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novembre 10, 2003

"NOTIZIA BOMBA. LA TAMARO CI RIÈ. Alé Alé Alé - La nota scrittrice di cazzate banali e insipide (no cioè, volevo dire best-seller, abbiate pazienza), il cui universale valore non è riconosciuto solo perché in Italia imperano i COMUNISTI (maledetti loro, atei senza dio né anima e creanza) e perché è una donna (oltreché, sia detto fra parentesi, una gran bella fica), decide di tentare la carta della regia, giacché ELLA è artista poliedrica e proteiforme. Dopo la letteratura il cinema, quindi; ma qui sta la sorpresa: l’autrice di Va’ dove ti porta il cuore (in culo?) nasce proprio come regista, e le attenzioni che i media le hanno recentemente e giustamente tributato ce lo rivela. Si senta qua: “prima di scrivere volevo fare la regista, ho fatto il Centro Sperimentale, ho lavorato su qualche set come assistente. Ho anche scritto una storia di vampiri e l’ho venduta”. Già, e tutto questo perché “in realtà la mia passione per il cinema è cominciata dopo le superiori, vedendo Rubliov di Tarkovskij, il mio immaginario è questo. Tarkovskij, Paradzanov, gli autori dell’Est [Cazzo!]. Ma amo anche i generi, mi piacciono i film di arti marziali e i vampiri; sono nata a Trieste, la Transilvania non è lontana”. Nota scrittrice di cazzate banali e insipide (no cioè, volevo dire best-seller, abbiate pazienza), il cui universale valore non è riconosciuto solo perché in Italia imperano i COMUNISTI (maledetti loro, atei senza dio né anima e creanza), e perché è una donna (oltreché, sia detto fra parentesi, una gran bella fica), decide di tentare la carta della regia, giacché ELLA è artista poliedrica e proteiforme. Dopo la letteratura il cinema, quindi; ma qui sta la sorpresa: l’autrice di (in culo?) nasce proprio come regista, e le attenzioni che i media le hanno recentemente e giustamente tributato ce lo rivela. Si senta qua: “prima di scrivere volevo fare la regista, ho fatto il Centro Sperimentale, ho lavorato su qualche set come assistente. Ho anche scritto una storia di vampiri e l’ho venduta”. Già, e tutto questo perché “in realtà la mia passione per il cinema è cominciata dopo le superiori, vedendo di Tarkovskij, il mio immaginario è questo. Tarkovskij, Paradzanov, gli autori dell’Est [Cazzo!]. Ma amo anche i generi, mi piacciono i film di arti marziali e i vampiri; sono nata a Trieste, la Transilvania non è lontana”.

Il film si intitolerà Nel mio amore, e si annuncia come la solita storia del cazzo piena di sentimenti avariati, buonismo inflazionato, banalità pseudo-spirituale, e infine lagrime, tante tante lagrime. La novità, però, è che il tutto non è più solo ed esclusivamente farina del suo sacco: nossignore, dal momento che il film è il frutto del libero adattamento di un racconto di tale Roberta Mazzoni, che per certo sarà un altro Cranio (e magari pure un’altra bella fica).
Nel mio amore racconta la storia di Stella, sposata a Fausto, un ricco aristocratico che l’aveva affascinata con la sua superiorità intellettuale (ecco, e non poteva discuterci, dibatterci, conversarci amabilmente imparando, magari, E BASTA, invece di reagire a quella sua – presunta – superiorità intellettuale dandogli LA FICA? Eh? EH? Ma perché cazzo il cervello femminile deve spesso funzionare così? Ti sembra una persona intelligente, qualcuno che si sta ad ascoltare a bocca aperta per le cose interessantissime che dice? E ALLORA STALLO AD ASCOLTARE, PERDIO! COSA CAZZO C’ENTRA CHE AUTOMATICAMENTE TE LO SPOSI??? – “ah, maestro l’ammiro tanto”, disse l’allieva pittrice al suo istruttore, “via, le do la fica!”), per poi diventare un marito prepotente e arrogante e un padre duro e brutale (e che non l’affascina più con la sua superiorità intellettuale, presumo). Quando Fausto muore (e quindi starà un po’ zitto, invece di affascinare la gente con la sua superiorità intellettuale), Stella ritorna nella vecchia casa di montagna dov’è nata, a confrontarsi con il passato (e con la superiorità intellettuale di lui, non si scordi), a ripercorrere i momenti tragici della sua vita, il più tragico la perdita del figlio Michele, investito accidentalmente (“una sega. E la prossima sei te, brutta zoccola!”) dall’auto del padre, dopo una lite con lui. Fausto non aveva mai accettato il ragazzo, perché pensava che non fosse suo figlio (“ah, la maiala… io la affascino con la mia superiorità intellettuale e poi quella mi scodella figli altrui!”) perché detestava il percorso spirituale che ha portato Michele ad avvicinarsi alla religione (“piuttosto che un Ciellino, morte cerebrale, gli do io quella fisica! Questo giacché sono un ricco essere aristocratico che va a giro ad affascinare le PHYAE con la mia superiorità intellettuale”).
Insomma, un bel filmone di riflessione e sofferenza (alla faccia di Tarkovskij, Paradzanov, e gli cazzutissimi autori dell’Est, che si citano sempre per far fine, ma che in realtà nessuno guarda mai perché fanno due coglioni come cocomeri), di scavo interiore e tutta una serie di problematiche, prima fra tutti il non lasciarsi andare alla depressione più cupa mentre l’occhio ci casca sulla foto che questa intervista accompagna, della futura regista dietro a una macchina da presa, con cappellino da bambina scema, pampani al vento e sciarpa dei boy-scout!

