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febbraio 07, 2006

E dopo Firenze, Modena! Forum Monzani, davanti a un bel po’ di adepti. Hotel Real Fini, con annessa la nuova cena di autofinanziamento campagna elettorale, lui ovviamente presente, stavolta con quota-contributo di 5.000 euro a imprenditore.

Queste alcune fra le più belle dichiarazioni:

“I sondaggisti sono tutti uguali: sono schierati a sinistra. Tra di loro c’è una sorta di accordo. Perciò abbiamo commissionato un sondaggio a un'agenzia americana di area democratica. I risultati saranno pronti tra 15 giorni, ma ci dicono già ora che siamo in testa”.

“I nostri pre-sondaggi ci portano a un’assoluta parità. C’è invece una disparità tra Prodi e il sottoscritto, Prodi è sotto di diversi punti” [detta poco più di tre ore prima della precedente]

“Noi sappiamo ridere e anche prenderci in giro, mentre loro sono sempre incazzati… forse, ha aggiunto sorridendo, sono arrabbiati perché la mattina, per farsi la barba, si guardano allo specchio”

“La sinistra offende le nostre radici cristiane. Non parliamo di cosa vogliono fare della scuola cattolica, adesso si sono rafforzati con i radicali e vogliono abolire l’8 per mille e rivedere il concordato, una cosa che offende le nostre radici cristiane”

“Siamo i primi per stabilità del lavoro, invece ci accusano di essere precari. Abbiamo ereditato i cosiddetti lavoratori socialmente utili o inutili, perché non fanno nulla. Abbiamo cambiato la disciplina del mercato del lavoro grazie a un martire italiano. Con 22 milioni e 600 mila dipendenti abbiamo raggiunto il record della stabilità del lavoro. Siamo i primi in Europa, perché l'87,7% sono contratti a vita. Solo il 12,3% sono a termine, ma la metà di questi diventa in realtà a tempo indeterminato. L’obiettivo è raggiungere ancora un milione di posti di lavoro, e non avremo più disoccupati per la prima volta nella storia; anche perché per 1 milione e 600 mila che non hanno lavoro, il 70%, in realtà, lavora in nero”.

“Se vincerà il centrosinistra avremmo un'Italia che si presenta sotto l’insegna della falce e del martello, la peggiore tirannia che ha conosciuto l'uomo”.

“Qual è il traguardo finale della riforma della giustizia?", si chiede poi il premier; ma non fa a tempo a finire la frase che dal pubblico qualcuno gli suggerisce: “Mandali a Cuba!”. Lui si ferma, riflette e poi attacca: “Ahimè, sono sicuro che hanno le idee radicate nel passato, nella scuola di Mosca, e se andassero a Cuba sono sicuro che tornerebbero solo dopo aver fatto turismo sessuale e senza aver imparato niente”

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