DE CONSOLATIONE PHILOSOPHIAE o QUESITO N. MCDXVII CON LA SUSI
Come si legano nr. quattro (4) pulcini di papero (ardita perifrasi per dire anatroccoli) che nuotavano nel rigagnolo di scolo di un immoto lago verdone + nr. un (1) airone o comunque qualsivoglia tipologia di svasso e/o cicogna (ma senza bambino nel becco) stazionante sulle rive del lago di cui sopra + nr. un (1) piccolo di merlo (o forse era un fringuello) che cercava di rimontarsi il ciglio a saltelli ancor non potendo volare + (ibò, dé) Susanna Tamaro vestita alla guisa zuava, zaino in spalla mani sulle cinghie e cappellino calato sui pampani in fuori?
Voglia d'uccelli, chioserebbe l'arguto (ma assai poco fine) lettore?
No perché al tutto ci si può aggiungere nr. due (2) lune bellissime, tonde e grandi e d'un bel giallo tendente all'arancio, che quando c'è passato sopra una striscia di nuvole pareva c'avessero un sorriso e tanto d'occhi. Questo, una; l'altra stava solo lì, fra un torrione ritto e il bastione tutto, mentre da vicino risentivasi musiche esotiche e moderatamente spiacevoli, come a mangiare e poi risentirsi il roquefort (l'immagine non è affatto poetica ma: uno, nessuno aveva mai sostenuto dovesse esserlo; due, è esattamente così che succede, provare per credere, come direbbe un tizio d'una pubblicità, saran vent'anni o su di lì, sicché magari è anche morto, com'è anche giusto siagli toccato).
Toh, vai, uno a zero per me, segna.
Come si lega, si diceva? L'uomo è meschino, limitato, gretto. Riporta tutto a sé, alla sua condizione, alle sue misere myserie: di' quanto sopra a un gelatajo e lui penserà nell'ordine ad una (1, quattro piccoli uguale una grande) vaschetta di Crema con due stecche di vaniglia sopra, al Pistacchio, alla Nocciola, Susanna Tamaro (la qual nessuna coatta fantastia può riuscire a accendere), e infine Mango, che forse più ci dice che l'arancio o il mandarino (senza contare che chi lo vende il gelato al mandarino?).
Io per me le ho legate pensando:
“Madonna che giornata di merda sarà anche domani!”
E ce ne siamo andati, ognun co' suoi problemi, ognun co' suoi pensieri.
Disse il poeta, mandando in culo la Susi o chi per lei.
Come si legano nr. quattro (4) pulcini di papero (ardita perifrasi per dire anatroccoli) che nuotavano nel rigagnolo di scolo di un immoto lago verdone + nr. un (1) airone o comunque qualsivoglia tipologia di svasso e/o cicogna (ma senza bambino nel becco) stazionante sulle rive del lago di cui sopra + nr. un (1) piccolo di merlo (o forse era un fringuello) che cercava di rimontarsi il ciglio a saltelli ancor non potendo volare + (ibò, dé) Susanna Tamaro vestita alla guisa zuava, zaino in spalla mani sulle cinghie e cappellino calato sui pampani in fuori?
Voglia d'uccelli, chioserebbe l'arguto (ma assai poco fine) lettore?
No perché al tutto ci si può aggiungere nr. due (2) lune bellissime, tonde e grandi e d'un bel giallo tendente all'arancio, che quando c'è passato sopra una striscia di nuvole pareva c'avessero un sorriso e tanto d'occhi. Questo, una; l'altra stava solo lì, fra un torrione ritto e il bastione tutto, mentre da vicino risentivasi musiche esotiche e moderatamente spiacevoli, come a mangiare e poi risentirsi il roquefort (l'immagine non è affatto poetica ma: uno, nessuno aveva mai sostenuto dovesse esserlo; due, è esattamente così che succede, provare per credere, come direbbe un tizio d'una pubblicità, saran vent'anni o su di lì, sicché magari è anche morto, com'è anche giusto siagli toccato).
Toh, vai, uno a zero per me, segna.
Come si lega, si diceva? L'uomo è meschino, limitato, gretto. Riporta tutto a sé, alla sua condizione, alle sue misere myserie: di' quanto sopra a un gelatajo e lui penserà nell'ordine ad una (1, quattro piccoli uguale una grande) vaschetta di Crema con due stecche di vaniglia sopra, al Pistacchio, alla Nocciola, Susanna Tamaro (la qual nessuna coatta fantastia può riuscire a accendere), e infine Mango, che forse più ci dice che l'arancio o il mandarino (senza contare che chi lo vende il gelato al mandarino?).
Io per me le ho legate pensando:
“Madonna che giornata di merda sarà anche domani!”
E ce ne siamo andati, ognun co' suoi problemi, ognun co' suoi pensieri.
Disse il poeta, mandando in culo la Susi o chi per lei.
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