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giugno 30, 2010

FARAGLIONI DI LUPI A VALLE (non vuol dire un cazzo, lo so, ma il suono mi piaceva)

Sul serio, sì... ora cerco di pormi al centro e da lì guardare.

Ma mi chiedo se sono io che non ho mai visto e, se così, se proprio non volevo: se mai fosse stata una specie protezione, uno scrupolo, una difesa.
Una vergogna?
Forse proprio una vergogna, ché tanto in mezzo ci si cresce, alla vergogna; uno se ne imbeve e non se ne accorge e i danni se li fa da solo.Tormentarsi è un'arte (?) malvagia e senza motivo.
Ora cerco di pensare che gli altri non esistono, che Gli Altri è di per sé concetto vago e volutamente indefinito, fatto apposta per mantenersi sempre e comunque come in colpa, come esseri da giudicare e quindi necessariamente colpevoli di.
Penso a tutto questo e mi chiedo: davvero sono arrivato a tanto? Com'è andata, dove mi sono perso?
Ma il punto poi è che io non ricordo nulla, ho pochissimo materiale, e quel poco che mi esce è confuso, non costruttivo, quasi senza senso, come questo post in cui - e son dieci righe - già non capisco più cosa origina cosa e perché solo a volerlo uno si rende conto che gli altri non esistono e se non esistono con chi cazzo saresti in guerra tu? Sei proprio un bel coglione!
E da quale malsana e inutilissima vergogna nascerebbero i disagi a rapportarsi ai parenti e ai familiari, con la conseguenza che appari taciturno e mezzo suonato mentre l'unico lato positivo che ti puoi citar (da solo, peraltro) è che il silenzio è d'oro e come tale quasi sempre da preferirsi?
Che vantaggio c'è, infine, a costruirsi un muro e dietro questo ripararsi?
Ripara?
È una roccaforte o una prigione?
Se non sei in guerra, perché avresti bisogno di una roccaforte? Se non sei in colpa, perché dovresti essere in prigione?

2 commenti:

Lypsak ha detto...

Ignorance is bliss, sometimes.

utente anonimo ha detto...


ahahahahahahahaha