URLO IMMAGINARIO LIBERATORIO
	
	Tanta gente parla come se
	proprio
	in quello che dice
	dovesse trovare un senso
	per la propria
	esistenza.
	Più parlano, più hanno senso e
	coscienza d'esistere.
	Questo,
	ovviamente,
	al di là di ogni
	significato
	di ciò che dicono;
	tanto più
	che le parole non son altro che
	aria
	più o
	meno
	rarefatta - specialmente
	le loro.
	Ti rovesciano addosso (e temono il silenzio,
	chissà perché)
	i loro
	sproloqui,
	le loro
	insensatezze,
	le loro
	inezie,
	le loro
	elucubrazioni.
	Se le passi nello staccio,
	non resta niente - ma intanto
	le hai dovute stacciare,
	e il tempo lo hai perso, dietro a loro.
	Per conto mio,
	io so soltanto quanto picchia
	il sole a Washington,d'estate,
	sul Mall;
	ma non mi vien neanche da dirlo,
	a nessuno di questi qua.
Un'operetta vana & inconcludente - Odio il 90% delle persone che conosco. E anche di quelle che non conosco, senz'altro.
Visite
maggio 13, 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
 
 
3 commenti:
diffido delle persone cbe temono il silenzio. la paura del vuoto le rende claustrofobiche per il mondo circostante. o perlomeno per me
Con tutto il fiato sprecato si potrebbe rigonfiare l'atmosfera di Marte.
La gente che tu descrivi è quella che chiude gli occhi. Quella che non vuole farsi domande e che, al motto di "La vita è una", appiattisce ogni cosa alla sola sfera materiale, condannando a prescindere ogni tentativo di analisi che vada oltre le solite menate cattoliche del "ringraziare ogni giorno che si è sulla terra". Intendiamoci, io non le condanno. Dico solo che a certe conclusioni bisogna arrivarci con la ragione e con la sofferenza, semmai. Con lo studio, semmai. La gente che parla per sentirsi viva ci arriva per partito preso, di solito spinta da una comunità che impone i suoi diktat. Poi, ognuno fa come crede.
Posta un commento