FARAGLIONI DI LUPI A VALLE (non vuol dire un cazzo, lo so, ma il suono mi piaceva)
Sul serio, sì... ora cerco di pormi al centro e da lì guardare.
Ma mi chiedo se sono io che non ho mai visto e, se così, se proprio non volevo: se mai fosse stata una specie protezione, uno scrupolo, una difesa.
Una vergogna?
Forse proprio una vergogna, ché tanto in mezzo ci si cresce, alla vergogna; uno se ne imbeve e non se ne accorge e i danni se li fa da solo.Tormentarsi è un'arte (?) malvagia e senza motivo.
Ora cerco di pensare che gli altri non esistono, che Gli Altri è di per sé concetto vago e volutamente indefinito, fatto apposta per mantenersi sempre e comunque come in colpa, come esseri da giudicare e quindi necessariamente colpevoli di.
Penso a tutto questo e mi chiedo: davvero sono arrivato a tanto? Com'è andata, dove mi sono perso?
Ma il punto poi è che io non ricordo nulla, ho pochissimo materiale, e quel poco che mi esce è confuso, non costruttivo, quasi senza senso, come questo post in cui - e son dieci righe - già non capisco più cosa origina cosa e perché solo a volerlo uno si rende conto che gli altri non esistono e se non esistono con chi cazzo saresti in guerra tu? Sei proprio un bel coglione!
E da quale malsana e inutilissima vergogna nascerebbero i disagi a rapportarsi ai parenti e ai familiari, con la conseguenza che appari taciturno e mezzo suonato mentre l'unico lato positivo che ti puoi citar (da solo, peraltro) è che il silenzio è d'oro e come tale quasi sempre da preferirsi?
Che vantaggio c'è, infine, a costruirsi un muro e dietro questo ripararsi?
Ripara?
È una roccaforte o una prigione?
Se non sei in guerra, perché avresti bisogno di una roccaforte? Se non sei in colpa, perché dovresti essere in prigione?
Sul serio, sì... ora cerco di pormi al centro e da lì guardare.
Ma mi chiedo se sono io che non ho mai visto e, se così, se proprio non volevo: se mai fosse stata una specie protezione, uno scrupolo, una difesa.
Una vergogna?
Forse proprio una vergogna, ché tanto in mezzo ci si cresce, alla vergogna; uno se ne imbeve e non se ne accorge e i danni se li fa da solo.Tormentarsi è un'arte (?) malvagia e senza motivo.
Ora cerco di pensare che gli altri non esistono, che Gli Altri è di per sé concetto vago e volutamente indefinito, fatto apposta per mantenersi sempre e comunque come in colpa, come esseri da giudicare e quindi necessariamente colpevoli di.
Penso a tutto questo e mi chiedo: davvero sono arrivato a tanto? Com'è andata, dove mi sono perso?
Ma il punto poi è che io non ricordo nulla, ho pochissimo materiale, e quel poco che mi esce è confuso, non costruttivo, quasi senza senso, come questo post in cui - e son dieci righe - già non capisco più cosa origina cosa e perché solo a volerlo uno si rende conto che gli altri non esistono e se non esistono con chi cazzo saresti in guerra tu? Sei proprio un bel coglione!
E da quale malsana e inutilissima vergogna nascerebbero i disagi a rapportarsi ai parenti e ai familiari, con la conseguenza che appari taciturno e mezzo suonato mentre l'unico lato positivo che ti puoi citar (da solo, peraltro) è che il silenzio è d'oro e come tale quasi sempre da preferirsi?
Che vantaggio c'è, infine, a costruirsi un muro e dietro questo ripararsi?
Ripara?
È una roccaforte o una prigione?
Se non sei in guerra, perché avresti bisogno di una roccaforte? Se non sei in colpa, perché dovresti essere in prigione?
2 commenti:
Ignorance is bliss, sometimes.
ahahahahahahahaha
Posta un commento