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maggio 16, 2005

Acutissima osservazione di Silvio Magno, mentre mangia un gelato e si fa intervistare:


“IL PRODOTTO INTERNO LORDO NON CRESCE? COLPA DEL PONTE DI PASQUA!”
Già, cari lavativi caproni & nullafacenti! Se si va al mare non si può certo pretendere che cresca il PIL, razza di inetti. Che pretendete, che col lavoro di una sola persona (lui) si possa salvare la baracca? Andate, andate al mare, vai, che all’Italia qui non gli cresce il PIL! Ce l’avrete sulla coscienza, fannulloni comunisti che non siete altro. Meno male c’è lui. Lavorare dovreste, maledetti. E maledette anche queste statistiche comuniste che non tengono conto delle feste. E maledette queste feste comuniste come la Pasqua, che i preti c’hanno pure la pianeta rossa, e io lo so che son tutti comunisti. Maledetti. Ma ora vedrete ci pensano loro, che gli riesce: in vista del prossimo Natale, infatti, saranno già pronte una serie di astute contromosse volte alla netta e indiscutibile crescita del PIL, messe a punto dal genio cristallino del cav. Silvio Augusto I (e unico), con la collaborazione (subordinata & obbediente) di G. Vespasiano Letta, R. Diocleziano Schifani e S. Nerva Bondi. Si tratta dei piani “Natale in Azienda” e “Un Santo Stefano Straordinario”, i quali prevedono, oltre alla presenza del sottoposto in Azienda per due sympatiche giornate di lavoro (che, per santificare la festa dureranno 12 ore, mi par chiaro – c’è pur sempre da recuperare il ponte di Pasqua), e all'accorto stratagemma dell'"omaggio rovesciato", consistente in un volontaria donazione in denaro - fissa ed irrinunciabile, calcolata in base al criterio di spartizione "a voi resta la busta, a noi la paga" - fatta dal subordinato a favore del padrone, in luogo del tradizionale (e obsoleto) ceppo natalizio dal padrone al subordinato, la strategica figura dell’Arcano Motivatore, che vestito da Mago Otelma ma più sobrio salmodierà le mistiche parole messe a punto dall’imperatore in persona, alato motto volto all’ineluttabile trionfo economico della nobile nazione Italica: “Cresci PIL, cribbio, cresci!”. 
Se poi questo non bastasse – ma non penso – è già pronto il piano B, che prevede la battaglia del grano, l’autarchia e la presa di Tirana. Spezzeremo le reni all’Albania. Toh, così.
Andate al mare, bravi. Poi non venitevi a lamentare con me che il PIL non  cresce. E volete anche la pensione? Comunisti.

E buon gelato a tutti...

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