“Ho scritto 14 libri in 10 anni, ero stufa della solitudine dello scrittore, avevo voglia di confrontarmi con gli altri, di lavorare in gruppo”

Ecco, appunto, mica c’è bisogno di fare la regista. Si può anche lavorare..."


Voto: Due meno meno meno. Non si insulta così il prossimo! Sono persone come me e te, e la tua mamma e il tuo babbo. E poi non si deve essere così sboccati. La prossima volta ti porto dalla preside, presuntuoso!

Ma signora maestra, che era un compito, anche questo?

Si, caro, compito a sorpresa di giornalismo!

Eccheccazzo! Ma non vale così!

Allora??? te l'avevo detto che non si usano le parolacce! Forza, via! Dalla Preside!

Ommerda... ma signora maestra, via...

No, niente "signora maestra"! Vatti a schiarire un po' le idee nel suo ufficio, va'! E niente parolacce!

(stronza). Ok, vado... però prima finisco il compito di giornalismo:

"...e con te, gli altri quattro (ne dico solo quattro, giusto perché questo tegame, qui, m'ha mandato dal preside, e sono di fretta ora) cancri culturali italiani: Gabriele Muccino, Dacia Maraini, Alessandro Baricco e Andrea De Carlo. TIÈ! In culo a tutti voi!" 

15 commenti:

utente anonimo ha detto...

Ma le cazzate che leggi le scrivi oppure no? Matteo aveva ragione (e ti saluta), sei il figlio di puttana più livoroso, pittimo, volgare, banale, scontato, noioso e qualunquista che si possa trovare sui blog... ma chi ti legge? E poi senti, se hai coraggio rispondici sinceramente: da quanti mesi (anni?) non scopi? Ciao da Antonio.

utente anonimo ha detto...

Pieno anche di aspirazioni frustrate, parli tanto dit ante cazzate, vediamo se hai un minimo di coraggio e onestà di dirci qualcosa su dite... Ant

Paperogonfio ha detto...

...a tutti quelli che leggono: GIURO, non sono io che lascio di questi commenti, così tanto per far bella figura, caricando sulla realtà e superandola quindi con l'immaginazione! I due, vera e propria COPPIA DI VIAREGGIO (uno e scemo e l'altro è peggio...) esistono veramente! Davvero! Beh, che dire? Cazzi loro.
Tra parentesi: ehi Antonio & Matteo (sempreché Antonio non sia il secondo nome di Matteo...), ma se non vi piace così tanto quello che scrivo, perché non migrate verso altri lidi? Voglio dire, il web è largo e capiente e grande no? Chi vi ci lega, QUI?

utente anonimo ha detto...

ma da quant'è che non scopi mica ce l'hai detto, a questo punto siamo tutti curiosi...

utente anonimo ha detto...

ha ragione l'anonimo, che poi è uno che lavora qui con me: non hai risposto. e dillo no? quanto al perché matteo mi ha detto di venire qui, era per farsi due risate, non su quello che scrivi ma su di TE, cazzone! ANTONIO

Paperogonfio ha detto...

