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novembre 09, 2006

Guida Edoardo; mi viene a prendere in macchina alla stazione, monto sulla sua FiatTipoBianca e partiamo. Che macchina del cazzo, che è la FiatTipo.
Lui c’ha sempre quel sorriso mezzo storto, da pirata con la paresi. Ce l’ha sempre avuto, e quella-là ci stava pure insieme. A lui, che sotto sotto è pure stronzo. Io lo so, eccome se lo so.
“Allora come va, Ramon? C’hai il cappellino degli Utah Jazz
se mi richiama Ramon un’altra volta, giuro che scendo dalla macchina mentre viaggia. Secondo lui assomiglio a Ramon Diaz, Gesù.
“Come mai c’hai il cappellino degli Utah Jazz? A me mi dicono che c’assomiglio, a Chris Lettner; secondo te c’assomiglio? Eh?”
“Non so… chi te l’ha detto? Dove gioca Lettner?”
Dobbiamo essere amici, su. E allora chissene se quando eravamo a Torquay – posto del cazzo, Torquay, sulla Manica – con Quella-Là c’ha provato lui e gli è andata pure bene. E io nulla. Io ero il suo amico nano, che giocava bene a pallone e che si era scelto lui di suo. E quanto a lei, a lei gli stavo pure simpatico, e magari… poi comunque lui l’ha lasciata, ma io ancora mica lo so. Dobbiamo essere amici. Ufficialmente son qui per andare a trovare altri due stronzi, tipo lui. Uno stronzo tipo lui; l’altro è a posto. Siamo onesti.
“Ma… Silvia?”, chiedo.
“L’ho lasciata. Dopo un po’ di tempo lei m’ha detto: «sai, io ho fatto voto di castità…», e io: ciaooo!
Ecco, adesso lo so. C’è voluto poco, a saperlo. Dicendo ciaooo ha lasciato per un attimo il volante e ha fatto un sonorissimo gesto d’ombrello.
“sbrighiamoci, che poi stasera voglio vedere la pallavolo. La semi-finale. C’ho il treno alle sette”
“visto che roba gli USA?”
Intende il basket, ovviamente. Visto; sì, certo.
Però poi mi manca qualche passaggio, non so bene; ma come che sia andata, finisce per riepilogarmi il medagliere dell’Italia, mentre guida. Cose tipo ci abbiamo, abbiamo fatto, siamo questo, siamo quest’altro.
Aggiungo che gli manca l’oro della pallanuoto.
“L’oro? Cazzo, davvero s’è vinto l’oro? Io non lo sapevo mica! S’è vinto l’oro”, va dicendo, e s’entusiasma a crescere, “S’è vinto… campioniii! ALEEE-OO, ALE-OOOOO!”
Se la canta e se la suona; si fa pure il coretto da solo e suona il clacson della sua FiatTipoBianca. Tutto ciò è molto stupido. Soprattutto lui. Che Pare di plastica; finto, artefatto, in tutto quello che fa. Figuriamoci in una manfrina come questa. 
Che vada in culo. E così Quella-Là. E già che ci siamo anche il suo amico, quello stronzo dei due che andiamo a trovare adesso, che l’ultima volta mi disse dove avevo messo il gatto, ché casa mia era il classico appartamento da gatto.
E io un gatto ce l’ho davvero. Lui cos’avrà avuto? Dieci armadilli? Faccia-di-Merda…

2 commenti:

beneselve ha detto...

deduco da una frase del vangelo ( v minuscola di variatore) che dietro l'immane gonfiaggine da papaero gonfyo, ed era ovvio, si nasconde mica uno dei personaggi che aalietano le mie giornate fra una sega e un micidio (nel senso dei mici)? Non farò il nome suo, caro papero, ma son sempre più convinto che lei ne sa qualcosa di musica barocca (tipo accendere la motosega senza miscela) e poponi diacci marmati sul davanzale di Clem Momigliano. Se è lei, sappia solo che la exragazza mia (di me) non me l'ha data per 10 giorni dopo che a Lucca Comics l'anno scorso, promise di bussarla (tu) e lei (la faraona della ex) ci sarebbe pure stata ai suoi sagaci toccaggi di fica.

Fu fortunato, caro il mio papero, a scherzare quando disse che se la sarebbe bussata, dato che la selgiuchida m'ha pure attaccato lo scolo.

Detto questo ringrazio del tempo a me concesso e la ringrazio per tale blog e, se è chi penso io, per tutto quel ben di dio ( d minuscola di distributore di miscela per la sopracitata motosega) che disegna e scrive, o viceversa.

Paperogonfio ha detto...

Ahimè, non son io, non son chi fui, che detta così pareva anche una citazione di qualcuno, tipo Metastasio o GattoPanceri; ma è uguale: non son io, colui che vuol l'esymio. L'esymio sarebbe lei, mica cazzi. Occioè: so benissimo di poponi dïacci marmati e della loro movimentazione, così come di miraculi de'ppadrepie, naniGargilli&nonneGino, madonne-del-sasso & tante belle poesiole tipo "Odi? Peta!". Ma è sulla musica barocca che calo, giacché le mie conoscenze si lymitano a tytoli quali VivaldiCorelliFrescobaldiPachelbelMarcelloStradellaHandelScarlattiIeIICouperinGeminianiPergolesiSweelinkTartiniLulliPurcellAmedeoMinghiMiettaTullioDePiscopoChristianBrunoVespaMarianoApicella e via così, iNparati a calcagnate nelle gengive DURANTE (?) l'vniversità di Biochimica "Tubinga per Posta", corso di laurea in Cernie&Storioni, prof. Scottie Pippen detto il Verme. E il conservatorio (di pomodorio - ahahahahah) non l'ho finito, nemmen quello, ma suonavo il panforte contralto e il clavistronzolo in fa. So però pvr qualcosa dei ModoAntiquo, di cui posseggo (o anche no) l'intiera discografia però su nastro magnetico nonché radioattivo.

Ora, premesso che vorrei esser Lui, e premesso anche che vorrei essere chiunque altro ma non io, la lascio ai mycidî e alle seghe, ma solo se promette di non tralasciar di stryzzare un po' i pappagallini e pettinar le acciughe, ché sennò ci restan male. Ma mi legga, mi legga quando vuole, può e ni garba: che io lo scolo non lo attacco, né le prometto tvrbae di nocchini a mano piena (mano ruota), come d'uopo sarebbesi, qual mertato(-issimo) guiderdone alla sua foto tipo Strega-di-Blair(Tony) rovesciata e cionca.

Apprezzo comunque la confidenza, e con lei saluto quindi la malatissima fagiana, che ormai sarà stata certo vinta dal lato oscuro della forza e sarà dOventata Uomo o Cane, barattando incauta l'allegro tryo PvppeCvloFerita con qualcosa di meno nobile e bello, ma sicuramente sano. A LuccaComics, dopo, promise di bussare anche me nello zipeppe, non le dico altro. Dev'esser costume & pratica consueta, lì.

Infine, disegnare non disegno, ahimè: bensì leggo, scrivo e fo di conto. Ad esempio adesso vo in culo e porto sei.

Son ragionïere, io...