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novembre 24, 2006

Ah, scordavo: e invece poi ci rivedemmo un’altra volta. La vita è strana…
ci trovammo fuori, per caso, e volevo dimostrare che avevo imparato dai miei errori. Le offrii una cioccolata calda, e lei fu fredda e perlopiù parlammo di libri. Una volta avevo uno zio prete, in un paesino che si chiamava Castel Fagiana. In realtà non si chiamava Castel Fagiana, affatto, era solo che mettevo in pratica costruttivamente i miei hobbies artistici. Anche quello può servire, per mostrar concretezza e senso del reale. Comunque fosse, questo zio prete una volta raccontava – non a me, che ero piccolo – che una volta aveva letto un libro in cui c’era questo protagonista, forse un principe, il quale amava (riamato) una donna, e da questa non aveva mai avuto la prova d’amore. Non era mai riuscito a vederle l’ombelico. Mi par di ricordare che lui dicesse “il bellïo”, ma questi son dettagli. Dannazione, che libro poteva mai essere? Anche lei non ne aveva idea. Però s’incupì; quindi passammo al mio difficile rapporto coi libri. Secondo me, dissi, nasceva tutto dal fatto che una volta quando ero in prima media la professoressa di lettere era un vero mostro, in ogni senso. Ci tartassava, e tutti la odiavano. Mia mamma la odia ancora. Una volta questo mostro, nell’ora di storia, mi chiese qualcosa sul medioevo, qualcosa sul rapporto fra Chiesa e Stato suppongo, visto che poi lei stessa si diede, urlando, questa risposta:
“I vescovi! I vescovi! E qual è la funzione dei Vescovi?
Io ero in piedi al mio banco, con tutta la classe di stronzi che mi guardava. E anche lei, torva come sempre. Si chiamava Ceresìa Triòlo – non ho mai capito se fossero due cognomi, o quale dei due fosse il nome, di sicuro era un gran nome del cazzo. Qual era la funzione dei Vescovi?
Balbettavo, avevo 12 anni e non sapevo qual era la funzione dei vescovi. Dissi:
“eeeh… sì… insomma, cioè… mmm... di pregare Gesù…” 
e lei mi guardo male, e poi cominciò a urlare non so cosa, e mi fece rimettere a sedere. Il trauma.
Il bello è che a tutt’oggi, io, ancora non so: quale cazzo è la funzione dei Vescovi? Da allora leggere un libro mi è sempre stato difficile. Non so, mi sembra sempre di cercarci la risposta: qual è la funzione dei Vescovi?
Ecco, a quel punto lei si alzò. Se ne andò. Fuori non pioveva, né era in alcun modo brutto tempo. Non ricordo dove andai o cosa feci. Pagai soltanto le due cioccolate, e fui sicuro che non l'avrei rivista più.
Eppure mi pareva l’unica risposta possibile. Gesù! Cosa cazzo deve fare, un Vescovo?

3 commenti:

beneselve ha detto...

il vescovo, caro mio, deve badare il vescovado. Penso, cioè, ciao.

Paperogonfio ha detto...

Ciò giustifica una domanda di Storia?

Avviatura ha detto...

Se non fossi una personcina fine&edvcata mi sarebbe venuto (ma non a 12 anni, ohimé, del senno del poi sono piene le fosse) da chiedere alla vecchia arpìa (piglialo 'n culo e portalo via): "signIora maestra, lei parla di tutti i vescovi cattolici nel mondo? Anche di quelli statunitensi? No, perché a Boston la funzione dei vescovi è quella di pigiarlo nel tafanaire a'bimbetti che vanno in sacristìa".

Distinto sodale, non posso che manifestare un afflato di solidarieta ne' confronti di tutti gli scolari del mondo di fronte a queste capre maledette, alle quali viene concesso il diritto di insegnare e s'arrogano invece il diritto di fare il bello e 'l cattivo tempo nella vita di un fanciullo in formazione, non rendendosi affatto conto dell'immensa responsabilità che le investe. Nutro repulsione mista alla più profonda commiserazione davvero non quantificabile in alcun modo.