PREAMBOLO: “Vi faccio una domandina semplice semplice e voglio una risposta franca: volete morire comunisti?”
“NOOO!”, risponde la platea adorante.
“Lo sospettavo”, dice lui.
ED ORA, IL TYTOLO: UN TEMPO ERAVAM COGLIONI, STAVOLTA SIAMO INDEGNI
E SAPPIAMO ANCHE DI CHE MORTE SI MUORE. DI COMUNISMO
(è orribile, morire di comunismo)
Riecco l’ipse dixit, nazional-sport in cui l’ex PdC eccelle, soltanto insidiato/incalzato da quel raffinato gentleman di Calderoli. Si noti, l'atteggiamento è lo stesso (di serietà, di richiesta partecipazione del popolo, di misura) dello scorso referendum.
I.
“Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non sarà andato a dare il proprio sì alla Riforma, che darà a questo paese più democrazia e libertà. È importante essere cittadini italiani al 100%, è importante domenica partecipare al cambiamento della Costituzione”
“Sembra che la sinistra si sia scatenata con vicende [gli scandali giudiziari, calciopoli, ecc] che occupano le prime pagine dei giornali e che distraggono gli italiani dal referendum costituzionale”
“Non c’è nessuna possibilità di considerare regolare il voto degli italiani all’estero. È un voto irregolare, che si deve assolutamente rifare. [Le irregolarità verificatesi] non hanno altra spiegazione logica che brogli elettorali".
“Occorre che noi si proceda alla riconta delle schede annullate in primo luogo e poi, se necessario, anche di tutte le schede. Il risultato delle elezioni nazionali noi lo contestiamo dal profondo”.
“Prodi è un presidente del Consiglio debolissimo, quasi patetico, e, se fosse obiettivo, dovrebbe essere lui il primo a dire che la riforma costituzionale che rafforza i poteri del premier dovrebbe essere introdotta”
“Quando eravamo al governo, noi abbiamo offerto continuativamente alla sinistra, che era opposizione, di sedersi al tavolo con noi e di trattare sulla modifica della Costituzione. Ci hanno sempre detto di no”
“Ora hanno occupato militarmente ogni istituzione, con un atteggiamento direi di arroganza e ipocrita”
II.
“Meglio trombarsi una valletta che una banca” [con riferimento all’inchiesta di Potenza]
“Se vince il 'No' ci vorrà la tessera della Cgil” [invitando poi gli italiani a “non andare al mare domenica”]
“Quando parla [Prodi] io non lo capisco. Dopo la riforma sarà necessario un trattamento sanitario obbligatorio per lui, perchè è pericoloso per sé e per gli altri”
“Quando lo vedo in tv mi sembra che si ispiri alla Madonna. Ma mi dicono gli amici dell'Udc che su di lei non se ne sa niente”
“a lui [A. Loiero, presidente della regione Regione Calabria] un po’ di diossina farebbe bene…”
4 commenti:
AUTHORITY CONTRO MEDIASET - La commissione servizi e prodotti dell'Autorità è intervenuta dopo le polemiche delle ultime settimane, sollevate dal "fronte del No". L'ordinanza dà ragione al ricorso: gli spot vengono censurati per la loro "incompletezza" che enfatizza solo alcuni "aspetti particolari" della riforma a discapito di altri (tanta insistenza sulla riduzione dei parlamentari, molta meno sul nuovo Parlamento o i poteri delle Regioni). Mediaset replica definendo "unilaterale e parziale" il documento dell'Authority e dicendosi certa di "aver fornito ai cittadini una informazione corretta ed imparziale".
L'Authority per le comunicazioni diffida Mediaset dal trasmettere gli spot sul referendum costituzionale, considerandoli "parziali".
E come dimenticare il senatùr, che disse: "se al referendum vince il no
bisogna trovare vie non democratiche".
Bella gente, bella festa, bel posto.
http://iltafano.blog.kataweb.it/il_tafano/2006/06/arraffanza_nazi.html#comment-18907139
Da "l'Espresso"
Bello, vale la pena... non foss'altro per veder la finezza (appunto) e i meccanismi cerebral-sociali di 'sta gente. Nel caso, c'è la moglie dell'ex vice premier, Daniela Di Sotto in Fini.
Ciao Papero,
ma è fichissimo il blog :)
Povera Daniela, dal marciapiede al porcile!!
Posta un commento