioni in fiale! Basta con quegli esosi dei tricologi e i loro consulti! Basta con i barbieri truffaldini, sempre pronti a vendervi prodotti che poi, a conti fatti, non migliorano di una virgola la situazione! Sì, stop a tutto ciò: da oggi c’è GUANO DI PICCIONE™, la sorprendente pratica che, oltre ad avere caratteristiche 100% nature, è per di più facilmente reperibile, e a buonissimo mercato. Difatti, vi basterà recarvi ai pubblici giardini, sotto un leccio, o anche un pioppo, o – perché no? – un larice; e/o (meglio ancora!) sotto il monumento a Garibaldi – o altra simile divinità egizia – della vostra piazza preferita, in città, e aspettare. Se qualcuno non chiamerà le forze dell’ordine prima (“maresciallo, c’è uno strano tipo che staziona sotto al monumento a Nero Wolfe, di fronte alla Banca Bulgara!” – “Prontopolizia? c’è uno su una panchina qui al parco, di sicuro è lì che si fa dei grossi cinque contro uno mentre guarda passare i bambini!”), tempo quelle due o sei orette precise precise, e avrete la testa completamente ricoperta da del sanissimo GUANO DI PICCIONE™.
E a questo punto, cari amici, i vostri guai saranno finiti! Basterà non lavarsi mai più la testa e… voilà che avrete un bella copertura della vostra altrimenti risibile scatola cranica! Sì! Un bel cupolotto nero nero, nuovo di zecca! Inoltre, selezionando accuratamente il tipo di uccelli (chessò, richiamandoli con un tipo di mangiare specifico, o scacciando COLLE MANE i passeriformi non graditi), sarà pure possibile scegliere tra varie colorazioni (che, vi avvertiamo fin d’ora, saranno permanenti). Provate l’affascinante evergreen “brizzolato, mod. Piccione comune”, oppure lo sbarazzino & giovanile “castano sfrangiato, mod. Fringuello di città”; e via e via, tra un tourbillon di possibilità e anche (ebbene sì, spazio alla fantasia!) di combinazioni di vario genere! E, qualora vi venisse a noja… si può sempre togliere il guano vecchio e cambiare completamente pettinatura, colore e stile!

Su dai, fai come tutti; riconoscilo anche tu! La vita non sarà più la stessa. No, perché da oggi c’è…


GUANO DI PICCIONE

(Alcune indicazioni utili: dal momento di fine applicazione, lasciare indurire, ASSOLUTAMENTE senza far movimenti strani, tipo scuotere la testa, corrugare la fronte, tirare su col naso, respirare profondamente, per 4 ore o poco più. Se si è alla ricerca di acconciature particolari, si prega di munirsi di specchio DURANTE il consolidamento, e modellare il guano ancora morbido nella foggia ricercata. Non usare sistemi artificiali come phon, ventole, radiazioni, saldatori, per indurire più velocemente il guano, pena lo screpolamento del composto. Qualora si desiderasse invece toglierlo, magari per passare a altra pettinatura, si renderà necessario l’uso del martello pneumatico o, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il vostro tempo non valesse veramente niente, di scalpello, martello e infinita pazienza. Da un punto di vista prettamente medico, inoltre, non si sono riscontrate controindicazioni particolari, se non si tiene conto di marginali ed episodiche ma paurose infiammazioni della cute sottostante, senz’altro però dovute alla cavia, cioè no volevo dire al soggetto, già affetto – mi si passi il gioco di parole, è tanto che scrivo, comincio ad esser stanco, abbiate pazienza – di suo da simili patologie e/o rare allergie. Infine, ci dichiariamo appieno NON responsabili o colpevoli per eventuali danni e/o sintomatologie collaterali; altresì vi informiamo che NON risponderemo affatto di possibili nefaste conseguenze a voi o terzi, e anzi negheremo ostinatamente di conoscervi. Forse non vi apriremo neanche. Quindi, non provateci nemmeno e TROTTATE, cari i miei pelatoni di merda che fino a ieri vi facevate quel cazzo di riporto ridicolo che nemmeno Franco Strippoli da Bari e poi s’arriva noi e vi si dà l’occasione della vostra vita, e vi va male, e poi voi volete anche venire a protestare, dopo? Ma vaffanculo, va’…)

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