Però... chissà che bella ditta è codesta! Muoio dalla voglia di lavorarci! Dai ragazzi, non sembrate neanche veri... dev'essere qualche mio amico che mi fa gli scherzi! Cioè, esiste veramente della gente così??? Ora non sfidate troppo la realtà, su! (e sinceramente, poi, mi sfugge l'insistito nesso tra "il tempo da cui non scopo" - parecchio, se vi va di saperlo: ho perso l'uccello in guerra; una ferita da arma da fuoco, purtroppo - e quello che scrivo. mah...)

CapitanZanetti ha detto...

X Antonio e Marcello dei fatti vostri: il vantaggio di essere intelligenti è che ci si può permettere di fare gli idioti. Purtroppo per voi il contrario è del tutto impossibile. Giada

utente anonimo ha detto...

Ah Matteo,che delusione o meglio che conferma!Certo che devi proprio esser un ammasso di carne ed ossa votata all'inettitudine e buona solo a rimangiarsi la parola data!Avevi detto che non avresti più visitato questo blog e invece eccoti di nuovo qua e perdipiù mostrando uno dei lati che finora eri riuscito a tener nascosto:la vigliaccheria!Sei voluto apparire persona rispettosa di se stessa di fronte agli altri nel momento in cui hai comunicato di voler sparire per poi mancar di rispetto a te stesso per primo e poi a tutti gli altri utilizzatori di questo spazio riapparendo con il vergognoso trucco del nome di fantasia!Ma se questo blog ti fa così tanto schifo perche devi venir a scrivere i tuoi commenti-cazzata proprio qui con tutti gli altri più di 25000 disponibili?Almeno avessi avuto la creanza di portar a tua discolpa degli argomenti validi:a me di quando tromba il papero e di quanto tromba non me ne frega un cazzo(di sicuro chi si fa chiavare da lui avrà a disposizione una persona migliore di chi si fa chiavare da te ma questo è un altro argomento) così come non me ne frega un cazzo di quante seghe si fa di quante volte al giorno va a pisciare e/o cacare!L'unica cosa che spero è che la prossima volta che il papero va a defecare tiri meglio lo sciacquone così non torni a galla!Con affetto e sentimento,vostro Briaella!

utente anonimo ha detto...

perche' invece di bazzicare commenti sugli altri,per altro esclusivamente volgari ed inutili non ti bazzichi nel trovarti una bella donna che ti faccia un bel pompino....io l'ho gia' trovata ..tua madre!!

Paperogonfio ha detto...

Bello, spero che sua madre t'insegni anche un po' d'italiano, caro il mio ultimo commentatore... perché non riflettiamo tutti sull'uso intransitivo e contemporaneamente (!) riflessivo del verbo "bazzicare"? e sul suo essere impiegato (un po' a cazzo, diciamocelo) nel senso di "mettersi a fare", e "impegnarsi nel", vogliamo dir nulla? e sul fatto che "per altro" si scrive attaccato? eh? te, invece di navigare su internet a cerca di puttanate come le mie, mettiti a sfogliare un bel vocabolario, va'...

utente anonimo ha detto...

x antonio e matteo: madonna che gente di merda...ma non avete altro da fare che rompere i koglioni al prossimo?? perchè non andate un po' in culo??!!!

Avviatura ha detto...

Eccelso sodale, ti consiglio caldamente di rivolgerti in antico caldèo, lingua che tu padroneggi con talento e, rivolgendoti paternamente all'anonimo untore, declama a voce piena: TICAO?

Avviatura ha detto...

Rivolgerti all'anonimo, m'han contagiato fra transitivi e intransitivi e disordini. Penso che mi consolerò per l'anacoluto con una fetta di torta preparata dall'amorevoli mani di Nonna Gino.

ciofo ha detto...

A volte mi chiedo se la parola "ironia" sia ancora nel vocabolario, a leggere i commenti della Coppia mi par di no.


Ma andata a BAZZICARE/BAZZICARVI/BAZZICANDOVI da qualche altra parte, vai!

Lypsak ha detto...

Tranquillo, o svblyme papero, che la gente che non ha davvero un cazzo (c a z z o) di meglio da fare c'è n'è a fiotti ovunque!

Evidentemente codeste creature non trombano manco loro (o lui, o lei, chissà), visto che hanno tanto tempo da perdere nel rompere le palle alla gente che si fa gli affari suoi con abnegazione, modestia e senza andare a stressare i maròni al prossimo suo.

O che ci troveranno di così sublyme e divertente ad andare a insultare la gente a casa sua?