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luglio 28, 2006

MARMO!
Ah, giusta gravezza d’intentî! Ah, sempiterna memoria perennemente incisa sulla dura pietra! Ah, nobiltà degli umani animî et spirti, riconosciuta et mostrata dal sommo merito verso cui posterità si tende e anela! Ah bene questo era davvero grosso ora son più leggero di 3 kg buoni avrò fatto male a mangiare tutte quelle susine? Sentilììììììììììììììììììììì... oddio, bene... gambine deboli... spossatezza... vuoto...


Aeterna Requie
a te Talloggio Piscitelli
che la non breve vita di anni LXXXIV
traducesti industrïoso
dirigendo murarie opere
di tua arte sollecito cultore
degli onesti guadagni
lauto ne’ poveri
di fede antichissimo:
premio ai buoni
la consapevolezza dell’animo tranquillo
ti accompagnò in seno all’eternità
il V novembre MDCCCCXII
istesso glorïoso giorno in cui i patrî siti
onusti in allorî et rinomanza
meritamente proclamavan
a conclusion d’annosissima pugna
assoluta sovranità regia
su i lidî agognati di Tripolitania e Cirenaica,
i nepoti inconsolabili
con amarissime lagrime
Q.M.P.

2 commenti:

Avviatura ha detto...

Sissì, vavai, fa 'r guappo, che c'è rimasto sempre quel condono dell'uno, la povera Zaira 'un lo voleva fa', ma acché serve,'un c'è bisogno di rifà 'r terrazzo, si sta bene uguale e te duro, disgraziato, tanto 'un l'hai fatta penà sema, perché c'era la sòcera, e qui un c'è aria, oiòi si stianta dar cardo, 'un si pòle anda' avanti così, ma come hai fatto a sposatti uno spalletonde come questo e te la mi'bimba fosse stato per me in cartolina, ora c'è un monte di vaini da paga' come si farà, ma te nulla, tanto siei stiantato e ci vai ner culo, poerini i nepoti nielo lasci un bel regalo, sudiciume.

utente anonimo ha detto...

ma questo blogghe (sì, sì, propio blogghe) quando pensi di aggiornarlo? eh? che io ti ci ho da lasciare le mi' canzoncine, che sto scrivendo i testi per un nuovo LP, o anche CCT, o TVTTB, ma anche no.

in attesa dell'uscita del mio albumme (sì, albumme) ti lascio un brano in anteprima, caro il mio fortunello!

TYTOLO: Mi par che piova, ah no, era piscio, pecato! (è un tytolo lungo perchè l'argomento trattato è assai complesso, sai com'è io mi occupo solo di temi impegnati, introspettivi, intraprendenti e intra-strutturali...)

dunque comincio:



Sentilì,

sentilì....

ma sentilì!!

una goccia, anzi due...

anzi tre...

badalì,

anche in terra c'è bagnato,

pare guano...

anzi lo è!

Opperbacco!

Sarà mica di piccione?

No, no, è mia! (rispose la donnina anziana recante un secchio, affacciatasi al balcone)