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luglio 13, 2010

"La corruzione, intesa come mezzo e fine, a se stesso bastante, realizzazione somma di qualcosa che un tempo potevano essere gli ideali e le ideologie, è la base fondante di qualsiasi sistema di governo occidentale contemporaneo. A quel punto, sarà solo questione di minimi scarti (es. il governo x è totalmente affogato nella corruzione; il governo y al 90%, etc. etc.), ma questo è il portato inevitabile di una situazione generale che pone a sovrana esclusiva l'economia, a tutto dando ostinatamente un prezzo. Se anche gli uomini hanno un prezzo, niente di più facile che comprare gli uomini. Se il prezzo è scalata sociale e privilegio, niente di più facile che far salire posizioni e acquisir privilegi. Se privilegio è in definitiva lusso, una bella macchina, una villa a sbafo, un'esibizione continua di status symbol e (magari) anche visibilità mediatica, il gioco è presto fatto.
Il tutto in un'escalation continua che nutre - cane che si morde la coda, ma senza una fine se non (presumibilmente) violenta - i suoi protagonisti, e nulla fa per la collettività ed il sociale, badando esclusivamente ad autogarantirsi, mantenere posizioni, tirare a campare nel proprio, menando ciascuno l'orticello (il quale spesso diventa invero piuttosto grande, poiché il mondo di oggi vira ineluttabile verso la globalizzazione, intesa come estensione dei domini di pochi sui più): che senso potrebbe avrebbe, allora, garantire uno Stato Sociale? Quale significato, il sostenere che il benessere dell'uno passa inevitabilmente e giocoforza da quello di tutti? Il mio è il mio, signori, e più ce n'è per me, meglio è: d'altronde, ho bisogno di soldi e appoggi per garantirmi tutto questo; nel mondo di oggi tutto costa, e più soldi avrò, più alto sarà il mio privilegio. Sono tutti quanti in vendita, in una società che tutto prezza, e questo - ben lungi dall'essere un male necessario, che sopportano in nome d'un ben fare che non esiste più - è tutto quello che ci distingue dalle bestie e dalla natura".

(Giovandomenico Persiana, Fenomenologia di ciò che c'incupisce & indigna, Ed. Galaxy Express 1999, Ravanate sul Ditone, TRP)

1 commento:

Lypsak ha detto...


E anche un po' vaffanculo e porto sei.